di Santiago Greco
Due sono i movimenti dell’estrema destra italiana di maggior rilievo: Forza Nuova e CasaPound Italia. Entrambi hanno politiche e approcci diversi, ma condividono una simbologia che richiama quella del ventennio fascista.
È facile riconoscerli, da un punto di vista estetico e programmatico. Non si può dire lo stesso, però, quando si presentano alla cittadinanza sotto altre vesti, con simboli e slogan nuovi.
Ciò che contraddistingue questi movimenti da qualche tempo, infatti, è il modo in cui la propaganda viene veicolata attraverso le loro azioni: creando associazioni e ONLUS di diverso tipo, ad esempio.
Fondare associazioni non è ovviamente un’attività illegale o vietata, ma non lo sono neanche i dubbi che possono suscitare: quelle riconosciute come ONLUS, per esempio, possono potenzialmente usufruire di contributi pubblici italiani (il 5×1000), non essendo tecnicamente dei partiti o dei movimenti politici — cosa che invece, stando ai requisiti dell’Agenzia delle Entrate, sarebbe vietato.
A gennaio, per esempio, il Parlamento Europeo ha stanziato complessivamente 600mila euro per sostenere Alleanza per la Pace e la Libertà (AFP), un’associazione con sede a Bruxelles di cui è presidente il leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, e raccoglie tra i propri membri partiti come il greco Alba Dorata, il National Party inglese e altri movimenti di ultra-nazionalisti europei.
Ma com’è possibile che l’Europa abbia deciso di poter assegnare dei fondi ad una associazione che raccoglie i maggiori esponenti dell’estrema destra europea?
Per capirlo, abbiamo cercato di fare luce sull’intricato mondo dell’associazionismo che orbita intorno all’estrema destra, di cui AFP non è che uno dei tanti esempi.
La “galassia” neofascista
Cercare di ricreare una mappa delle associazioni che ruotano attorno a questo fenomeno non è un compito semplice: si tratta di svariate realtà con confini non definiti, ed è forse per questo motivo che spesso il fenomeno dell’estrema destra viene affiancato al termine “galassia,” ossia una realtà fatta da movimenti, partiti e associazioni.
Tuttavia, esistono punti in comune dai quali partire per tracciare una mappa coerente.
Creare un’associazione, innanzitutto, permette a Forza Nuova e CasaPound di ricevere finanziamenti e, in secondo luogo, di presentarsi al pubblico con simboli e nomi diversi da quelli con cui sono conosciuti.
Così facendo, spogli di simbologia ideologica e richiami partitici, quegli stessi militanti riescono a penetrare in diversi ambiti sociali. Permettendo all’estrema destra italiana – sostanzialmente – di diversificare il proprio impegno per aumentare il loro bacino potenziale di iscritti.
La stessa CasaPound Italia, per esempio, fino al 2013 riceveva il 5×1000 dallo Stato attraverso un’associazione di nome “L’Isola delle Tartarughe ONLUS.”
A seguito di una ispezione straordinaria del ministero dello Sviluppo Economico, si è poi scoperto che la sede dell’ONLUS era in realtà “un appartamento in parziale stato di abbandono.” Stando all’Huffington Post, i soldi del 5×1000 sarebbero infine stati revocati.
Ancora oggi, però, sul sito di CasaPound campeggia il banner con la richiesta di donazione, e “L’Isola delle Tartarughe ONLUS” figura negli elenchi dell’Agenzia delle Entrate tra le richiedenti per il contributo nel 2015.
Grab della homepage del sito di CasaPound Italia: il riferimento a “L’isola delle tartarughe” è ben visibile.
In movimento, in generale, non fa mistero delle associazioni direttamente ad essa collegate, con un elenco rintracciabile sul proprio sito.
A dimostrazione del fatto che queste società non sono immediatamente collegabili all’estrema destra, basta sentire le dichiarazioni rilasciate dal Parlamento Europeo, dopo che sono state chieste spiegazioni per il finanziamento di 600mila euro a AFP.
I portavoci UE hanno spiegato a Repubblica, infatti, che sui rispettivi siti web delle fondazioni non appare “nulla che sia contro l’Europa, la libertà o la democrazia,” e che in fase di controllo “non possiamo metterci a valutare le dichiarazioni dei singoli componenti di un partito.”
