di MOWA
«Più l’uomo è stupido e meglio capisce il suo cavallo.» (Anton Cechov)
Il Mondo è decisamente cambiato. In peggio, però!
Da qualche decennio a questa parte abbiamo avuto, persino, attori che si sono spogliati del mestiere per fare politica come, ad esempio ( giusto per citarne qualcuno ), Ronald Reagan, Arnold Schwarzenegger, Beppe Grillo, Volodymyr Zelensky… anche se non a tutti è venuto granchè bene, anzi, sono riusciti a provocare disastri inenarrabili. L’ultimo citato, nientemeno, imitando la propria fiction girata prima di diventare presidente dell’Ucraina sta mandando al massacro migliaia di suoi concittadini (di tutte le età) solo per non ammettere che l’opposizione ad un invasore poteva cercare di farla attraverso la diplomazia messa in campo già anche in precedenza invece, di spingere il suo popolo ad un ingiustificato martirio. A cosa servono migliaia di cadaveri? Sono frutto di un suo errato calcolo strategico o, invece, parte della realizzazione dei programmi espansionistici e di arricchimento della solita élite?
Parole come “gloria agli eroi” cioè “Herojam slava” (l’equivalente del “Sieg Heil” tedesco e del fascista “Eia Eia Alala”) di conio del nazista ucraino Stepan Bandera, un vero motto di morte, pronunciate da diverse personalità di quel paese non aiutano certo quelle povere vittime ad uscire dalla spirale prodottta dalla testardaggine presidenziale, anzi. E, poi, per far vedere che cosa, che si è diversi? Da chi e/o da cosa? Quando si è morti si è morti e nulla si può più fare per trovare e ridare uno spazio alla vita!
Si smetta di evitare di parlare di quell’esercito ucraino formato, ormai da tempo, di milizie provenienti da tutto il mondo (Europa – Italia compresa) con evidente connotazione nazista come ben spiegato nella videointervista (min. 3,55 circa) del giornalista Franco Fracassi. La rimozione della memoria e l’oblio, paradossalmente perpetrati da coloro che tacciano gli altri di censura o mistificazione, lasciano comunque tracce di come, qualche tempo fa (quando c’era ancora un giornalismo onesto) venivano obiettivamente descritti (anche in questo Paese) i vari battaglioni, es. Azov [1].
Un conflitto che sta risvegliando gli animi di coloro che si erano assopiti nella difesa della Costituzione antifascista e che, ora, iniziano, forse, a percepire che il disegno destabilizzatore dei massocapitalsiti di utilizzare, ancora una volta, i nazisti non era così peregrino e velleitario come sosteneva qualcuno alcuni anni orsona, ma che l’obiettivo è di distruggere ogni sistema democratico in essere. Lo si intravede, anche, sul fronte interno all’ANPI dove qualcuno cerca il pretesto (per non dire provocazione) di voler portare le bandiere di un certo “nazionalismo” alla manifestazione del 25 Aprile – data della Liberazione dal nazifascismo – confondendo le acque tra la Resistenza partigiana e quella Ucraina.
Serve un risveglio culturale salutare per afforntare le avversità di una crisi che va accentuandosi proprio ad opera del “genio” (nonche massone [2]) Mario Draghi che sta portando l’Italia verso una recessione senza pari (altro che 6,2 di PIL dichiarato!) con un incremento delle spese militari che ha come interfaccia il totale disastro economico-finanziario e sociale del Paese.
Un presidente del Consiglio con l’elmetto che sta facendo carta straccia degli articoli della Costituzione senza che, nessuno – Presidente della Repubblica compreso -, gli tolga il mandato per ritornare al valore etico della pace.
Unici, in Europa, ad avere avuto la forza e l’onestà di dissentire da questo canto delle sirene fatto da Zelenski sono stati l’Austria che non ha accettato l’intervento in Parlamento ma che ha deciso di rimanere neutrale e quelli della sinistra greca da Siriza e Varoufakis sino al Partito Comunista che sono usciti dall’aula perché il sentir parlare un presidente salito al potere con un colpo di stato è stato considerato un insulto al Parlamento della più antica democrazia del mondo. Tutto ciò, nel silenzio totale informativo di un continente che attua restrizioni ai suoi abitanti senza chiamarle tali perché attuate da chi si definisce liberale e, si sa, i liberali sono un’altra cosa.
Note
[2] Massoni – Società a responsabilità illimitata – LA SCOPERTA DELLE UR-LODGES, dell’ex maestro venerabile della loggia “Monte Sion di Roma”, Gioele Magaldi ed. chiarelettere – pag. 395 [Le famigerate e scandalose dismissioni e privatizzazioni all’italiana – supervisionate dalla regia del massone neoaristocratico Mario Draghi (classe 1947, affiliato alle Ur-Lodges «Pan-Europa», «Edmund Burke» e in seguito anche alla «Three Eyes», alla «Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum» e alla «White Eagle») in qualità di direttore generale del ministero del Tesoro dal 12 aprile 1991 al 23 novembre 2001 e per conto terzi…]