di MOWA
In quell’interregno di caduta di credibilità della cultura dominante (e dove la depressione fisica porta ad uno scetticismo diffuso) diversi soggetti si prodigano (nei momenti d’instabilità politica, sociale ed economica) a trovare il rimedio per uscire dalla situazione di stallo proponendo sperimentazioni varie. Ed uno di questi momenti è stato, sicuramente, il convegno di Frosinone dove, si sono interfacciati, sul tema “La natura dell’euro: la pillola rossa o la pillola blu”, sia esponenti dell’intellettualità della “asini_stra” contemporanea che della massoneria.
Sì, sì, proprio lei, la masso-borghesia quella che era stata ed è l’artefice di tante malefatte nel mondo sia di carattere economico che politico. (1)
Dalla locandina pubblicitaria (e posta sul sito “Appello al popolo” (2) – di cui, Stefano D’Andrea, ne è un collaboratore) si apprendeva che a quel convegno presenziavano persone come Moreno Pasquinelli (trotzkista e quindi da doversi annoverare tra i “compagni” di sinistra) ed il Maestro Venerabile del Grande Oriente d’Italia Democratico (corrente “opinionista” del Grande Oriente d’Italia – G.O.I.) Gioele Magaldi.
La straordinarietà della cosa, ed avanzerei l’ipotesi sospetta è che ascoltando con molta attenzione i discorsi di entrambi, si cogliesse l’intreccio di due visioni del futuro non conflittuali tra loro ma, anzi, compenetrate al punto da sembrarne l’esatta complementarietà… una – Pasquinelli – che esortava un materialismo storico spiccio, dando sfogo alle formule del guadagno come puro fatto economico e l’altra – Magaldi – che indirizzava verso la necessità di realizzare un fronte più ampio per contrastare l’aggressività della situazione e, su ciò, lo stesso Magaldi si è attivato, per tempo, per “sponsorizzare” Vendola (SeL) e Marino (PD) alle prossime primarie. (3)(4)
Sulle posizioni “strampalate” di Pasquinelli rimandiamo al commento esaustivo fatto sul proprio sito da Raffaele Simonetti, (5)che risponde puntualmente alle posizioni critiche assunte dal “trotzkista” riguardo un’iniziativa organizzata dalla sezione A. Tognetti del PRC di Pisa che aveva come tema “Dal rapimento Moro all’11 settembre: massoneria e poteri occulti nelle trame di fatti italiani e internazionali”.
A questo “signor” Moreno Pasquinelli, partendo dal fatto che non aveva, minimamente, criticato, nel suo intervento, il ruolo delle massonerie come organizzazioni della borghesia ed antitetiche ai comunisti, ci sarebbero da porre alcune domande…
O, forse, “lui” è ben consapevole del ruolo politico assunto dai trotzkisti, dalla rivoluzione d’Ottobre in poi, ruolo che ha visto il più stretto collaboratore di Lev Trotsky, Fred Zeller, diventare Gran Maestro della Massoneria francese!
… Sapendo, poi, che per raggiungere il grado “33” ci vogliono anni ed anni … quanto la massoneria avrà influenzato le scelte dei trotzkisti?
Non vogliamo ricordare a nessuno quanto fossero energiche sia le posizioni di Karl Marx che di Lenin contro la massoneria e le conseguenti analisi di Antonio Gramsci sullo stesso tema in cui spronava i compagni, oltreché a prenderne le distanze, ad essere irremovibili con tutto ciò che era di derivazione borghese ma…
A questo punto invitiamo Pasquinelli a fugare un dubbio:
“Come mai ha voluto “affrontare” proprio quel Maestro Venerabile della Massoneria?”
Domanda che, sicuramente, non avrà risposta e che ci lascerà dei dubbi, solo i comportamenti conseguenti saranno illuminanti per i “rigorosi” considerando lo stesso Pasquinelli come diceva Gramsci in “Passato e Presente”: “…che è preferibile il briccone allo sciocco, perché col briccone si può venire a patti e fargli fare il galantuomo per tornaconto, ma allo sciocco… sequitur quodlibet. È anche vero che il briccone è preferibile al semibriccone. In realtà, nella vita, non si incontrano mai bricconi dichiarati, tutti d’un pezzo, di carattere, per così dire, ma solo semibricconi, ti vedo e non ti vedo, dalle azioni ambigue, che riuscirebbero sempre a giustificare facendosi applaudire. È da pensare che il briccone sia un’invenzione romantica, oppure sia tale solo quando si incontra con la stupidaggine (ma allora è poco pericoloso, perché si scopre da sé). È da osservare che il briccone vero è superiore al galantuomo; infatti: il briccone può anche essere «galantuomo» (cioè può «fare» il galantuomo), mentre il galantuomo non fa bricconerie in nessun caso e per questo appunto è «galantuomo». Stupido davvero chi si aspetta di aver [a] che fare con bricconi dichiarati, patenti, indiscutibili: invece si ha anche troppo spesso a che fare coi semibricconi, che pertanto sono essi i… veri ed unici bricconi, quelli della realtà quotidiana. Per il rapporto «sciocco-briccone» è da ricordare il rapporto «sciocco-intelligente», nel senso che l’intelligente può fingersi sciocco e riuscire a farsi credere tale, ma lo sciocco non può fingersi intelligente e farsi credere tale, a meno che non trovi gente piú sciocca di lui, ciò che non è difficile…”
Quindi, “signor” Pasquinelli non è sufficiente avere un look stile anni 1930/40: abbigliamento sobrio/proletario, pettinatura e baffi in stile, per essere un rivoluzionario, perché di parodie di quei “Babbitt” europei dell’inizio secolo scorso che rappresentavano intellettuali piccolo borghesi che avevano perduto la loro funzione di intellettuali spintisi all’autocoscienza culturale, all’autocritica della classe dominante ma, diventati agenti della classe dominante… staccatisi e costituenti una casta a sé, senza radici nella vita ne abbiamo avuti abbastanza.
E come diceva, ancora, Gramsci su quei “Babbitt”: “…piccolo borghese che non può uscire da se stesso, comprendendo se stesso come l’imbecille non può comprendere “di essere imbecille (senza dimostrare con ciò di essere un uomo intelligente) per cui sono imbecilli quelli che non sanno di esserlo e sono piccoli borghesi i filistei che non sanno di esserlo…” (Gramsci – Note sul Machiavelli e sullo Stato moderno”)
note:
- https://www.iskrae.eu/?p=553
- http://www.appelloalpopolo.it/?p=6643
- http://www.grandeoriente-democratico.com/lettera_aperta_n1_al_Fratello_Silvio_Berlusconi_del_26_luglio_2010.htmlMagaldi dichiara in quest’articolo: “…Personalmente, se debbo dire la mia su quale candidato proporrei/voterei alle eventuali primarie: parlerei di un ticket NICHI VENDOLA e IGNAZIO MARINO. Come candidati PREMIER (VENDOLA) e VICE-PREMIER (MARINO)…”
- http://iskra.myblog.it/archive/2010/08/13/dens-dŏlens-3.html
- http://www.webalice.it/raffaele.simonetti/archives/complottismo.html