di MOWA
«Il solo Tempio veramente sacro è il mondo degli uomini uniti dall’amore.» (Lev Tolstoj)
Descrivere come dovrebbe essere, nella sua essenza, il genere umano non è facile ma, un ex magistrato ora politico, credo, sia riuscito a trovare le parole giuste per farlo:
Amare è una scelta rivoluzionaria. Significa contrario della violenza. Antitesi del possesso. Compassione e perdono. Gratitudine e generosità. Altruismo e solidarietà. Fratellanza e sorellanza. Rispetto e dignità. Libertà e visione. Cura e dolcezza. Gentilezza e passione. Comprensione e volontà. Impegno per ciò che è brutto e che non ci piace per cambiarlo. Amare l’impossibile per renderlo possibile. Amore è rimanere umani, pensando che la natura e gli esseri viventi sono un dono. Amare è il contrario della guerra, dell’odio, del rancore. L’amore è la vittoria dell’essere sull’avere. Nella vita ho superato ogni ostacolo, anche quando sono caduto e mi sono fatto molto male, perché ho trovato, cercandolo con tenacia, l’amore nel cuore. Oggi sono a Napoli e guardo con amore oltre ogni confine, perché chi ama non ha confini e sa immaginare quello che ancora non abbiamo visto ma che il cuore conosce con il battito delle emozioni eterne.[1]
Un concentrato di pensieri, tutt’altro che banali, che ridanno speranza ai posteri cercando di guardare, con sensatezza e positività il Mondo. Questo povero mondo che, invece, è stato così violentato da stupratori seriali che hanno utilizzato le tanto sbandierate “buone pratiche” ma che, in realtà, hanno mietuto vittime in ogni dove, rimanendo insensibili al dolore altrui e trincerandosi, cinicamente, dietro numeri senza tener conto dei sentimenti, e godendo e autocompiacendosi nel vedere i loro miserabili risultati contabili indifferenti al pianto di chi soffre come ben descritto nel monologo dell’autore teatrale Stefano Massini per un caso di malasanità. [2]
L’imbarbarimento culturale che stiamo vivendo e subendo ha radici lontane e si muove su un binario conosciuto, quello della differenza di classe sociale, come provato dalle numerose statistiche e, se non si reagisce per cambiare lo status quo lottando per una vera democrazia e rispetto di tutti, tenderà ad aumentare come è avvenuto con il caporalato che ha visto, nel solo 2021, i lavoratori irregolari nei campi diventare 230mila (di cui 55mila sono le donne). [3]
E non è un problema solo di imprenditori senza scrupoli che sfruttano la situazione ma di cosa e chi li ha formati, di quale sia il contesto sociale che li ha generati ed istruiti in quel modo, quali i paradigmi di riferimento visto che non vi sono state sufficienti reazioni contrarie a tale inciviltà.
E’ importante ricordare che le brutture culturali non nascono dal nulla ma sono trasmissibili, si ereditano, respirano e diffondono, se non trovano ostacoli, nell’habitat in cui si vive, nella famiglia, nella scuola, e nei rapporti interpersonali tra individui. Bisogna cambiare da subito e riaffermare l’importanza di una società basata e strutturata nel rispetto reciproco, e dell’ambiente che ci circonda, nella solidarietà e nell’uguaglianza tra tutti.
Note
[2] https://www.facebook.com/watch/?v=1328251937749047
Foto di M©WA