di MOWA
«E’ atteggiamento prudente non fidarsi mai di quelli che ci hanno ingannato anche solo una volta.» (Cartesio)
Se fosse, ancora, in vita l’autore dell’agente segreto con licenza di uccidere 007 (James Bond), Ian Lancaster Fleming, che di spionaggio se ne intendeva molto in quanto era stato ufficiale della Royal Navy, arruolato nel Servizio Informazioni della Marina della corona Britannica, e che utilizzò queste sue personali conoscenze nella scrittura dei suoi romanzi, potrebbe spiegare cosa significhi, strategicamente, far circolare l’audio delle esternazioni di Berlusconi, atto definito come carpito abusivamente da un esperto di “dossieraggio”. [1]
Far circolare una “notizia”, in questo modo, per chi di informazione ha fatto un mestiere redditizio come Silvio Berlusconi, non è casuale come se, ingenuamente, non avesse compreso la duttilità e calcolato la versatilità dei pro e dei contro dello scoop.
Per prima cosa, in assoluto, può rinnegarla perché carpita illecitamente.
Seconda potrebbe essere, invece, quella dei vantaggi che da tale informazione può ricavare, soprattutto, da parte delle persone sul versante bipartisan. Infatti, quanti si saranno detti: ben vengano le parole di Berlusconi? E anche, visto che nell’audio, ha riscostruito i fatti, cronostoricamente esatti, delle responsabilità, può servire, forse, in qualche modo, a fermare la guerra tra Ucraina e la Russia (versione anche di alcuni pacifisti)? Oppure, può essere utile per far ripartire le attività commerciali ferme per via della carenza di gas (versione industriale) ? O ancora, inserire (nell’audio) in ciò che ha detto parole che ricordano la sua personale amicizia con Putin può mettere l’Italia (tramite la sua persona) alla testa di una eventuale trattativa per un cessate il fuoco andando a scalzare le aspirazioni degli attuali leader guerrafondai europei come la von der Leyen, la Metsola e, nel contempo, ridimensionare le ambizioni di primo piano dell’élite francese e tedesca?
E se, solo una di queste opzioni, si avverasse, avrebbe raggiunto forse, nell’opinione pubblica, educata da decenni delle sue televisioni e che lo ha votato, nonostante, sappia delle ombre che lo circondano, quel podio di statista tanto desiderato e andando a riempire l’attuale vuoto politico proprio con quell’egocentrismo narcisistico di cui è valido monarca.
Terza mettere all’angolo la coalizione che non lo ha assecondato con l’assegnazione della Casellati al ministero della Giustizia vista la forte difficoltà in cui si trova con gli attuali processi (vedi Ruby ter) e riuscire, dunque, a rimescolare le nuove cariche.
Quarta non vanno, assolutamente, dimenticati gli applausi degli astanti, che, forse, vorrebbero rompere con la propria coalizione, fatta per andare alle elezioni, e che avrà difficoltà oggettive col prossimo governo che si troverà di fronte la carenza delle risorse energetiche e l’aumentata povertà della popolazione causata da decenni di accettazione del neoliberismo.
Le scelte economiche neoliberiste fatte fino ad ora non vedono esclusa la stessa Meloni che ha, in questi anni, approvato e votato favorevolmente varie leggi, come ad esempio, il MES (Meccanismo Europeo di Stabilità) [2] o il pareggio di bilancio [3], o il taglio di 8 miliardi all’Istruzione Pubblica, ed inoltre votato la Legge Fornero [4] e varato il Lodo Alfano, ovvero l’impunità per le alte cariche dello Stato [5]…
Da non dimenticare mai che Berlusconi vive e prospera grazie alle indicazioni ottenute dai sondaggi (che fa fare) dove modula i suoi umori e consensi politici e che è la stessa tecnica, come citato nel terzo libro, “M – Gli ultimi giorni dell’Europa“, di Antonio Scurati, che usava Benito Mussolini considerato dall’autore un contenitore ideologico vuoto e riempito di bieco opportunismo.
…E molte altre, possono essere le osservazioni sulle motivazioni della pubblicità di quell’audio “carpito”.
Non ci si deve dimenticare, poi, che non stiamo parlando di un Putin che vive nell’Unione Sovietica del 1917 ma di un Presidente che fa parte di una formazione politica che è parte di un liberismo filo capitalista e che, “sfrutta”, la difficile storia di un popolo che ha dovuto difendersi e che ha avuto milioni di morti causati dall’invasione di un nazismo, al soldo dell’imperialismo, che voleva impossessarsi delle risorse e imporre un dominio razzista.
Una storia, dunque, che sembra riproporsi in versione aggiornata e a distanza, solo, di qualche decennio…
NOTE
[2] https://www.ilpost.it/2020/04/11/mes-salvini-conte-meloni/
[4] https://www.leggioggi.it/riforma-fornero-i-nomi-tutti-coloro-votarono/