di MOWA
«Bien sûr, le service est impeccable, ça va sans dire, mais on l’a dit quand même.» [Certo, il servizio è impeccabile, è ovvio, ma lo abbiamo comunque detto]
L’armocromia, da qualche secolo a questa parte, va di moda. La si sfrutta per tutto: per i dipinti nella pittura, per gli abiti ideati dagli stilisti, per la vendita pubblicitaria studiando di rendere accattivante un prodotto… In tempi recenti, anche, per presentare candidati politici, studiando di renderli piacevoli e rassicuranti. Quest’ultima cosa, in genere, non fa scalpore più di tanto, ma se è più evidente l’impatto sensoriale della bontà delle proposte, fa scalpore .
Abbiamo casi clamorosi dell’utilizzo dell’armocromia, un esempio quello dell’ex presidente degli USA, Barack Hussein Obama II, che di colpe ne ha da vendere… a bizzeffe; due per tutte? «nel 2015 dichiarò di aver autorizzato le forze Usa a fornire un supporto logistico e di intelligence ai Sauditi nel loro intervento militare in Yemen, istituendo una “Joint Planning Cell” con l’Arabia Saudita», «Obama ha autorizzato più programmi gestiti dalla CIA e dal Pentagono per addestrare i ribelli anti Assad. Il programma del Pentagono si è considerato fallibile ed è stato formalmente abbandonato nell’ottobre 2015».[1] Ironia vuole che questo presidente, forse anche grazie alla complicità ed astuzia dei suoi consulenti d’immagine che avranno utilizzato, proprio l’armocromonia per presentarlo al mondo come una persona da apprezzare (si ricorda che l’armocromia studia ed analizza come individuare le tinte dei capi di vestiario, dei cosmetici che si armonizzino con la carnagione della pelle, il colore degli occhi, delle labbra e dei capelli, valorizzando l’aspetto estetico della persona) fu insignito, nel 2009, del premio Nobel per la pace per i «suoi straordinari sforzi per rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli» .
Un altro caso clamoroso di utilizzo dell’armocromia è quello dell’ex Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che, già da tempo non sospetto, ha una curatrice d’immagine, tal Mity Simonetto, con il compito, tra l’altro, di cercare e «“ritirare” nelle varie redazioni e nelle agenzie le foto sgradite all’ex-Cavaliere».[2]
In questi giorni, ha fatto scalpore la “rivelazione” della segretaria del PD, Elly Schlein, che ha rivelato, durante un’intervista alla rivista Vogue, di essersi rivolta ad un’amica che tratta la materia dell’armocromia per avere consigli su quale abbigliamento indossare nelle diverse occasioni pubbliche. Sinceramente, sia la rivelazione che il clamore che ne è derivato non ci interessano granchè, ognuno è libero di vestire come gli pare, abbinare i colori che più gli aggradano anche in veste pubblica durante i comizi politici. [3] Quello che, invece, ci scandalizza è perchè costei non si pronunci contro l’invio di armi in diversi Paesi del Mondo e contro le guerre che ne conseguono.
Un’ironia? Persino i militari usano la tecnica dell’armocromia per mimetizzarsi e per nascondere quelle mine che uccidono uomini e bambini o li rendono menomati per il resto della loro vita, mine vietate dal Trattato di Ottawa… ça va sans dire.
Note
[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Barack_Obama
Foto di MOWA