di MOWA
«La natura dell’uomo superbo e vile è di mostrarsi insolente nella prosperità e abietto e umile nelle avversità.» (Niccolò Machiavelli)
Siamo di fronte ad un scenario apocalittico causato dall’avventura di uno schieramento politico con l’elmetto che persevera nel fingere che tutto quanto accade (e le scelte che operano sulla nostra pelle) non ci riguardi e non sia proprio, ormai e per volontà loro, sull’uscio di casa nostra.
Anzi, pur di non parlarne trovano, continuamente, argomenti fuorvianti grazie alla grancassa mediatica che Gramsci valutava come «i giornalisti, che ritengono di essere letterati, filosofi, artisti, ritengono anche di essere i veri intellettuali» e, pragmaticamente, ne prendeva le distanze perché sosteneva che quel mondo fosse prezzolato tanto da farlo affermare lapidariamente : «Io non sono mai stato un giornalista professionista, che vende la sua penna a chi gliela paga meglio e deve continuamente mentire, perché la menzogna entra nella qualifica professionale».
Un mondo mediatico menzognero che, in questi anni, ha allevato i peggiori soggetti che, attraverso i propri scritti, hanno “istruito” masse enormi di persone portandole a schierarsi a favore delle varie guerre [1] mentre i pochi di loro, sul campo si fanno passare le veline dai militari invece di appurare l’oggettività di quanto affermano attraverso una vera analisi motivazionale di quanto accade e, per dirla ancora, con Gramsci, facendo veramente un «giornalismo integrale».
Quindi, di riflesso, non ci dovremmo sorprendere più di tanto nel sentire o vedere, nelle sedi più autorevoli, come il Parlamento, enormi “bestialità” dette senza avere la minima vergogna verso gli altri come accaduto con quanto concerne i cambiamenti climatici [2] [3] .
Altro tassello di quel puzzle di menzogne sostenuto da un giornalismo d’operetta è quello di non dare la dovuta informazione riguardo la Cina che, da che è diretta da un partito comunista, non ha fatto guerre contro altri paesi, ma si sta sforzando di trovare e proporre soluzioni pacifiche e di convivenza tra i popoli. [4] Si preferisce, beceramente, dare informazioni errate parlando di un paese con partito unico (mentre ne esistono otto [5]), o peggio, giudicandolo come autarchico e dittatoriale senza andare ad approfondire nel dettaglio la diversità di applicazione democratica. [6] Qui, in Occidente, si chiude il canale informativo proveniente dall’Asia/Oriente e, poi, si dice che gli altri non sono democratici: una perversione illogica dei peggiori periodi del maccartismo dei tempi moderni.
Una Storia, purtroppo, già vissuta e che ha portato a guerre dove a morire sono stati i poveri, sempre oppressi e piegati dalle “necessità” di sviluppo di quei pochi che hanno occultato i propri interessi facendoli passare come bisogno collettivo ma che, invece, nascondono le mire di un cinico massocapitalismo che è capace di inventarsi, anche, fialette di antrace e scatenare sanguinolente vili guerre contro i civili senza pagarne il fido in un tribunale che si definisca equo nel valutare le atrocità perpetrate contro persone inermi. [7]
Tutto questo spiega le motivazioni di chi non è andato a votare e le battaglie portate avanti negli altri paesi come Francia, Spagna e… dove le persone respingono le decisioni unidirezionali di un turbocapitalismo che porta verso quella società diseguale respinta con tutte le forze dai comunisti e contrastata da Marx in poi.
Note
[1]
il consigliere politico senior della Commissione per la sicurezza e la cooperazione in Europa.
?゚ムヌ pic.twitter.com/iHFdBy9t55— Annarita (@Ecatetriformis) February 10, 2023
[2]
La pochezza di un Presidente del Consiglio che ride in parlamento davanti un problema gravissimo come
la siccità.
Cari allevatori e contadini che avete votato questa destra negazionista dei cambiamenti climatici,ora annaffiate i vostri campi con le risate della Meloni… pic.twitter.com/utd72ayEPI— Massimo (@Misurelli77) March 22, 2023
[3]
Bonelli porta in aula dei sassi e si scaglia contro Giorgia Meloni: “La siccità è un problema drammatico”
La replica della Premier è stata immediata “Non l’ho prosciugato io, non sono Mosè” pic.twitter.com/48tmaLtmdz
— Fanpage.it (@fanpage) March 22, 2023
[4] La posizione della Cina sulla soluzione politica della crisi ucraina
2023-02-24 09:00
1. Rispettare la sovranità di tutti i Paesi. Il diritto internazionale universalmente riconosciuto, compresi gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite, deve essere rigorosamente osservato. La sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale di tutti i Paesi devono essere effettivamente sostenute. Tutti i Paesi, grandi o piccoli, forti o deboli, ricchi o poveri, sono membri uguali della comunità internazionale. Tutte le parti devono sostenere congiuntamente le norme fondamentali che regolano le relazioni internazionali e difendere l’equità e la giustizia internazionali. È necessario promuovere un’applicazione equa e uniforme del diritto internazionale e respingere i doppi standard.
2. Abbandonare la mentalità della guerra fredda. La sicurezza di un Paese non deve essere perseguita a spese di altri. La sicurezza di una regione non dovrebbe essere raggiunta rafforzando o espandendo i blocchi militari. Gli interessi e le preoccupazioni legittime di tutti i Paesi in materia di sicurezza devono essere presi sul serio e affrontati in modo adeguato. Non esiste una soluzione semplice a una questione complessa. Tutte le parti dovrebbero, seguendo la visione di una sicurezza comune, globale, cooperativa e sostenibile e tenendo presente la pace e la stabilità a lungo termine del mondo, contribuire a forgiare un’architettura di sicurezza europea equilibrata, efficace e sostenibile. Tutte le parti dovrebbero opporsi al perseguimento della propria sicurezza a scapito di quella altrui, evitare il confronto tra blocchi e lavorare insieme per la pace e la stabilità nel continente eurasiatico.