Un altro caso di mancato collegamento si è verificato meno di un mese fa a Rimini, dove due componenti di Forza Nuova sono stati aggrediti all’entrata di un supermercato in pieno giorno, per via di una crescente tensione che – da quel che riportano le cronache locali – sarebbe sorta tra i militanti di estrema destra e alcuni migranti che si erano recati al supermercato.
Il fatto degno di nota è che la rissa è avvenuta perché i militanti non si trovavano in un presidio ufficiale – cosa che gli avrebbe garantito, come previsto dalla legge, la presenza delle forze dell’ordine per evitare scontri – ma erano lì per conto di una associazione di nome “Solidarietà Nazionale,” formalmente riconducibile a Forza Nuova — come già riportato da VICE News Italia due mesi fa.
Nella stragrande maggioranza dei casi, i loro fondatori e presidenti sono militanti di estrema destra, o hanno un contatto stretto con questi ambienti; in altrettanti casi partecipano spesso alle stesse manifestazioni, condividono gazebo, slogan e una estetica ricorrente nei loro manifesti e messaggi.
Il volontariato di estrema destra
Nonostante le differenze e gli attriti tra il movimento di Fiore e quello di Iannone, il loro impegno per il sociale è in un certo senso speculare.
Non è raro che gli slogan passino da movimento a movimento — “Sovranità,” associazione politico culturale di CasaPound nata per appoggiare Salvini, usa per esempio lo slogan “Prima gli Italiani,” da sempre utilizzato da Forza Nuova.
Se Forza Nuova però svolge opere di volontariato – esclusivamente per italiani – con l’ONLUS “Solidarietà Nazionale,” CasaPound Italia lo fa attraverso varie associazioni. C’è “La Salamandra,” che si presenta come un gruppo di protezione civile attivo in tutte le regioni italiane; c’è GR.I.ME.S, un “gruppo di pronto intervento sanitario,” e c’è infine l‘ONLUS “Solidarité Identités” (Sol.Id), con cui effettua volontariato internazionale in Birmania, Kosovo e Kenya.
Pochi giorni fa, il responsabile nazionale di “La Salamandra,” Pietro Casasanta, è stato condannato in primo grado per “aver fatto ottenere un falso documento d’identità al boss del narcotraffico Mario Santafede, arrestato nel 2008 a Barcellona dove era latitante,” si legge su Fanpage — assieme a lui è stato condannato anche Andrea Antonini, fino a pochi mesi fa vicepresidente di CasaPound.
“Sol.Id,” in particolare, era già nota alle cronache, da quando l’Espresso ha riportato dubbi sulla loro azione umanitaria, pubblicando le fotografie delle Black Special Forces birmane con la bandiera di CasaPound e il fascio littorio sulle loro nuove tute mimetiche.
L’articolo de L’Espresso, con le Black Special Forces birmane che mostrano la bandiera di CasaPound.
“Sol.Id” si presenta come una associazione “a vocazione caritatevole e umanitaria” – si legge sul suo sito – per offrire sostegno ai “popoli in lotta per la propria sopravvivenza:” sono molto attivi nel sostegno a Bashar al Assad, e sono impegnati nel Fronte Europeo per la Siria — che sostiene dichiaratamente il regime di Damasco.
Di recente, gruppi di “Sol.Id” sono anche comparsi nelle scuole italiane per tenere seminari e conferenze sulla crisi siriana:
L’ambiente studentesco e politico
Sempre in modalità speculare, così come Forza Nuova riesce a penetrare nelle scuole e università con Lotta Studentesca, il movimento di Iannone fa la stessa cosa con Blocco Studentesco, presente in 40 città d’Italia — di Blocco Studentesco ha fatto parte, per esempio, il figlio dell’ex sindaco Alemanno, dove è stato eletto alla Consulta provinciale degli studenti.
Quando la polizia italiana definì CasaPound Italia un “sodalizio,” lo fece proprio in base all’associazionismo che le gravita intorno: nel documento trapelato qualche mese fa, infatti, si afferma che CPI intraprenderebbe iniziative di aspetto “meramente aggregativo e ludico,” con una “capillare ramificazione sul territorio nazionale” e una “forte penetrazione tra i giovani, in particolare nell’ambito di istituti d’istruzione.”
