di MOWA
Avrete letto su questo (1), e su altri, blog (e, guarda un po’, non sui giornali) che nelle elezioni greche ci sono state delle stranezze: “hackers” hanno fatto su siti internet il webside, di un partito competitore (KKE), dando indicazioni di votarne un’altro (Syriza).
Che le elezioni siano uno strano meccanismo in sé è assodato e le varie vicende, che la storia ci consegna, lo testimoniano… ad esempio la competizione elettorale tra Bush e Gore quando gli USA hanno dovuto “ricontare” tutte le schede elettroniche (perché in quel paese usano tale sistema) con le dichiarazioni dei tecnici sull’impossibilità ad avere una giusta ricontazione dei voti… il risultato (come ben sappiamo), andò a favore di Bush. D’altronde, non ci poteva stare che il paese “esportatore di democrazia nel mondo” restasse senza un presidente promosso con il sistema elettorale. Sarebbe stato ridicolo e, forse, qualcuno avrebbe (finalmente) riflettuto sulla valenza di democraticità di tale sistema.
Ci sono altri esempi (leggermente diversi nelle dinamiche elettorali) di come si sia tentato di portare via la prerogativa di rappresentatività del popolo:
– in Egitto in questi giorni ci sono stati brogli (per stessa ammissione dei “supervisori” internazionali) ma non “particolarmente gravi” (?) da inficiarne la validità. (Sic!)
– in Afghanistan (occupato dagli esportatori di “democrazia”) hanno votato solo in pochissime aree, ed anche lì con brogli… ma, ovviamente, non “particolarmente gravi” (?) da inficiarne la validità. (Sic!)
– in Italia hanno tentato di tutto: dalla famosa “Legge truffa” del 1953, sino alla recente “Porcata” (del leghista Calderoli) pur di evitare che il popolo fosse degnamente rappresentato da persone all’altezza di fregiarsi dell’aggettivo di “onorevole”… figuriamoci se, anche, comunista.
Ci sono stati anche i momenti da “brivido” quando mancò (addirittura!) la comunicazione (qualcuno parlò di blackout) e il Ministero dell’Interno non comunicò i dati elettorali per alcune ore… inducendo, persino, il giornalista Deaglio a subire un processo ed a scrivere un libello dal titolo eloquente: “Il broglio”. Cito dal blog di Repubblica.it: “…E quella che Deaglio e Cremagnani chiamano la “grande centrifuga”: il misterioso “buco nero” che si sarebbe mangiato oltre un milione di schede bianche trasformandole in voti per Forza Italia. Una centrifuga che ha “lavato” l’Italia dando vita a un risultato che gli esperti definiscono “incredibile” se non impossibile. Nel 2001, infatti, le schede bianche totali furono 1 milione e 692mila (4,2%); nel 2006 sono scese a 445 mila. Non solo, alle politiche del 2001, ogni regione aveva una sua percentuale “caratteristica” di “bianche”: oscillante dal 2 all’8 per cento. Questa volta no: la percentuale, oltre a scendere ai minimi (1,1%), si appiattisce e diventa praticamente la stessa in tutte le regioni. Come se gli italiani della Campania si fossero messi d’accordo con quelli del Piemonte o della Liguria…”(2)
I poteri forti hanno saputo convincere le persone che il solo meccanismo delle elezioni in sé sia l’esatto sinonimo di rappresentatività mentre viene escluso tutto il percorso di lavoro nel tessuto sociale che lo dovrebbe precedere ed accompagnare, ovvero quello che in realtà fa conoscere le persone e che testimonia la praxis di un candidato ad essere vero e non fasullo.
I poteri forti si sono inventati le primarie (originarie dei paesi anglofoni) per “infinocchiare” le persone suggestionandole, proprio come fanno nella pubblicità dove “tu” credi di essere stato coinvolto in prima persona ma in realtà sei lontanissimo dai meccanismi decisionali.
…addirittura in questo modo si distrugge ciò che nella nostra Costituzione dava ai partiti la valenza di sviluppare sul territorio dinamiche di interazione collegiale sui vari problemi con l’obiettivo di trovarne soluzione in Parlamento.
Si tenta in tutti i modi di scoraggiare le persone a dare valenza positiva al sistema elettorale congeniato nella Costituzione del 1948 facendone “poltiglia” di diritti e democrazia con l’obiettivo di indurre le persone a richiedere, nell’istabilità provocata ad arte, soluzioni forti e foriere di brutti presagi.
Testimonianze di ciò sono stati i “Grillo” ed ora i “Monti” che da una parte chiedono l’annullamento dei partiti e dall’altra “soluzioni forti” per quanto ci troveremo ad affrontare… e, forse, qualcuno pensa a chi sappia “battere i tacchi”.
Se sarà così, però, saremo pronti a respingere con tutte le nostre energie regimi antidemocratici anche se mascherati!
Tanto per cominciare bisognerà far riprendere quota alla democrazia, rilanciare con forza il ripristino del sistema elettorale che c’era in vigore sino agli anni ’90 e cioè il proporzionale puro… e poi vedremo cosa succederà negli schiaramenti falsamente “aperti”.
note:
da: http://iskra.myblog.it/archive/2012/06/21/dens-d%C5%8Flens-58-la-paura-di-perdere-il-potere.html