1. Il Comitato Centrale del KKE ha valutato il corso del gruppo Sinistra unitaria europea / Sinistra verde nordica (GUE/NGL) nel recente passato e la situazione oggettiva che scaturisce dalla composizione del Parlamento Europeo dopo le elezioni parlamentari europee e ha deciso che i deputati del KKE non aderiranno ad alcun gruppo nel Parlamento Europeo. Il Comitato Centrale ribadisce i principali impegni del KKE verso il popolo greco: quello di denunciare i piani antipopolari definiti in Europa e, soprattutto, contribuire al rafforzamento della lotta contro l’imperialismo della UE, per la socializzazione dei monopoli e il disimpegno dalla UE, in vista della conquista del potere popolare. Questi impegni sono in netta contraddizione con la partecipazione dei deputati del KKE in gruppi che hanno come linea quella di abbellire e sostenere l’UE.
2. Il KKE ha partecipato al gruppo Sinistra unitaria europea / Sinistra verde nordica (GUE/NGL) anche di di recente. La sua adesione risale al 1994, in condizioni diverse rispetto ad oggi, dettate dalla necessità di agevolare l’agibilità dei deputati del KKE nel Parlamento europeo e utilizzare le possibilità esistenti per il coordinamento con gli altri PC. GUE/NGL si è formata fin dall’inizio su base confederale, senza una piattaforma politica ideologica comune o una convergenza programmatica, in cui ogni partito ha mantenuto la propria indipendenza ideologica e con consultazioni sulle questioni tecniche inerenti agli interventi in seno al Parlamento europeo. In questi due decenni, e soprattutto dopo la fondazione del Partito della Sinistra europea (PSE) vi è stato un costante scontro tra KKE e le forze aderenti al PSE. Queste forze hanno tentato di imporre le loro posizioni quali posizioni del gruppo violando ripetutamente il carattere confederale del gruppo. I partiti della Sinistra Europea hanno svolto un ruolo primario in questo tentativo, soprattutto la tedesca Die Linke e SYRIZA
3. Questa situazione è notevolmente peggiorata nel periodo recente. In particolare:
Il carattere confederale della GUE/NGL è in realtà stato modificato, in quanto i partiti del PSE operano con una sola linea, raggruppati insieme, e parlano nei comitati e nelle sessioni sulla base di una piattaforma comune, promuovendo le posizioni politiche della SE come posizioni della GUE/NGL. La situazione si sta deteriorando poiché l’Unione europea, nel quadro di approfondimento del suo carattere reazionario, favorisce i partiti europei che tutelano l’ulteriore rafforzamento della Commissione e dei suoi meccanismi tentacolari.
Ci sono stati attacchi contro il KKE e tentativi di distorcere e nascondere le sue posizioni da parte della GUE/NGL.
Vengono avanzate “Posizioni Comuni” su questioni gravi che riguardano le politiche dell’UE e degli sviluppi internazionali, nonostante le divergenze espresse dal gruppo parlamentare del KKE, le cui posizioni in diversi casi sono state occultate dalla GUE/NGL.
Ci sono tentativi in corso per la cooperazione del gruppo GUE/NGL con i gruppi politici dei socialisti e verdi per formare un presunto “blocco della sinistra”, cosa dimostrata anche dalle dichiarazioni del candidato del PSE alla presidenza del Commissione, A. Tsipras. Proposte di risoluzione comuni sono state firmate nel parlamento UE in materia di problemi molto importanti, a volte anche con la partecipazione del Partito popolare europeo e dei Liberali (es. Proposta di risoluzione comune per un accordo politico sul quadro finanziario pluriennale 2014-2020).
Inoltre forze della GUE/NGL, come il partito tedesco della Die Linke, partecipano alla campagna anticomunista dell’UE, per la falsificazione della verità storica come l’anti-storica equiparazione del comunismo con il fascismo, la diffamazione della costruzione del socialismo e delle conquiste della classe operaia.
4. Il gruppo europarlamentare del KKE in tutto questo periodo si è opposto alle scelte pericolose adottate. Ha combattuto l’atteggiamento inaccettabile dei partiti e dei deputati europei che partecipano alla GUE/NGL e che hanno sostenuto la guerra in Libia, l’intervento dell’UE nella Repubblica Centrafricana, negli affari interni della Sira, nella campagna contro Cuba fino alla mancata condanna dell’intervento dell’UE in Ucraina. Il KKE ha contrastato la posizione della SE che sostiene possa esistere una gestione della crisi favorevole al popolo, in un quadro di mantenimento del potere da parte dei monopoli. E’ entrato in conflitto con le posizioni che mistificano il carattere imperialista dell’UE e sostengono che questa unione di monopoli può diventare un’unione a vantaggio dei popoli. Tuttavia, nonostante gli sforzi del KKE, la GUE/NGL è diventata uno strumento utilizzato dal PSE. L’insieme di questi fattori hanno portato alla creazione di una situazione del tutto negativa e a nuove condizioni che impediscono oggettivamente la prosecuzione della nostra partecipazione nella GUE/NGL. La partecipazione del KKE in un gruppo in cui dominano le forze del PSE, sarebbe un ostacolo per la sua indipendenza ideologica, politica e organizzativa nel parlamento europeo, per la promozione della strategia a favore della classe operaia e degli strati popolari nel nostro paese e in Europa, per la riaggregazione del movimento comunista in Europa. Allo stesso tempo, la prosecuzione della partecipazione del KKE nella GUE/NGL verrebbe utilizzato come “alibi di sinistra” per l’imposizione della linea politica opportunista socialdemocratica dei partiti che agiscono in favore dell’UE e accettano la barbarie capitalista.
5. La mancata adesione dei deputati del KKE a uno specifico gruppo politico esistente nonché il quadro operativo soffocante del parlamento UE non può impedire l’intervento del KKE. I deputati del KKE continueranno, senza limitazioni, nella lotta per gli interessi e i diritti della classe operaia e degli strati popolari, in opposizione alla UE e alle sue politiche, in lotta contro la barbarie capitalista e salvaguardando il diritto all’autonomia e all’azione ideologico-politica più efficace. Gli eurodeputati del KKE continueranno a denunciare il carattere della UE, così come il ruolo dannoso dei partiti radunati nel PSE, e in generale i partiti che hanno abbandonato la lotta contro l’UE e il rovesciamento del potere del capitale nei loro paesi. Queste forze, con la politica di camuffare l’Unione europea, con la loro posizione di favore ai monopoli nel movimento, con la loro partecipazione ai governi antipopolari (Italia, Francia, governo locale in Germania e Spagna) non solo non contribuiscono minimamente alla promozione degli interessi del popolo, ma hanno condotto il movimento sindacale e popolare nei loro paesi all’assimilazione e alla ritirata.
6. Il KKE continuerà instancabilmente gli sforzi per il raggruppamento del movimento comunista, lo sviluppo delle relazioni bilaterali con i partiti comunisti che sono rappresentati nel parlamento europeo, con decine di partiti comunisti in Europa e in tutto il mondo. Avrà una partecipazione attiva alle riunioni internazionali e regionali e rafforzerà la sua attività nel quadro dell’Iniziativa dei 29 Partiti Comunisti e Operai in Europa, contro l’Unione europea, i suoi rappresentati e le sue politiche, per lo sviluppo di attività congiunte in favore degli interessi dei popoli.
Atene 03/06/2014
THE CC OF THE KKE
Traduzione per Resistenze.org