di MOWA
«La potenza non consiste nel colpire forte o spesso, ma nel colpire giusto.» (Honoré de Balzac)
L’Italia scivola sempre più verso la deriva securitaria attraverso un “morbido” (per non dare nell’occhio!) approccio alla repressione del dissenso. Un sistema, quello della “dolce” repressione del dissenso, studiato a tavolino dal potere élitario dopo anni di sperimentazione nei vari Paesi del globo dove la prima regola è stata, ed è, farlo passare inosservato in modo da risultare vittime e non carnefici.
Un esempio lo abbiamo avuto, qualche giorno fa, al recente salone del libro dove la ministra della famiglia Roccella [1] ha usato termini esagerati come: “manifestazione violenta” contro giovani che, chiassosamente, la incalzavano su ciò che rappresenta come politica del Governo.
A supporto della suddetta ministra è intervenuta proprio Augusta Montaruli che qualche attento giornalista (per fortuna) ha fatto notare, sui social, chi sia e quanto sia stata inopportuna la sua scesa in campo a sostegno di Roccella [2] scatenando altra legittima reazione di dissenso degli astanti. [3]
Purtroppo, la “dolce” repressione del dissenso ha dei complici, come l’oblio che si accompagna sempre all’ignoranza oppure alla devastante rimozione dei fatti oggettivi che stravolgono valori e diritti.
Eclatante è stata la presenza in Italia del reazionario ucraino Zelensky che, sfacciatamente, si è mostrato, in modo tracotante, alle più alte cariche dello Stato nelle sedi istituzionali, indossando una maglietta con l’effigie nazista [4] senza che nessun politico nostrano intervenisse a difesa della nostra storia e di chi ha contribuito a renderci liberi proprio da quel nazismo/fascismo così spudoratamente esibito e, anzi, il tutto aggravato dalle dichiarazioni del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che allarmano, anche, professori ordinari di Diritto costituzionale dell’Università di Torino, come Francesco Pallante, il quale, nel merito, trova impressionante la sintonia tra Giorgia Meloni con la prima carica del paese, «non solo nei concetti espressi, persino nelle parole utilizzate», citandolo:
«Riconfermo il pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina sul piano degli aiuti militari, finanziario, umanitario e della ricostruzione, sul breve e lungo termine. Sono in gioco non solo l’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Ucraina, ma anche la libertà dei effige popoli e l’ordine internazionale. La pace, per la quale tutti lavoriamo, deve ripristinare la giustizia e il diritto internazionale. Deve essere una pace vera e non una resa».
Prosegue il professore di Diritto costituzionale:
«È chiaro che siamo completamente al di fuori dal dettato dell’articolo 11 della Costituzione: una disposizione che ripudia la guerra non solo «come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli», ma anche come «mezzo di risoluzione delle controversie internazionali». Proprio quello che stiamo, invece, facendo in Ucraina, con il rifiuto di parlare di pace se non alle nostre condizioni.»
Conclude il professore di Diritto costituzionale dicendo che:
«a mediazione di un’autorità (anche) morale come quella di Papa Francesco era, ed è, così importante. Ed è per questo che la posizione assunta dall’Italia in occasione della visita di Zelensky è così deplorevole: non soltanto perché ignora il dovere costituzionale di promuovere e partecipare alle trattative di pace, ma soprattutto perché contribuisce a farci fare un ulteriore passo verso l’abisso pronto a inghiottire il mondo.»[5]
Un’Italia, dunque, sempre più reazionaria, che persevera nel legiferare duramente – nonostante vi siano già restrizioni del codice penale -, contro atteggiamenti che sono considerati borderline come quelli dei rave party, o le manifestazioni eco-ambientaliste o i blocchi stradali (usati, anche, dai lavoratori di aziende in crisi), ma con l’unico, evidente, scopo di usare tali leggi in modo massiccio contro chi dissente nei confronti di uno status quo nefasto e che andrebbe modificato a favore della popolazione. Sanno bene, cosa sono queste leggi, sia i lavoratori della logistica che gli studenti che hanno provato a far valere le proprie ragioni contro un cinico e ipocrita sistema che li marginalizza sempre più. Leggi dure proprio contro i deboli e lasche, invece, con i “malandrini”.
Tutti passaggi intermedi per arrivare ad un regime sempre più repressivo. Qualche esempio? Mettere la museruola ad un giornalismo libero e poco servile, come è stato fatto, da alcuni Stati, con Julian Assange che è stato sbattuto in galera per le sue inchieste rivelatrici su quali siano i piani criminali di quell’élite [6], oppure non rivelare ai propri cittadini quali siano i vari piani di realizzazione della costruzione di pericolosissimi, per il genere umano, biolaboratori in questo Paese, proprio in zone sismiche e alluvionali [7] come quella di Pesaro.
Si potrebbe riparlare, anche (proprio per confermare il cinismo di costoro) di cosa abbiano detto, fatto e non fatto, nei confronti dei migranti che arrivano via mare, nonostante, i continui annegamenti di persone (molti sono bambini) e vedere quali siano le continue smentite o le correzioni delle parole pronunciate che spesso sono peggiori delle precedenti.
Ora, come nelle peggiori parodie del potere, visto che parte dell’Italia è sotto l’acqua per le piogge torrenziali insistenti che hanno portato all’esondazione dei fiumi per una cattiva amministrazione dell’habitat, c’è da pensare a quanti insulti, questi “dotti” politici abbiano rivolto a quei giovani che manifestavano per avere politiche adeguate contro i cambiamenti climatici, e bisognerebbe consigliar loro di rendersi presenti e di andare a spalare il fango invece di continuare a blaterare.
Invece tutto prosegue come se niente fosse proprio in linea con le solite tradizioni dei reazionari… ça va sans dire!
Note
[1]
#Torino, al #SalonedelLibro attivisti bloccano intervento ministra Roccella #20maggio pic.twitter.com/86qWQXGDir
— AGTW (@AGTW_it) May 20, 2023
[2]
“Vergognati, con tutti i soldi che prendi”. Detto da Augusta Montaruli, quella che comprava borse e gioielli con i soldi pubblici. pic.twitter.com/IthVyIwPqT
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) May 20, 2023
[3]
❤️❤️Fuori i Fascisti dal Salone❤️❤️
Non hanno fatto parlare la #roccella
Ragazzi, vi amo!#20maggio #salonedellibro #GovernoDellaVergogna pic.twitter.com/Rm59NXnasr
— glosweety #NoBorders ✊ (@GlosweetyGlo) May 20, 2023
[6]
Assemblea ad Assisi per la libertà di Julian Assange con Stefania Maurizi e il direttore di WikiLeaks promossa da Articolo21 pic.twitter.com/T1oztYqlCZ
— Vincenzo Vita (@Vincenzo_Vita) May 20, 2023
[7]
Immaginate se lì ci fosse stato il biolaboratorio Bsl-3. Ci sarebbero provette galleggianti in giro per #Pesaro , per la campagna e nel mare. Un disastro!
È la dimostrazione che avevamo ragione.
Per rimanere aggiornato ed evitare censure: https://t.co/wbhqQoaxeT#alluvione pic.twitter.com/MtnbP8ulma— Franco Fracassi (@FrancoFracassi1) May 17, 2023