di MOWA
«Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti.» (Luigi Pirandello)
Approfittando dell’occasione dell’anniversario della nascita di Enrico Berlinguer (25 maggio 1922) si susseguono strani “balletti” elogiativi, con l’evidente intento di un autoriscatto rispetto a quella figura esile, ma potente nelle idee, che ha segnato, per un lungo periodo, la Storia del più grande partito comunista d’Occidente, da parte di chi, ai tempi, l’aveva osteggiato, contrastato, deriso, rinnegato… su tutti i media.
Infatti, scorrono interviste ed esternazioni di figure politiche (come Bertinotti, Rondolino, Veltroni & company…) che oggi cercano una riabilitazione politica e storica, in modo vigliacco, essendo certi di non avere replica dal protagonista, Enrico Berlinguer.
La grandiosità della figura di Berlinguer stava proprio nell’aver portato la propria onestà intellettuale e il suo impegno nella politica, applicandoli come prassi in modo da indurre il quadro istituzionale a mettere in mora chi volesse fare scorribande personali. Tutto ciò, più tardi ha fatto emergere la tangentopoli dei vari partiti.
La cosa che lascia perplessi è la continua rimozione degli eventi che coinvolsero quel segretario che “doveva essere messo fuori uso perchè troppo popolare e democratico”, capace di sconvolgere i piani di chi, invece, aveva costruito il comunismo come l’orco che nelle fiabe mangia i bambini. Anche rispondere alla semplice domanda di come sia morta quella figura racchiude tante anomalie e “coincidenze”.
Non mancano i racconti (andati in onda su diverse emittenti) di chi vide portare Enrico Berlinguer, il giorno del suo ultimo comizio, in albergo e non al Pronto soccorso, dell’arresto dell’austriaco (Michlbauer) che aveva tentato di penetrare nella stanza dell’ospedale e fermato prontamente da un infermiere. Tutta la cronaca si ferma al malore… e di quell’importante dopo? Assolutamente, nulla! Non un rigo, anzi la notizia dell’arresto, per detenzione di arma bianca (coltello) e impropria di quell’austriaco [1] viene scritta solo in un breve trafiletto su un unico quotidiano (Il Corriere della sera). [2] Ma, “signori miei”, stiamo parlando del segretario del più grande Partito Comunista europeo! [3]
A meno che non vi fosse ben altro motivo, oltre alla scomodità di quell’uomo capace di impensierire sia l’Est che l’Ovest, per stendere un pietoso velo di omertà con l’oblio facendogli fare, purtroppo, la fine di tutte quelle persone oneste che hanno lavorato per ampliare la democrazia e la giustizia sociale, come, ad esempio, Pio La Torre, Guido Rossa, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino… dove si fanno sì celebrazioni, ma non indagini accurate.
Note:
[1] https://www.iskrae.eu/wp-content/uploads/2010/09/Berlinguer-Enrico-morte-e-Alfred-Michlbauer-.jpg
[2] https://www.iskrae.eu/wp-content/uploads/2010/08/berlinguer-attentatto-in-ospedale-Corsera-1984.jpg
[3] https://www.iskrae.eu/11-giugno-1984-muore-enrico-berlinguer/
Foto di Janko Ferlič