di MOWA
«L’attacco migliore è quello che non fa capire dove difendersi. La difesa migliore è quella che non fa capire dove attaccare.» (Sun Tzu)
Meloni contro tutti!
Meloni all’attacco dei dissidenti di ogni latitudine. [1]
Questa è la sintesi di come viene concepita la politica: accaparrarsi molto spazio mediatico e trarne enormi vantaggi. Inoltre, l’attuale Presidente del Consiglio dei ministri manifesta una evidente “sindrome dell’accerchiamento” (dall’inglese “to mob”, letteralmente “assalire”) per cui non si fida di nessuno, tanto da assegnare incarichi importanti in particolare …ai parenti più stretti.
Le sindromi, dice il dott. Luigi Antonio Perrotta sul sito InPsiche: «sono diverse, molteplici, inserite nel modo specifico in cui il soggetto le acquisisce, le compensa e le esprime nella forma di malessere e disagio di cui si lamenta» [2] se, poi, è quella dell’accerchiamento, dicono sempre gli psicologi come la dott.ssa Emanuela Boldrin, sono in grado di manifestarsi come: «…bossing […che…] è la forma più frequente usata nella pubblica amministrazione in cui si tenta di estromettere il soggetto dal processo lavorativo [ e…] causa di importanti effetti sulla salute del soggetto. Possiamo distinguerli in: effetti tipici del disturbo post-traumatico da stress (fenomeni di iperallerta, pensieri ossessivi, azioni di esitamento, ansia, depressione) e disturbi dell’adattamento (che sono gli stessi fenomeni ma in forma minore o più lieve). […] I disagi che accompagnano questo fenomeno possono anche sommarsi a delle sofferenze personali preesistenti, in entrambi i casi la prevenzione e la cura dei disturbi che si manifestano sono un elemento determinante della capacità di affrontare una condizione di mobbing.» [3]
L’astuzia (se, così, si può dire!) della Presidente è quella di sviare su altri soggetti le proprie incoerenze, incompetenze, … arrivando, addirittura, poi, a falsare gli avvenimenti come accaduto pochi giorni fa nell’aula parlamentare sul caso delle autorizzazioni del Mes. [4]
E, questo modo di agire del Governo, fa supporre che non siano fantasie campate in aria le deduzioni dell’ex magistrato, Roberto Scarpinato, quando sostiene, su alcune proposte di legge, un: «…terrore del giudizio della pubblica opinione che deve essere tenuta all’oscuro degli affari sporchi dei colletti bianchi…».
E, ancora, nell’ambito giudiziario «…la maggioranza ha colto il pretesto della tutela della privacy per introdurre un doppio regime. Pertanto, nei casi in cui vengono sequestrati documenti nella forma digitale, il pm non può neppure visionare il materiale. Prima deve dare avviso a tutte le parti coinvolte che si procederà a un esame congiunto del contenuto: una paralisi delle indagini in una fase cruciale che dà tutto il tempo all’indagato di far sparire altre prove. Inoltre, immagini se per ogni foto, per ogni chat, per ogni pizzino ‘elettronico’ di Matteo Messina Denaro fosse stato necessario prima di convalidare il sequestro aprire un contraddittorio con la sua difesa. È un vero e proprio regalo alle mafie e a tutte le forme più gravi di criminalità professionale. Per di più si realizza, in realtà, una grave violazione della privacy: con il contraddittorio il contenuto dello smartphone sarà messo in piazza dinanzi a una decina di persone.» [5]
Dimostrazione plastica, questa, dello sfuggire alle proprie responsabilità da parte di quest’esecutivo, come sostiene correttamente l’ex magistrato, l’abbiamo avuta quando i giornalisti della trasmissione Report, hanno voluto parlare dei vari casi di ministri, sottosegretari … (come, ad esempio, nel caso del già condannato, Sgarbi [6]), insomma, di questa pittoresca armata Brancaleone che, coinvolta in diverse vicende degradanti, a lei ascrivibili, dà vita ad una corte dei miracoli segnata, però, dal marchio della disperazione.
Una Presidente del consiglio, dunque, che cerca di combattere contro tutti, come nella solitudine del maratoneta, pur di salvare la faccia benché sappia, in cuor suo, che c’è poco da salvare. [7]
E ai posteri …
Note
[1] https://www.lettera43.it/giorgia-meloni-chiara-ferragni-pandoro-balocco-sinistra/
[2] https://www.inpsiche.it/?s=accerchiato
[3] https://www.paolobartalini.it/206/il-mobbing/
[4]
Giorgia #Meloni ha portato ieri in Aula il fax con cui Luigi Di Maio, da ministro degli Esteri, avrebbe autorizzato il Mes.
Ma ha mentito: la Premier ha dichiarato che quel fax sarebbe stato inviato dopo le dimissioni del governo Conte, ma in realtà l’invio è avvenuto ben sei… pic.twitter.com/52xEvzGT6T
— Fanpage.it (@fanpage) December 14, 2023
[6]
Sgarbi possiede un Manetti, contenuto nella banca dati del Nucleo di Tutela dei Beni culturali dei Carabinieri e che risulta rubato. Con il Fatto Quotidiano, #Report ricostruisce la storia dell’opera che Sgarbi sostiene di aver rinvenuto per puro caso. Domenica, 20.55 su #Rai3 pic.twitter.com/AXz0dWiKWS
— Report (@reportrai3) December 15, 2023
Foto di Mehmet Turgut Kirkgoz