di MOWA
«E allora sapete cosa vi dico? Che siete degli ingenui, dei fessacchiotti, dei deficienti, degli incoscienti! Perchè io una volta eletto per Roccasecca non potrò fare un cacchio dico cacchio!! Perchè questi signori appena saranno eletti poseranno i loro sporchi deretani sugli scanni della camera e penseranno solo ai loro sporchi affari, vi faranno fessi perchè sono papponi!! Papponi!! » (Antonio La Trippa , interpretato da Antonio de Curtis in arte ” Totò ” del film “Gli onorevoli” del 1963)
Se qualcuno avesse detto che la trama del film, di Sergio Corbucci,“Gli onorevoli”, dove Totò interpretava, in una satira pseudo-qualunquista, un candidato (Antonio La Trippa) per il Partito della Restaurazione (monarchica) che in un comizio conclusivo (in un momento di estrema sincerità e mettendo in guardia i suoi concittadini) sbottava, urlando: «appena saranno eletti poseranno i loro sporchi deretani sugli scanni della camera e penseranno solo ai loro sporchi affari, vi faranno fessi perchè sono papponi!!» sarebbe stata così attuale nel 2022, nessuno ci avrebbe creduto.
Una parodia tanto realistica da leggere il futuro, e cosa sarebbe successo oggi, quando, per avere almeno un posto prestigioso e onorevole, qualcuno avrebbe trasformato la corsa parlamentare in un autentico “mercato delle vacche”, dove molti si sarebbero messi all’asta, disposti a cambiare casacca e “ideali”, per un guadagno ed una poltrona futuri.
Un mercato pro-domo-proprio che trascura bellamente, o meglio se ne, materialmente, infischia, i bisogni del sistema Paese, pur di non perdere tutte le condizioni favorevoli di cui la carica che ricopre lo o la privilegia.
Infatti, sono lasciate a margine le richieste del recupero economico dei lavoratori che soffrono la perdita del potere d’acquisto rispetto agli altri europei, vedono una ridotta e, ormai, esigua la sanità pubblica sul territorio nazionale a favore di quella privata causando un danno alla salute di chi non si può permettere di pagare per curarsi, vivono la modifica della legge sul diritto all’accesso alla pensione che spinge a lavorare fino ad età che rendono impossibile il raggiungimento di quella meta, patiscono la trasformazione della scuola che è diventata un ufficio di collocamento gratuito per le aziende private offrendo loro manodopera gratis invece di garantire un’istruzione complessiva e generalista, subiscono un’informazione di cui più dei 2/3 (quotidiani, tv…) è in mano ad un pugno di massocapitalisti che indirizzano l’opinione pubblica a favore dei loro interessi, oppure, banchieri che capitalizzano i loro guadagni facendo politiche verso un indebitamento degli italiani e, ora, facendosi nominare ministri… Una “libertà” liberale espressa dagli opportunisti che usa una terminologia democratica e, nello stesso tempo, si allontana da quelle regole che pretende che gli altri rispettino.
Non sono, infatti, casuali le progressioni totalitarie di quel becero massocapitalismo che aumenta una serie di atti negativi nelle Istituzioni, intesi come vero e autentico “stupro” dei valori della Costituzione (es. modifica Titolo V e dell’art. 81 sul pareggio di bilancio, cessione ai privati dei beni dello Stato…), pur di creare una progressione debitoria del sistema, che piegherà le energie sin qui mantenute, verso gli obiettivi che le multinazionali avevano annunciato di voler raggiungere. Per questo si ricordino le parole dei banchieri rispetto ai paesi democratici, come l’Italia, e contro le Costituzioni del Sud-Europa che accusavano di avere “...una forte influenza delle idee socialiste”. [1]
Dicono alcuni analisti: «Qualche dato: tra il 2013 e il 2016 l’impatto negativo causato dai derivati di Stato è stato di 24 miliardi di euro (Reuters) e di 8 miliardi nel 2017 (Eurostat). Ricordiamo anche che il valore negativo dei derivati in essere al 31 dicembre 2017 era di 31,8 miliardi. Ma la di là di come andrà l’azione giudiziaria, emergono delle verità abbastanza preoccupanti. La prima è che era stata sottoscritta una clausola, che pare squilibrata, a favore della banca d’affari. La seconda è che al ministero non si ricordavano di questa clausola. La terza è che per far fronte a qualche problema del debito pubblico si è fatto ricorso a strumenti speculativi che non parrebbero essere stati adeguatamente analizzati. Infine, da tutto questo emerge una semplice considerazione: ma nessuno ha fatto i conti di quanto risultavano le commissioni implicite per la banca, al momento della sottoscrizione? Se per l’opzione del 2004 le commissioni erano così elevate, quanto risultavano sugli altri contratti? Questi conteggi dovrebbero essere fatti, e sulla base dei risultati si dovrebbero prendere le relative iniziative.» [2]
Un progetto di ampio respiro che i massocapitalisti si sono dati contro le costituzioni di quei paesi che hanno saputo dare sviluppo, in senso lato, alla stragrande maggioranza dei suoi abitanti e che hanno fatto ottenere loro posti di prestigio nel Mondo e che ora sentono il fiato freddo sul collo della morte civile e la perdita delle conquiste degli ultimi 70 anni quando avevano partiti adeguati (P.C.I. di Enrico Berlinguer) a rispondere alle minacce di quella “razza padrona” con parole d’ordine di classe.
NOTE
[1] http://www.insightweb.it/web/content/jp-morgan-contro-le-costituzioni-del-sud-europa
[2] https://www.lettera43.it/derivati-stato-morgan-stanley/