Il rapporto della polizia, su questo, non sbaglia, Blocco Studentesco ha destato persino le attenzioni del Guardian circa due anni fa, facendo notare che già nel 2009 aveva raggiunto ben 11mila voti alle elezioni studentesche. L’anno scorso la loro presenza è cresciuta ancora, ottenendone 27mila.
Ma l’associazionismo dell’estrema destra, a ben vedere, sembrerebbe muoversi su più fronti: oltre a quello studentesco e di volontariato, grossa parte delle associazioni di CasaPound si concentrano anche nell’ambito sportivo.
Casapound e lo sport
Il settore sportivo è quello che presenta più associazioni riconducibili a CasaPound. Se ne contano almeno otto: c’è Istinto Rapace, scuola di paracadutismo; Diavoli di Mare, associazione di escursionismo subacqueo; Scuderie 7punto1, club motociclistico con diverse sezioni aperte in Italia; Il Circuito, circolo di combattenti dove si pratica a livello agonistico sport da combattimento e arti marziali o La Muvra, gruppo escursionistico montano, che nel mese di marzo ha intrapreso un escursione chiamata “Sulle Tracce dei Padri” per scalare il monte Mali Scindeli in Albania e piazzare una targa in cima col simbolo di CasaPound in onore di Niccolò Giani, il fondatore della corrente di pensiero spirituale “Mistica Fascista” nel 1930.
C’è inoltre il Fiumana Roma, una squadra di Rugby che annovera tra i suoi componenti Davide di Stefano, esponente di CasaPound e fratello del loro candidato sindaco, che due settimane fa ha rivendicato l’attacco allo stand di Fabbri&Antonucci per il fumetto satirico “Qvando C’era Lvi.”
L’ottava è una società di pallanuoto che nasce nel 2008 con il nome di Black Sharks Capitolini, ma che dal 2013, per via del suo successo, ha cambiato nome in Roma Nuoto e gioca in serie A2.
Sebbene oggi Roma Nuoto non presenti più legami con Casapound, in un video risalente al 2011 uno dei suoi fondatori e attuale presidente, Nicolò Cristofaro, racconta che “il progetto Black Sharks nasce in una birreria quasi per scherzo con degli amici.”
Stando ad Adn Kronos, la birreria di cui parla è la Cutty Sark di Roma, spazio storicamente conosciuto come luogo di raduno dell’estrema destra, e lo stesso luogo dove sono avvenuti i primi incontri di Casapound a metà degli anni Novanta.
Di fatti, stando a Indymedia Germania, l’indirizzo e il recapito telefonico della vecchia sede legale di Black Sharks Capitolini è lo stesso del quotidiano online vicino a CasaPound, Primato Nazionale, e di altre quattro società, tra cui il marchio Pivert, una linea di abbigliamento già nota alle cronache in passato per la sua vicinanza, estetica e politica, ai movimenti neofascisti —non è un caso che venga venduta anche in alcune sedi del movimento di Iannone dedicando il ricavato ai “camerati in difficoltà.”
Pochi mesi fa Il Fatto Quotidiano ha cercato di raggiungere telefonicamente la linea di abbigliamento ottenendo la risposta di Francesco Polacchi, il quale ha dichiarato che il numero telefonico è lo stesso perché “in questo ufficio si appoggiano più società.”
Lo stesso Polacchi è responsabile nazionale di Blocco Studentesco, ed è stato in passato candidato di CasaPound come presidente del XIII Municipio di Roma nel 2013.
Il settore agricolo e ambientale
Un altro dei punti in comune di questo fenomeno – nonché il più curioso – è che tutte le associazioni, in una certa misura o meno, si dichiarino “apartitiche,” “indipendenti” o “non-profit.”
Tra queste spicca la Lega Della Terra, associazione legata a Forza Nuova che si occupa di tutela del mondo agricolo, e già ai tempi coinvolta col “movimento dei Forconi” nel tentativo di bloccare Roma il 9 dicembre 2013.
L’associazione, apparentemente, non presenta legami con Forza Nuova, nessun logo né nome affiancato nei loro manifesti. Basta però analizzare i contenuti e i messaggi veicolati per intravederne l’appartenenza ideologica — oltre al fatto che il suo attuale presidente è Giuseppe Onorato, militante di FN e già candidato alle Europee per lo stesso partito.
