di MOWA
«Per stare a questo mondo
l’uomo non è abbastanza furbo:
manco si accorge dei trucchi e degli imbrogli.»
(Bertolt Brecht)
A pochi giorni di insediamento del nuovo Presidente del Consiglio già rintoccano le prime note delle campane suonare a lutto per la restante e malconcia democrazia.
Infatti, in questi giorni stanno succedendo fatti gravi d’ogni tipo e non per ultimo, – udite!, udite! – pare sia l’arresto di un ufficiale italiano accusato (nientepopodimeno che) di spionaggio per aver venduto documenti segreti ai russi.
Documenti segreti che apparterrebbero ad una struttura aggressiva militare: la NATO, a conduzione esclusivamente straniera (gli USA) la quale avrebbe, però, una finta “condivisione” della propria visione del mondo con altri paesi per intervenire con armi atomiche, nucleari… in ogni parte del globo ed impiantare, in questo modo, la propria egemonia con la forza.
Tutto ciò sembra bizzarro se non criminale.
Infatti, sarà ben difficile far andare d’accordo “segreti” con “democrazia” (ovvero: “forma di governo in cui il popolo esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi”), tanto più per un paese che si definisce democratico che, invece, in questo modo ha dei segreti per i propri abitanti.
Un ossimoro per nulla impercettibile a chi fa funzionare il proprio cervello con la logica.
Si scopre, infatti, che quello messo in atto da oltre mezzo secolo, da un’esigua minoranza, non sia una forma democratica, ma oligarchica, della gestione generale e a confermarlo è proprio l’ex funzionario CIA e consulente NSA, Edward Snowden, il quale dimostra quanto siano bugiardi coloro i quali si dicono democratici in patria ma hanno la coda di Belzebù anche negli altri paesi e mentono a tutti e alla propria popolazione.
Si deve molto a questo ex funzionario CIA (e consulente della più grande rete spionistica e di intercettazione al mondo, NSA – National Security Agency) che ha rischiato di suo per aver portato alla luce e fatto conoscere al mondo i piani, appunto, segreti e quanto gli esseri umani stiano pagando con morti in guerre, fame, conflitti economici ecc. dovuti e determinati da questa cinica oligarchia che vorrebbe conservare sotto la voce “segreti” la diabolica scelta di un aggressivo antidemocratico stillicidio verso altri paesi.
Si riporta un breve stralcio del libro di Edward Snowden dal titolo: ERRORE DI SISTEMA (ed. Longanesi – pagg. 153-154) per capire di cosa si stia parlando:
«…L’Intelligence Community parla spesso del cosiddetto «effetto Frankenstein», ma quando lo fa utilizza un termine militare più comune, che è quello di «contraccolpo»: si tratta di una situazione in cui le decisioni prese per favorire gli interessi degli Stati Uniti finiscono invece per danneggiarli. L’esempio più eclatante dell’effetto Frankenstein – secondo il parere unanime di civili, militari, funzionari governativi e persino dell’IC – è l’addestramento e il finanziamento dei mujaheddin in chiave antisovietica, che ha però contribuito alla radicalizzazione di Osama bin Laden e all’ascesa al-Qaida; in modo analogo, la rimozione del leader iracheno Saddam Hussein ha portato alla nascita dello Stato Islamico.
L’esempio più iconico che ho potuto osservare nel corso della mia breve carriera è stata invece la manovra segreta condotta dal governo statunitense per ristrutturare l’intero sistema di comunicazione del mondo. A Ginevra, nella stessa città in cui la creatura di Mary Shelley aveva seminato il terrore, gli Stati Uniti erano impegnati a creare una rete che a un certo punto avrebbe preso vita, agendo autonomamente e prendendo il sopravvento sui suoi stessi creatori, me compreso.
La base operativa della CIA all’interno dell’ambasciata americana a Ginevra è stata uno dei primi laboratori europei dedicati a questo pluridecennale esperimento. La città, oltre a essere capitale europea delle banche private e antica custode del segreto bancario, è anche collocata sul punto di intersezione tra le reti a fibra ottica europee e internazionali, nonché in corrispondenza dei principali satelliti per le telecomunicazioni che orbitano sopra la nostra testa.
