di MOWA
«Il sistema marcio in cui nuotiamo favorisce il sordido, il malsano, l’intrigo, la distruzione, la malvagità a detrimento di tutto ciò che è bello, nobile e dignitoso.» (Brigitte Bardot)
Chissà se qualcuno dei prossimi votanti italiani ha mai dato una sbirciatina al programma della tanto premiata nei sondaggi, Giorgia Meloni, di Fratelli d’Italia, “Appunti per un programma conservatore” [1] perché scoprirebbe come verrebbero minate diverse basi di conquiste economiche e civili degli italiani degli ultimi sessant’anni.
In tale proposta, ad esempio, viene rilanciato un vecchio cavallo di battaglia di Confindustria (per far pagare ai lavoratori le crisi), infatti, il punto 3 del paragrafo intitolato “RIDUZIONE DEL CUNEO FISCALE E CRESCITA DEI SALARI – [cita] Se il TFR si rendesse liquidabile in busta paga tutti i mesi in esenzione IPERF il salario medio mensile di un operaio qualificato crescerebbe di 150 euro al mese”.
Un autentico imbroglio contabile per fingere di salvare la faccia di fronte a chi chiede, giustamente, di aumentare gli stipendi poco in linea con l’Europa. Si deve ricordare che il TFR (trattamento di fine rapporto) è la garanzia per il lavoratore/trice di avere un importo, commisurato alla sua retribuzione, al momento della cessazione del rapporto di lavoro, che sia per licenziamento, o dimissioni, o raggiungimento dell’età pensionabile o qualsiasi altra motivazione di interruzione definitiva. Non solo, questa retribuzione, differita, posticipata, stando alle attuali leggi, ha, nel momento della percezione, secondo i valori Istat, una rivalutazione e, quindi, viene incrementata.
Tutto ciò, invece, andrebbe a decadere se andasse in porto il suddetto “programma conservatore” con la liquidabilità mensile in busta paga perché verrebbe divorato dagli inevitabili aumenti del costo della vita. Un finto aumento economico, dunque, che racchiude un trabocchetto contabile su chi deve pagare la imminente e complicatissima stagione autunnale nel paese.
Ma siffatto programma, che sembra scritto da Confindustria con l’autore del libro “1984”, non si limita ad infliggere ai lavoratori/trici le pene dell’inferno in terra ma va oltre ogni previsione di ragionevolezza umana nell’ambito del diritto quando al Punto 2 si parla di “OCCUPAZIONE GIOVANILE – AZZERAMENTO IRPEF PER I PRIMI 12 MESI E INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER LA COLLOCAZIONE E LA FORMAZIONE ATTIVA”, andando a colpire anche i loro figli.
Come?
Dopo un anno che i figli dei lavoratori finiranno le superiori o le università verranno controllati da un “occhio” informatico il quale li “inviterà” a prendere in considerazione un’offerta di lavoro data in automatico, probabilmente secondo un algoritmo, e se, i ragazzi rifiuteranno perderanno ogni sostegno e si beccheranno, pure, una “multa”.
Una “straordinaria” risposta, dell’ex Ministra per la Gioventù, Meloni (se dovesse andare al Governo) al mercato del lavoro, proposta che non guarda gli extraprofitti delle multinazionali fatti anche in patria italiana ma che ha il solo obiettivo di spremere le ultime gocce del sudore degli ultimi… che non hanno trovato, ancora, la forza di reagire ai soprusi e agli inganni.
NOTE
[1] https://it.scribd.com/document/572496616/Appunti-Per-Un-Programma-Conservatore