di MOWA
«Misteri della natura. Ha più tentacoli un polpo in mare o un italiano di fronte ad un buffet gratuito?» (Maurizio Crozza comico)
Avete mai pensato che molti politicanti italiani (e non solo) somiglino, nei comportamenti, un po’ a quei molluschi invertebrati cefalopodi, come il polpo, che sa, a differenza di altre creature, cambiare colore a seconda delle situazioni in cui viene a trovarsi? Nel nostro caso i politici nostrani fanno lo stesso.
Infatti, il politicante italiano riesce, pur di rimanere a galla quando perde il partito di provenienza, a crearne uno nuovo, ad hoc, e, ad auto-rigenerarsi proprio a somiglianza del cefalopode, che in una sola ora arriva a cambiare fino a 177 volte il colore della pelle, e che, avendo a suo vantaggio, la bellezza di 270 milioni di anni di evoluzione, riesce, anche, velocissimamente, a decidere di perdere, di propria volontà, un tentacolo, pur di sfuggire ai predatori. Però, parlando di quei molluschi cefalopodi bisogna dire che, a differenza di quei politicanti, hanno, nel cosiddetto “paradosso del polpo”, capacità intellettive considerate introvabili in tutti gli altri invertebrati e qui, sale alle stelle un dubbio, su chi sia, tra i due, in testa nella scala evolutiva, se cefalopode o politicante.
Possiamo dire, con estrema franchezza, che l’imitazione dei cefalopodi, ai politicanti italiani, non riesce bene perchè pecchi delle basi più rilevanti e importanti che, invece, i polpi hanno come pregio proprio perché sono dotati di intelligenza incredibile, grazie alla quale riescono a risolvere problemi complessi, dimostrando di avere un’ottima memoria, anche, per le soluzioni a lunga distanza nel tempo e, cosa rilevante, che li distingue dai secondi, sono, anche, in grado di sognare…
Il dramma è che, purtroppo, si uccidono milioni di polpi per metterli nei piatti delle nostre tavole invece, di dar loro un posto più nobile e rilevante visti sia il merito che l’affidabilità rispetto a chi ci governa.
Foto di Riccardo-Marchegian