di MOWA
«L’uomo ama vedere il suo migliore amico umiliato davanti a lui. Per la maggior parte degli uomini, l’amicizia è fondata sull’umiliazione.» (Fëdor Dostoevskij, Il giocatore, 1866)
Continua, sotto traccia, il lavoro di quel potere “impalpabile” che, con i suoi lacché, opera per portare avanti la diseducazione delle nuove generazioni della popolazione, dividendo, frazionando, isolando e, quindi, togliendo la possibilità di reagire, in modo organizzato, ai soprusi ed esigere, finalmente, quelle verità storiche oggettive che potrebbero prevenire lo smantellamento di quello Stato che, faticosamente, cerca mantenere i propri valori democratici, quei valori , per la cui conquista, in molti hanno dato la vita.
Infatti, il Governo ha umiliato milioni di persone non proseguendo la battaglia contro la povertà ed istituendo leggi per un salario minimo ma incalzando, invece, con la sospensione del Reddito di Cittadinanza provocando la reazione dei percettori [1] che non ci stanno a subire il vile ricatto. I lacché di quel potere, non paghi di tutto ciò, umiliano il mondo dei lavoratori con interventi in parlamento, [2] proprio come nelle migliori esibizioni de ‘O malamente, di Raffaele Viviani, quando nel brano vengono pronunciate le parole: «Certo fa brutto, ma ‘e riale ca te dette, nun t’ ‘e ppozzo rummané. Ll’aggi’ancora ‘a pavà». [3] Oppure, allontanano dal servizio pubblico dell’informazione personalità come Corrado Augias non facendogli più condurre ‘Rebus’ su Rai3 l’anno prossimo [4] solo perché “reo” di non assecondare il corso dei nuovi “padroni di casa”. E, certamente, i frutti non cadono mai lontano dall’albero, tanto più, se quell’albero è velenoso.
Quel potere, interviene nella vita di ognuno di noi, e cosa fa ancora? Umilia quei cittadini onesti che hanno vissuto periodi bui e difficili nella loro vita quotidiana subendo morti e feriti in stragi compiute nel nostro Paese, e che sono, da tempo, alla ricerca della verità come nel caso della bomba esplosa alla stazione di Bologna, il 2 agosto 1980. Quelle stragi che sono servite al consolidamento dello status quo di quel potere maledetto, e di cui parla, senza pudore, in un articolo pubblicato sulla testata transgenica de L’Unità, proprio uno degli autori della strage di Bologna.[5]
Ha ragione a gridare la sua indignazione sui social lo scrittore, Alessandro Robecchi, che dice che quella circostanza non è né fortuita né casuale, ma pianificata di sana pianta da quel tessuto carsico e riprovevole di malaffare, asserendo: «Non è omonimia. Il Valerio Fioravanti che firma un pezzo sull’Unità di Sansonetti è proprio l’assassino fascista Valerio Fioravanti, condannato in via definitiva come autore materiale della strage di Bologna del 2 agosto 1980 (85 morti), oltre che per altri svariati omicidi». [6]
La Storia insegna. Come fa un “potere” che priva la popolazione della sua indipendenza sia intellettuale che economica a ritenersi ancora democratico? Tanto più, se questo “potere” è incapace (per paradigmatica ingordigia) di liberare le persone dalle dittature come spiegato, su tik tok, in questo breve racconto sull’Africa [7].
Bisogna essere realisti e, usando le parole di Luciano Canfora, nel suo libro sulla La democrazia – Storia di un’ideologia, affermare: «…Che cioè ha vinto la libertà – nel mondo ricco – con tutte le sue terribili conseguenze che ciò comporta e comporterà per gli altri. La democrazia è rinviata in altre epoche, e sarà pensata, daccapo, da altri uomini. Forse non più europei.»
Note
[1]
Dopo la sospensione del #RedditodiCittadinanza, oggi a #Napoli in 500 hanno organizzato un corteo. I manifestanti hanno intonato cori contro il Governo. Poi la protesta è proseguita arrivando sotto la sede dell’Inps e del Comune di Napoli pic.twitter.com/RdIUugI6ZE
— Fanpage.it (@fanpage) August 2, 2023
[2]
Il video di Piero Fassino, deputato del PD, intervenuto in Aula mostrando il cedolino dell’indennità dei parlamentari: “Sono 4718 euro netti al mese, 10.435 lordi, non è uno stipendio d’oro”. Ma in realtà guadagnano molto di più pic.twitter.com/DLfBFsrY1z
— Fanpage.it (@fanpage) August 2, 2023
[3][traduzione: Certo fa brutto, ma i regali che ti ho fatto, non te li posso lasciare. Li devo ancora pagare]
[4]
” EN PASSANT…”.
(Corrado Augias non condurrà ‘Rebus’ su Rai3 il prossimo anno…).
Alle 20.00 su #rai3 nuova puntata di #blob… pic.twitter.com/MMYgprZr2G— Blob (@BlobRai3) August 2, 2023
[6]
Non è omonimia. Il Valerio Fioravanti che firma un pezzo sull’Unità di Sansonetti è proprio l’assassino fascista Valerio Fioravanti, condannato in via definitiva come autore materiale della strage di Bologna del 2 agosto 1980 (85 morti), oltre che per altri svariati omicidi
— Alessandro Robecchi (@AlRobecchi) May 30, 2023
[7]
Foto di MOWA