di MOWA
Vorrei che guardaste bene questa foto e vi soffermaste per decontestualizzarla da dove è stata scattata.
Leggerete tutta la sofferenza della persona, il padre, che porta a conoscenza del mondo intero, l’immagine del figlio morto a soli 11 mesi, a causa della barbarie che l’ha privato della vita.
Guardate la compassionevole unione delle persone accanto a lui che gli si stringono, con sguardi inebetiti, come ad aiutarlo nella sua interiore sofferenza.
Un bimbo come i vostri, quelli che ora stanno giocando in cortile insieme ad altri coetanei e sui quali vorreste riversare le vostre aspirazioni ed evitarne i fallimenti.
Un bimbo che proteggereste con tutte le vostre energie pur di evitare che si faccia male.
Un bimbo a cui dareste tutto purché crescesse sano e robusto ed affrontasse la vita …
già la vita!
Quella vita di cui quel bimbo (come se fosse il vostro) incominciava solo da poco ad assaporare il gusto perché aveva 11 mesi soltanto…
Un bimbo che, come ogni bimbo di questa terra, è stato faticosamente desiderato per le angosce che albergano nel cuore dei genitori che si interrogano sulle proprie capacità ad allevarlo, ma pur sempre temerari nel provare a mettere al mondo la propria progenie… il proprio futuro.
Il futuro di tutti. Di ognuno di noi.
Perché senza bimbi non c’è nulla. Il vuoto!
A quel genitore sono vicino e grato perché ci dà modo di riflettere se le guerre, qualunque esse siano, religiose, etniche, economiche, ecc., siano giuste o se, invece, ci facciano perdere l’orientamento impedendoci di aiutarci l’un l’altro con il solo obiettivo di stare bene tutti, nessuno escluso.
Come comunisti dovremmo, forse, rilanciare con più determinazione il grido di:
“NO ALLE GUERRE!”
E non ci sono scuse che tengano…
da: http://iskra.myblog.it/archive/2012/12/03/dens-dŏlens-74-gaza-guardate-bene-questa-foto.html