3. Cessare le ostilità. Il conflitto e la guerra non giovano a nessuno. Tutte le parti devono rimanere razionali ed esercitare la moderazione, evitare di alimentare le fiamme e aggravare le tensioni, e impedire che la crisi si deteriori ulteriormente o addirittura vada fuori controllo. Tutte le parti dovrebbero sostenere la Russia e l’Ucraina a lavorare nella stessa direzione e a riprendere il dialogo diretto il prima possibile, in modo da deescalare gradualmente la situazione e raggiungere infine un cessate il fuoco globale.
4. Riprendere i colloqui di pace. Il dialogo e i negoziati sono l’unica soluzione possibile alla crisi ucraina. Tutti gli sforzi che favoriscono una soluzione pacifica della crisi devono essere incoraggiati e sostenuti. La comunità internazionale deve mantenere il giusto approccio di promozione dei colloqui di pace, aiutare le parti in conflitto ad aprire la porta ad una soluzione politica il prima possibile e creare condizioni e piattaforme per la ripresa dei negoziati. La Cina continuerà a svolgere un ruolo costruttivo in questo senso.
5. Risolvere la crisi umanitaria. Tutte le misure che favoriscono l’attenuazione della crisi umanitaria devono essere incoraggiate e sostenute. Le operazioni umanitarie devono seguire i principi di neutralità e imparzialità e le questioni umanitarie non devono essere politicizzate. La sicurezza dei civili deve essere efficacemente protetta e devono essere creati corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili dalle zone di conflitto. Sono necessari sforzi per aumentare l’assistenza umanitaria nelle aree interessate, migliorare le condizioni umanitarie e fornire un accesso umanitario rapido, sicuro e senza ostacoli, al fine di prevenire una crisi umanitaria su scala più ampia. Le Nazioni Unite dovrebbero essere sostenute nello svolgere un ruolo di coordinamento nel convogliare gli aiuti umanitari nelle zone di conflitto.
6. Proteggere i civili e i prigionieri di guerra (POW). Le parti in conflitto devono attenersi rigorosamente al diritto umanitario internazionale, evitare di attaccare i civili o le strutture civili, proteggere le donne, i bambini e le altre vittime del conflitto e rispettare i diritti fondamentali dei prigionieri di guerra. La Cina sostiene lo scambio di prigionieri di guerra tra Russia e Ucraina e invita tutte le parti a creare condizioni più favorevoli a questo scopo.
7. Mantenere la sicurezza delle centrali nucleari. La Cina si oppone agli attacchi armati contro le centrali nucleari o altri impianti nucleari pacifici e invita tutte le parti a rispettare il diritto internazionale, compresa la Convenzione sulla sicurezza nucleare (CNS), e a evitare risolutamente gli incidenti nucleari provocati dall’uomo. La Cina sostiene l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) nello svolgere un ruolo costruttivo nel promuovere la sicurezza degli impianti nucleari pacifici.
8. Ridurre i rischi strategici. Le armi nucleari non devono essere utilizzate e le guerre nucleari non devono essere combattute. La minaccia o l’uso di armi nucleari deve essere contrastata. Occorre prevenire la proliferazione nucleare ed evitare le crisi nucleari. La Cina si oppone alla ricerca, allo sviluppo e all’uso di armi chimiche e biologiche da parte di qualsiasi Paese, in qualsiasi circostanza.
9. Facilitare le esportazioni di cereali. Tutte le parti devono attuare pienamente ed efficacemente e in modo equilibrato l’Iniziativa sui cereali del Mar Nero firmata da Russia, Turchia, Ucraina e Nazioni Unite e sostenere l’ONU nello svolgere un ruolo importante a questo proposito. L’iniziativa di cooperazione sulla sicurezza alimentare globale proposta dalla Cina fornisce una soluzione fattibile alla crisi alimentare mondiale.
10. Fermare le sanzioni unilaterali. Le sanzioni unilaterali e la massima pressione non possono risolvere la questione, ma creano solo nuovi problemi. La Cina si oppone alle sanzioni unilaterali non autorizzate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. I Paesi interessati dovrebbero smettere di abusare delle sanzioni unilaterali e della “giurisdizione a lungo raggio” nei confronti di altri Paesi, in modo da fare la loro parte nella de-escalation della crisi ucraina e creare le condizioni per i Paesi in via di sviluppo per far crescere le loro economie e migliorare la vita dei loro popoli.
11. Mantenere stabili le catene industriali e di approvvigionamento. Tutte le parti dovrebbero mantenere con serietà il sistema economico mondiale esistente e opporsi all’uso dell’economia mondiale come strumento o arma per scopi politici. Sono necessari sforzi congiunti per mitigare le ricadute della crisi ed evitare che essa interrompa la cooperazione internazionale nei settori dell’energia, della finanza, del commercio alimentare e dei trasporti e comprometta la ripresa economica globale.
12. Promuovere la ricostruzione post-bellica. La comunità internazionale deve adottare misure per sostenere la ricostruzione postbellica nelle zone di conflitto. La Cina è pronta a fornire assistenza e a svolgere un ruolo costruttivo in questo impegno.
[5] http://italian.cri.cn/chinaabc/chapter2/chapter20402.htm
[6] http://italian.cri.cn/chinaabc/chapter2/chapter20101.htm
[7] https://www.remocontro.it/2023/03/21/iraq-2003-ultima-illusione-imperiale-o-forse-solo-la-penultima/
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