di MOWA
«Come ’l tapin che non sa che si faccia» (Dante)
Siamo, costantemente, inseguiti da una cronaca politica che ci segnala momento per momento, le malefatte di molti appartenenti al centro-destra. Questi accadimenti sono così numerosi da obbligare i giornali di quel riferimento ideologico a fare giravolte da campionato olimpionico.
L’ultima in ordine di tempo è quella dell’ex Presidente della regione Liguria che patteggia le proprie responsabilità di corruzione denunciate e provate dalla magistratura. Si ricorda che il patteggiamento «tratta di un procedimento penale speciale nel quale l’imputato e il Pubblico ministero chiedono al giudice l’applicazione di una pena ridotta fino a un terzo rispetto a quella prevista per il reato commesso. Il patteggiamento è ammesso solo per i reati minori. Presupposto del patteggiamento è l’implicita ammissione di colpevolezza da parte dell’imputato e l’accordo tra imputato e Pubblico ministero sulla scelta di questo rito speciale. Il giudice può accogliere la richiesta dell’imputato in ordine alla pena anche quando il Pubblico ministero non è d’accordo. Se la sentenza è pronunciata sull’accordo tra imputato e pubblico ministero, l’appello non è ammesso.» [1]
A qesto punto si solleva un grosso quesito di correttezza istituzionale per tutti coloro che vedevano il reo e lo davano assolutamente per estraneo ai fatti di corruzione, proprio come ha fatto il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, al Festival dell’Economia di Trento organizzato dal Gruppo 24 Ore e Trentino Marketing per conto della Provincia autonoma: «Penso che sia innocente per l’esperienza e il lavoro svolto in questi anni alla guida della Regione Liguria. E mi pongo una domanda: era necessario l’arresto di un Governatore a un mese dalle elezioni per episodi avvenuti l’anno prima?» [2] Ma il vicepremier Salvini sappiamo, anche lui, non vivere giorni felici perche, dicono le cronache giudiziarie, è imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio e rischia 15 anni di carcere «in violazione di convenzioni internazionali e di norme interne in materia di soccorso in mare e di tutela dei diritti umani» e «abusando dei poteri allo stesso rimessi quale autorità nazionale di pubblica sicurezza». [3]
Oppure, la Ministra al Turismo, Daniela Santanchè, che su Sky, dichiarava: «Certa che Toti dimostrerà sua innocenza». [4] Anche in questo caso, la Ministra, Daniela Santanchè, avrebbe ben altro a cui pensare visti i tanti problemi pendenti con la giustizia come l’inchiesta sul dissesto di Visibilia.
[5]
L’ultimo esempio che si riporta – ma solo per comodità espositiva – è quello dell’ex Ministro alla Cultura, Gennaro Sangiuliano, che su Toti ebbe a dire “salomonicamente”: «Spero che chi deve dimostrare la propria innocenza abbia la possibilita’ di farlo» [6] alludendo, però, non ad una imparzialità giuridica, con chissà quali retroscena complottistici che impedirebbero all’ex Presidente della Regione Liguria di esporre le sue ragioni. Un ex Ministro alla Cultura, Sangiuliano, noto a livello mondiale per le sue gaffe conoscitive[7] che hanno squalificato l’onorabilià accademica del Paese degradandola a macchietta e che, ora, si trova nella bufera mediatica per la sua leggerezza Istituzionale che lo ha portato a dare le dimissioni. [8]
Tre esempi di pessima etica politica che la dicono lunga su cosa dovrebbe essere un onorevole, tantopiù, se Ministro/a in devozione alla Costituzione, alle Istituzioni e al popolo di cui dovrebbe essere rappresentante… Non solo, tutti costoro e sodali nei comizi elettorali, nei talk-show televisivi, ecc. raccontano costantemente una giustizia sociale che declamano da socialismo reale ma che, purtroppo, quotidianemente scade in furfanteria diffusa e diseducativa verso le nuove generazioni. Che sia, forse, un caso di DNA difettoso di molti appartenenti alla destra politica un comportamento di questo tipo? Ironia a parte, forse, è il caso di cambiare registro e ripristinare modelli sociali diversi da quelli che i liberal-analfabeti vogliono insistere a proporre per il futuro, ricominciare a rileggere i classici di etica marxista dove si vede nell’altro il simile per natura, ovvero un soggetto dotato della stessa propria dignità e degli stessi bisogni se si vuole, realmente, progredire.
NOTE:
[1] https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_14_3_1.page?contentId=GLO52967&previsiousPage=mg_14_3
[3] https://www.editorialedomani.it/politica/italia/salvini-open-arms-processo-epsj1k5e
[4] https://video.sky.it/news/politica/video/santanche-certa-che-toti-dimostrera-sua-innocenza-923757
[5] https://www.ilsole24ore.com/art/chiusa-altra-indagine-santanche-falso-bilancio-AFNvEYUD
[7] https://www.lettera43.it/sangiuliano-colombo-galileo-ministero-cultura-toto-fine-dicitore-poesia/
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