di MOWA
«Sappiamo che mai nessuno prende il potere con l’intenzione di abbandonarlo.» (George Orwell)
Un Paese, l’Italia, che scivola, dopo il voto favorevole del Senato sull’autonomia differenziata, [1] su un piano inclinato verso l’oligarchia, dove governa le dinamiche generali (politiche, sociali, economiche, finanziarie, ecc.) chi ha potere, mentre chi, invece, non ne possiede viene escluso dai diritti conquistati negli ultimi due secoli con l’evoluzione democratica.
Con quest’ultima decisione del Senato, e dopo la realizzazione del progetto massonico della P2 (che prevedeva, dopo il cambiamento del sistema elettorale da proporzionale puro a maggioritario, la riduzione dei parlamentari, quali rappresentanti del territorio nazionale ) si profila, sempre più quello che successe nel V secolo a.C. in Grecia, ovvero la riduzione della partecipazione democratica alla gestione della “cosa pubblica” (cioè la Repubblica) da parte della popolazione.
Si concretizza, dunque, con quella scellerata votazione al Senato – e pretesa dal relatore leghista (autore del bocciato “porcellum” (sic) [2] ) l’emarginazione della popolazione da quella che è la visione democratica di uno Stato-guida e facendo avanzare, invece, al suo posto, la strada dell’interesse privatistico, élitario, oligopolio delle multinazionali – sapendo molto bene che, queste ultime, storicamente, hanno tutto l’interesse a disintegrare l’idea di una comunione d’intenti caratteristica di una realtà nazionale e non frazionata, e tutto a proprio vantaggio personale.
Così facendo, quest’esecutivo, (riprendendo, a mo’ d’esempio, quel citato V secolo a.C., di cui sopra) vorrebbe far credere di lavorare per un paradigma simile (ma solo a parole e non nelle modalità comportamentali) all’“eunomia”, il “buongoverno” tipico del modello spartano ma, in realtà, al contrario di quello, quanto fanno andrà ad estromettere dai benefici i semplici cittadini a tutto vantaggio dei possidenti. Quella poca “saggezza” e/o lungimiranza dei vari prevaricatori al potere, che si sono succeduti uno dopo l’altro nella Storia, dimostra, però, che l’aver tentato di estromettere i “liberi” dalla cittadinanza e dal valore di eguali per trasformarli, come allora, in tanti “laconizzanti” ( Tucidide docet) senza prospettive di futuro ha portato solo a guerre fratricide con conseguenze, molte volte, inaspettate per gli stessi dominatori… C’è da chiedersi, a questo punto, se, i nostri governanti vogliano fare lo stesso.
Note
[1] https://www.avvenire.it/attualita/pagine/leggi-fondi-e-servizi-diversi-su-26-materie-ma-l
[2] https://ilmanifesto.it/uccidete-il-porcellum
Foto di GEORGE DESIPRIS