Carlos Luis Coto Wong
Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha informato della cattura di un mercenario proveniente dal Medio Oriente, avvenuta nello stato di Aragua. L’uomo aveva l’obiettivo di generare violenza e destabilizzazione nel paese.
Dal Palazzo di Miraflores, in catena radio e televisione, dove ha ricevuto il Movimento dei Motorizzati per la Pace e per la Vita, Maduro ha ribadito che il Venezuela non vive una cospirazione a base di proteste, ma un colpo di Stato fascista continuato.
“Si tratta di un’aggressione imperiale, perchè vogliono far terminate la Rivoluzione e con lei la democrazia, ed è questo che stiamo affrontando: un’aggressione dell’estrema destra”, ha sottolineato.
Poi ha aggiunto che la destra è nuda di fronte al mondo: “Nessuno le crede, è isolata e senza prestigio in Venezuela e a livello internazionale. Il fatto è che il popolo del Venezuela conta nel mondo con la solidarietà mondiale”.
Il presidente ha allarmato sull’esistenza di gruppi di mercenari che simulano d’essere partitari del Governo, per attaccare obiettivi nel territorio nazionale.
All’alba di lunedì 24 un gruppo di trenta motorizzati con la camicia rossa ha lanciato bottiglie contro gli edifcii ubicati alla periferia di Chacao e Altamira, a Caracas.
Diosdado Cabello, presidente dell’Assemblea Nazionale, ha fato conoscere le prove dell’esistenza di questi gruppi di mercenari che operano in tutto il paese.
Il capo dello Stato ha proposto l’installazione di una Conferenza Nazionale per la Vita e per la Pace dei motorizzati, ed ha designato i ministri Miguel Rodríguez e Haiman El Troudi, delle Relazioni Interne, Giustizia e Pace, e dei Trasporti Terrestri, rispettivamente, all’organizzazione di questo compito.
“Vogliamo creare un modello istituzionale per proteggere le città e accorderemo un gruppo di misure per far sì che non si utilizzi nemmeno una sola moto per commettere crimini nel paese”, ha detto ed ha segnalato che i motorizzati possono diventare una forza di pace e di esempio etico e morale.
Inoltre Maduro ha suggerito la creazione di un forte e unitario movimento di motorizzati in ogni municipio, Stato e a livello nazionale: “Perchè divisi non possiamo avanzare se si tratta di unirci in un solo movimento per la Pace e per la Vita. (Traduzione Granma Int.)
L’Avana. 25 Febbraio 2014