di MOWA
«Se sapessi una cosa utile alla mia nazione, ma che fosse dannosa per un’altra, non la proporrei al mio principe, poiché sono un uomo prima di essere francese, o meglio, perché io sono necessariamente un uomo, mentre non sono francese che per combinazione.» (Montesquieu)
Non c’è giorno in cui sui media non passi una viscida sfilata di simboli filonazisti senza che nessuno li contesti. In questo modo viene veicolato il messaggio che tutto ciò è normale, non pericoloso, modificando il significato di quanto queste immagini evochino rispetto ad un vissuto dell’umanità tragico e non certo dimenticato.
L’ultimo di questi indecorosi spettacoli, per una trasmissione mandata in onda su un canale pubblico di una Repubblica nata dalla Liberazione dal nazifascismo (e pagata con i soldi dei contribuenti) è avvenuto a “Che tempo che fa” [1],
del 15 maggio 2022, dove è stato inquadrato uno dei vincitori della competizione musicale di Eurovision Song Contest, l’Ucraina band Kalush Orchestra, che esibisce un orecchino con uno dei tanti vistosi richiami, tanto cari al criminale nazionalista Bandera, la saetta; simbolo descritto molto bene sulla rivista dell’ANPI, Patria indipendente (per altra spiacevole occasione a Nemi) come
“un emblema nazionale del Terzo Reich che durante la Seconda guerra mondiale compariva sugli elmetti dell’esercito germanico, responsabile nel nostro Paese di stragi, eccidi, deportazioni compiute con la complicità e la collaborazione dei fascisti della RSI”. [2]
Esibendo questi simboli, costoro diventano i veicolatori, più o meno consapevoli (sorgono dubbi), di emblemi e simboli, come quello nazifascista, di una degenerazione culturale che nulla ha da spartire di umano e civile.
Ähm…also bei dem Foto konnte man ja noch sagen “okay, das sah nur so aus”, aber das Video beseitigt jeden Zweifel.#ESC, die neue Nazi-(S)hitshow. pic.twitter.com/jyG2H6OndC
— N I K I T A (@sorryabernein) May 15, 2022
L’establishment massocapitalista italiano, ma dovremmo parlare di quello di tutto il mondo occidentale, non ha mai fatto i conti con le proprie responsabilità nelle varie guerre realizzate sulla pelle di poveri oppressi, (atte a lucrare) che avrebbero, sicuramente, desiderato vivere in un posto migliore e, soprattutto, in pace.
Infatti, sono decenni che si fanno passare, sugli schermi televisivi o sui quotidiani, spacciandole come normali, immagini di quella simbologia essoterico-criminale [3] che avrebbe dovuto e dovrebbe preoccupare, come, già, affermava un articolo del 2014 il quale avvisava che
“Giocando con l’ideologia nazista gli ucraini e i loro sostenitori europei e americani non si rendono contro che stanno giocando con il fuoco. Contagiati dalla febbre della nostalgia, i politici e molti cittadini ucraini dimenticano che si tratta di un sentimento molto pericoloso, che a volte può fare dei brutti scherzi, può portare verso le situazioni che si ritorcono contro. La Storia ha molti esempi di questo genere, basterebbe studiarla attentamente e imparare dalle esperienze umane del passato” [4]
Tempo fa si scrisse su questo sito di come l’imitazione pedestre portasse a veicolare, stupidamente, quanto di più temibile ci sia per il genere umano e quali potessero essere le conseguenze di tanta superficialità [5] ed ora, purtroppo, tutto ciò si manifesta con tutta la sua virulenza nei vari angoli del Mondo, Stati Uniti d’America compresi, proprio quelli che sono, decisamente, tra i maggiori responsabili della diffusione di cotanta cultura. [6]
Non passa giorno senza che vi sia l’esibizione, sugli schermi televisivi
di almeno uno dei simboli nazisti come quelli del battaglione nazista Azov, in particolare il “ger” – tra l’altro adottato in Italia negli anni ’70 dall’organizzazione illegale eversiva Terza Posizione [7] – senza che nessuno blocchi questo stillicidio della cultura di pace sorta dalle ceneri della Seconda Guerra Mondiale che ha visto milioni di morti, ed evidenziandone, invece, la pericolosità e la tragedia a cui si sta andando incontro, segnalando anche che i massocapitalisti soffiano tra le ceneri per riattivare il fuoco e portare ad una inevitabile catastrofe mondiale.
La cultura della pace è un segno di responsabilità civile e, per il bene di tutti, deve trasformarsi, in uno stile di vita.
Note:
[1] Che tempo che fa, puntata del 15 maggio 2022
[2] La stele con l’emblema della Wehrmacht
https://www.patriaindipendente.it/servizi/la-stele-con-lemblema-della-wehrmacht/
[3] Hitler, la “razza perfetta” e il fascino dell’occultismo
https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/hitler-la-razza-perfetta-e-il-fascino-delloccultismo/
[4] Simboli nazisti ufficializzati in Ucraina a livello statale
[5] Dens dŏlens 15 – Io copio, tu copi, egli…
https://www.iskrae.eu/dens-dolens-15-io-copio-tu-copi-egli/
[6] Nel manifesto del killer di Buffalo c’è il simbolo nazista usato anche dal battaglione Azov
[7] Terza Posizione
http://www.archivio900.it/it/sigle/sigl.aspx?id=697