La CIA è la maggiore agenzia di intelligence americana che si basa sulla HUMINT (human intelligence), ovvero la raccolta di informazioni segrete tramite contatti interpersonali, ovvero faccia a faccia, da persona a persona, senza la mediazione di schermi computer. I CO (case officers), gli agenti operativi specializzati in questa materia, sono persone ciniche, affabili bugiardi che fumano, bevono e nutrono una profonda ostilità verso la crescente importanza acquisita dalla SIGINT (signals intelligence), l’attività di raccolta di informazioni tramite l’intercettazione delle comunicazioni, che con il tempo ha minato i loro privilegi e il loro prestigio…»
L’ex funzionario CIA e consulente NSA, Edward Snowden, ha svelato al mondo chi sono stati i mandanti ed i macellai delle varie guerre che si sono avute negli ultimi decenni e che hanno provocato sistemi di restrizione della libera circolazione nei vari paesi negli ultimi cent’anni. Cosa abbia atterrito maggiormente questi cinici produttori di morte è stato l’aver avuto una fuga di notizie dei loro diabolici piani di distruzione e dominio.
L’ex funzionario CIA e consulente NSA, Edward Snowden, dimostra in quel breve stralcio, quanto e dove siano insediati gli apparati spionistici senza che alcuno dica o faccia quello che hanno detto su quel militare. Non credo che il mainstream informativo abbia saputo dare il costante impulso e attenzione continua alla popolazione sul fatto che queste notizie sono state ottenute grazie al rischio della vita personale dell’ex funzionario CIA.
Perché allora avere due pesi e due misure su chi nasconde e chi diffonde?
Si prendano provvedimenti per tutti o altrimenti per nessuno anche se sarebbe opportuno non avere nulla da nascondere ad alcuno.
Ci meraviglia, infatti, la inesistente reazione della corporazione dell’informazione (salvo qualche rara eccezione che pena a lavorare nelle redazioni) che non è stata, sino ad ora, in grado di alzare il livello di attenzione su cosa stia avvenendo nei confronti di Julian Assange (convinti che non lo vogliono, assolutamente liberare per il grado di conoscenza della pericolosità di quelle strutture) e che non uniscano la loro voce a quella di chi è sensibile al significato ampio di libertà.
Una libertà spesso citata nei loro testi ma vuota di concretezza e prassi quotidiana che dimostra, quindi, il livello di asservimento alla cultura della segretezza oligarchica. Dimostrazione del notevole interesse di ulteriori gruppi occulti (massoneria) che vorrebbero avere altro predominio sulla popolazione al punto di dare indicazioni su come dovrà essere la futura intelligence “come asse portante delle decisioni pubbliche” fatta con articoli ad hoc e l’indirizzo in tal senso lo si vede perchè arrivano, addirittura, a sostenere:
«I Servizi stanno quindi divenendo il centro dell’azione e delle attività statali, ma vi è una domanda di intelligence che sorge dalle organizzazioni private, dalle imprese, dalle strutture finanziarie, che devono conoscere il meccanismo generatore dei pensieri e delle decisioni dell’avversario, del concorrente, dell’alleato. Trasformazione dell’intelligence, quindi, sempre più indirizzata a organizzazioni “civili” e sua espansione, visto che ormai, oggi, ogni decisione di rilievo ha bisogno di una sua base di conoscenza riservata. Ecco quindi la necessità di fondare, oggi, una Associazione per la Sicurezza Nazionale Italiana, un Italian Council for National Security Affairs, che coordini le attività di studio e di ricerca sull’intelligence e la politica estera di buona parte delle imprese, dei centri di ricerca, delle stesse Agenzie dello Stato. »
Un abominio comportamentale che ci vedrà sempre contrari perché figli di questa Costituzione antifascista, nata dalla Resistenza a dittature volute e sostenute da quegli stessi oligarchi che insistono nel voler segreti a danno della democrazia. I democratici non diverranno mai prigionieri dei nuovi draghi che vorranno bruciare la democrazia.