di MOWA
«Lo studentucolo che sa un po’ di latino e di storia, l’avvocatuzzo che è riuscito a strappare uno straccetto di laurea alla svogliatezza e al lasciar passare dei professori crederanno di essere diversi e superiori anche al miglior operaio.»
(Antonio Gramsci – Scritti politici 1910-1926)
Le immagini della devastazione causata dalle inondazioni che hanno colpito la zona occidentale dellla Germania ed il vicino Belgio con morti e dispersi hanno sconvolto l’opinione pubblica. Una popolazione tedesca solitamente molto attenta alle questioni ambientali tanto da avere, addirittura, un partito politico specifico sul “riequilibrio” uomo-natura che, però, purtroppo, non vuole capitalizzare l’attenzione sulle vere cause del disastro e cioè il sistema di produzione capitalistico che pensa solo a sfruttare in nome del guadagno.
Quello stesso sistema capitalistico che è responsabile di devastazioni di diverso genere, dalla cultura alle relazioni interpersonali, dal furto di chi produce alla privazione del suolo di dove si abita, dall’inquinamento alla distribuzione di alimenti tossici, dalla privazione della salute al lavoro schiavizzato o minorile, sino alla copertura legislativa dei criminali e agli indulti/amnistie dei responsabili di disastri di intere popolazioni autoctone o meno…
Dopo quelle immagini terribili delle inondazioni in Germania bisogna saper ricondurre le persone a capire i veri motivi di ciò che accade, non frutto, dunque di casualità ma una sofferenza del Pianeta che lancia l’allarme, avvisa che se viene toccato, ad esempio, il polmone amazzonico con la deforestazione (che è in atto in modo esponenziale ed indiscriminato), le ripercussioni climatiche saranno inevitabili ed irreversibili perché viene ridotta e compromessa la capacità della foresta di assorbire CO2 e, quindi, tutto l’ecosistema terra avrà delle conseguenze terribili. Ma come potrebbero denunciare questa situazione schieramenti politici asserviti ad un sistema liberale pregno di menzogne ed inganni visto che dovrebbero ammettere che da quella foresta amazzonica proprio i loro sostenitori traggono ricavi in legname, carni, soia ecc., in barba ai proclami elettorali che vorrebbero far credere di essere d’animo umanitario quando, invece, quelle politiche, rubano terre ai nativi indigeni e causano malattie a loro sconosciute.
Un sistema (masso)capitalistico che non si fa scrupoli a mandare altri soggetti (che dovrebbero rappresentare lo Stato) a reprime nel sangue chi, pacificamente, vorrebbe sollevare dubbi sulla bontà di un siffatto modo di vivere come avvenuto a Genova, nel 2001, con il G8. Massocapitalisti che non si sono sporcati in prima persona le mani di sangue ma hanno fatto fare ad altri il c.d. “lavoro sporco” e prendersi, anche, tutte le responsabilità della “macelleria messicana”. Una commedia tragicomica nella filiera di comando dei massacratori che non erano, probabilmente, pronti a pagare lo scotto delle conseguenze dei loro crimini denunciati anche grazie ad persone legate ai valori costituzionali che li hanno perseguiti penalmente.
Un sistema capitalistico che dimostra la rete di complicità intessuta nei vari gangli del potere che non tutela chi manifesta ragionevoli perplessità su un paradigma sbagliato e violento (tanto da inserire nelle manifestazioni pacifiche prezzolati provocatori) tanto da arrivare a formulare leggi a scagionamento di alcuni responsabili mentre viene ucciso chi è onesto con lo Stato e vorrebbe vedere i colpevoli pagare per i loro terribili crimini.
Un modello da superare e sostituire con altri più congeniali al benessere ed ai bisogni reali dell’essere umano che portino alla pace tra i popoli e non alle guerre come sta cercando di fare, invece, questa élite di pazzi che ha mentito al mondo intero affermando che il problema climatico non esiste e che c’è la necessità, invece, di conquistare (armi in pugno) altri territori per la propria individualistica sopravvivenza… a danno degli altri miliardi di persone. Tutto ciò, non è per nulla accettabile si deve avere, invece, il coraggio, finalmente, di cambiare rotta per riuscire a salvare questa nostra terra e tutti coloro che la abitano/ci vivono.