di MOWA
«S’approssima l’oblio di ogni cosa e sarà da parte tua quest’oblio; ma s’approssima pure un altro oblio: gli altri in rapporto a te» (Marco Aurelio, Pensieri, ca. 166-179)
Un prezzo altissimo stanno pagando quegli italiani che si sono lasciati ammaliare dal suono melodioso della retorica dei pifferai magici che hanno dato vita ad un movimento che illudeva di liberare diritti civili e sociali per tutti, un movimento che aveva nel nome un simbolo da grand hotel e che si è rivelato essere come un gonfiore allo stomaco, solo una bolla d’aria e non del buon cibo di cui l’organismo avrebbe avuto bisogno.
Un “gonfiore” politico creato da massocapitalisti – sotto mentite spoglie – che, negli anni passati, è stato capace di catapultarsi in Parlamento “rubando” sui social le parole più digitate rispetto ai bisogni delle persone perbene tanto da farle diventare un movimento che ha richiamato poveri illusi di ogni ceto sociale che speravano di stroncare decenni di correnti politiche democristiane e ribaltare, finalmente, le regole del gioco delle istituzioni ma che, invece, sono state inghiottite, a loro volta, da quelle pessime abitudini subito introiettate e fatte proprie.
L’ultima, in ordine di tempo, è stata quella dell’ex Ministro degli esteri dei “nostri” 5 stelle, Luigi Di Maio, [1] che, insieme ad altri parlamentari, sottosegretari… di quel movimento – prossimi alla scadenza dei due mandati determinati dal loro regolamento interno – lasciano il movimento stesso per formare una nuova “identità” politica. E, forse, fanno bene alcuni quotidiani a paragonarli a quegli ex democristiani che, con le stesse argomentazioni – ovvero: non lasciare la “poltrona” – diedero vita all’Udeur.
Una vergognosa politica ad uso e consumo non di tutta la collettività ma che, come un bell’abito, è fatta su misura solo per un singolo ed esclusivo individuo che sarebbe capace di scaricare chiunque pur di non perdere quel paillettante vestito fatto di vellutata seta.
La democratica Repubblica italiana sta diventando ogni giorno sempre meno tale per colpa di una élitaria minoranza (che però ricopre poltrone di potere) composta da massocapitalisti che l’hanno stravolta nei valori, principi e moralità e che, ora, la stanno colpendo nell’etica per condurla verso un miscuglio reazionario camuffato da un discutibile libertarismo che riporta alla mente quell’esperimento fiumano del massone D’Annunzio [2] che fece fare ai fascisti, insieme agli anarchici dell’altro massone Malatesta [3], l’occupazione di una casa in quella città per dare vita, poi, ad un ventennio terribile e indimenticabile per l’Italia carico di ruberie di ogni cosa ed in ogni dove senza far mai pagare le dovute responsabilità a chi li spinse a commettere tali atti scellerati contro la collettività.
Reazionari che hanno mantenuto posizioni di prestigio anche dopo la Liberazione del 25 Aprile e, che anzi, in alcuni casi, hanno migliorato il proprio status sociale anche grazie all’oblio delle loro ruberie e responsabilità oggettive tanto che, oggi, li si (ri)trova “nuovi” e rinfrescati da una pennellata di vernice copritutto, e putroppo, questo dimostra che in molti non hanno imparato nulla dalla Storia appena passata di questo paese.
[3] https://www.anarcopedia.org/index.php/Errico_Malatesta