di MOWA
«Chiunque non odia il crimine non può amare la virtù.» (Maximilien de Robespierre, Sui principi di morale politica)
Assistere alle parate del 2 giugno dove sfilano i corpi speciali militari e sentir gridare, nel vociare generale del pubblico, da uno di questi specialisti “Decima” [1] che richiama, senza ombra di dubbio, la formazione della X Mas, davanti a tutte le autorità della Repubblica nata dalla Resistenza al nazifascismo, senza che nessuno dica nulla, lascia amareggiati e fortemente preoccupati per l’involuzione del paese Italia. Anzi, gli unici che si sono accorti, spellandosi, addirittura, le mani per applaudire sono state la seconda carica della Repubblica, Ignazio Benito Maria La Russa [2] e la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
È in questi momenti che si sente la necessità di rimboccarsi, nuovamente, le maniche e recuperare il tempo di quell’impegno politico che è stato, da tempo, regalato a costoro e ricominciare a lavorare per vedere ripristinata la correttezza storica contro ogni rigurgito revanscista.
Una vergognosa esaltazione nella parata, già discutibile per lo stravolgimento della linea protocollare, che, invece di rimarcare la Repubblica e la Costituzione, è passata ad un’autopromozione militare, armi annesse, con l’aggravante dell’urlo che richiama una formazione criminale come la X Mas che «si schierò con le truppe naziste in Italia e fu coinvolta in atti di tortura, fucilazioni, rastrellamenti, furti e saccheggi. Al termine della Seconda guerra mondiale, Junio Valerio Borghese fu condannato per le violente “azioni di rastrellamento” perpetrate dai suoi uomini contro i partigiani e gli oppositori, tra cui “catture, sevizie brutali, deportazioni e uccisioni degli arrestati”». [4]
Possibile che il Presidente della Repubblica, o qualcuno dei suoi collaboratori, non si siano accorti di nulla e, quindi, non siano stati presi provvedimenti, in merito, vista la funzione istituzionale del Capo dello Stato rispetto ai militari (art. 87 Costituzione), proprio lui che ha il “comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge” [5] e, che, quindi, tutti facciano spallucce rispetto a quanto è accaduto?
Un paese che si sta adeguando, obtorto collo, a programmi di formazione che nulla hanno di pacifico ma che passa messaggi decisamente equivoci se non dichiaratamente paramilitari come in occasione di quanto si è svolto a Messina nei giorni scorsi e denunciato da Antonio Mazzeo che ha apostrofato con: «Uno spettacolo davvero osceno. Osceno e mistificante. Osceno e militarizzato. L’apoteosi della cultura della “difesa”, tanto di moda di questi tempi in tutta Italia soprattutto tra le università e le scuole di ogni ordine e grado, ma anche nelle storiche piazze delle città d’arte e finanche nei centri della grande distribuzione commerciale. Un’opera tragicomica che si è consumata stamani a Messina, nella centrale Passeggiata a Mare, l’unico balcone pedonale sullo Stretto, di fronte al brutto monumento ai Caduti della Batteria Masotto, tre militi e tre cannoni in bronzo che “commemorano” il sacrificio dei morti nella battaglia di Adua nel 1896, nell’ignobile campagna di guerra d’aggressione di Abissinia del governo Crispi.» [6]
Povero Paese nato dalla Resistenza al nazifascismo che sta, di nuovo, scivolando su un piano inclinato (con logiche proprie del precedente Ventennio) insieme ad una estesa rete internazionale di fiancheggiatori verso una nuova versione di autoritarismo senza pari, alimentato, giorno dopo giorno, da una cultura che va in questa direzione e che provvede a censurare, preventivamente, l’informazione su quanto sta accadendo alle porte dell’Italia e dell’Europa, oppure, che, bellamente, offende (per non dire: tradire) l’art. 11 della Costituzione rispetto al ripudio della guerra per giustificare l’invio di armi a paesi in conflitto.
Ed in tutto ciò non va assolutamente dimenticato il ruolo della CIA che ha utilizzato (proprio come oggi alle porte e all’interno della regione Europa) i nazifascisti [7] per tutto il periodo della guerra fredda per pianificare e costruire la destabilizzazione di molti paesi a favore della propria espansione politico-economica. Per fare ciò, quell’organismo ha messo in campo strumenti, mezzi e personale di quei corpi specialistici come quelli della Stay-behind (Gladio) [8] disseminati nei vari Stati, corpi che hanno realizzato o avvallato le peggiori azioni criminali come, ad esempio, l’omicidio dell’onorevole Aldo Moro. [9]
Siamo convinti che sia arrivato il momento, per tutti i democratici, di riprendere in mano le redini del proprio futuro, scendere, nuovamente, in piazza e smettere di lasciar correre quanto, i reazionari, stanno facendo, ritornando, finalmente, a far vivere quelle formazioni politiche comuniste capaci di frenare la deriva dei diritti sociali. Ne va della vita della democrazia e dei nostri figli.
Note
[2] https://www.iskrae.eu/dens-dolens-685-fascetta-nera-la-pece/
[3] https://www.anpi.it/la-repubblica-della-costituzione
[7] https://www.voltairenet.org/article215888.html
[8] http://www.misteriditalia.it/servizisegreti/gladio/Gladio%20un%20nome%20tante%20storie.pdf
[9] https://youtu.be/-C704aAy4Y4