Lega della Terra utilizza addirittura stessa grafica e font dei manifesti del movimento di Roberto Fiore, come se si trattasse di una ramificazione tematica di Forza Nuova pensata per contadini e persone interessate all’agricoltura.
Il loro operato è in piena sintonia con la politica di estrema destra: il loro scopo è promuovere il Made in Italy, per ciò hanno anche proposto di “chiudere le frontiere” per controllare i prodotti, diffondendo notizie senza fonte certa sui social network e raccogliendo numerosi like e condivisioni.
La loro presenza, però, non si limita soltanto all’attivismo online. Nel 2013 uno dei suoi fondatori e vicepresidenti, Nicola Gozzoli, ha presentato a Piadena (CR) il loro piano di rilancio agricolo “DECO” assieme alla candidata di Forza Nuova.
Le cronache locali raccontano come la “Lega della Terra” fosse una “associazione apartitica diffusa in tutto il territorio nazionale, premiata nel 2013 come associazione agricola dell’anno.” Grazie a questo impegno sarebbero riusciti ad allacciare rapporti con diverse amministrazioni comunali, stabilendo un dialogo che altrimenti non sarebbe stato possibile per i movimenti di estrema destra.
Ad oggi, lo stesso Gozzoli è presidente e fondatore di un’altra associazione chiamata “Insieme per la Terra,” con la quale, cinque mesi fa, hanno contribuito a paralizzare il centro di Verona con oltre 70 trattori per tutelare il Made in Italy — la mobilitazione è stata promossa da “Azione Rurale”, già protagonista della protesta del 9 dicembre 2013 assieme al movimento dei Forconi.
Tutto ciò, peraltro, è stato possibile grazie all’appoggio del comune e del sindaco Tosi che ha concesso i permessi necessari.
Sempre in rapporto speculare, dal lato CasaPound esiste “la Foresta che Avanza,” associazione ambientalista con sedi in tutta Italia. Recentemente, per denunciare un presunto maltrattamento di animali nei campi nomadi, hanno appeso peluche gocciolanti di sangue finto con uno striscione: “la nostra fine nei campi rom.”
Foto via laforestacheavanza
L‘ambito culturale e sociale
Non può mancare, infine, l’impegno a livello culturale: qui troviamo il Circolo Futurista, la compagnia teatrale “Teatro non conforme F. T. Marinetti” e “Movimento Giovani Poeti D’Azione,” associazioni culturali che organizzano serate in difesa di CasaPound. Dal lato di Forza Nuova – che a differenza di CPI è un movimento profondamente cattolico – compare il circolo cattolico “Christus Rex,” il cui responsabile nazionale è marito di una candidata di Forza Nuova, e l’associazione “Evita Perón” – la cui responsabile nazionale è militante di Forza Nuova – che si occupa di autodifesa delle donne ed è molto attiva sul fronte antiabortista.
Anche questa è una associazione che sotto un interesse di matrice sociale sembra veicolare messaggi subdolamente xenofobi: ne sono un esempio i loro striscioni a Milano sui fatti di Colonia, dichiarando che le donne sono “prede” di una “selvaggia immigrazione.”
Come si intuisce, lo schema politico alla base è decisamente ricorrente. Nonostante le differenze e le tematiche trattate, ognuna di queste associazioni porta avanti un discorso nazionalista, talvolta in chiave solidale, altre volte in difesa dei più deboli. La dinamica dunque è replicabile in qualunque ambito.
Come spiega lo storico Enzo Traverso, il fenomeno del neofascismo non solo è in crescita, ma è anche in una fase di transizione ed evoluzione: certe tematiche, una volta prerogativa della sinistra, oggi sono anche in mano all’estrema destra: mutuo sociale, solidarietà e volontariato fanno parte del loro universo da anni.
Contrastare la propaganda xenofoba sotto queste vesti diventa però ancora più difficile, perché non è facile da individuare in modo immediato, e nel frattempo queste associazioni contribuiscono alla crescita – politica ed economica – dei movimenti politici che vi gravitano attorno.
maggio 6, 2016