Dichiarazione di adesione a CSP-Partito Comunista di Massimo Recchioni, già segretario Federazione europea e Direzione Nazionale PdCI, autore di libri sulla Resistenza (Volante Rossa ecc.).
La mia militanza nel PdCI si era sempre basata sulla convinzione che la sua strada avrebbe condotto alla costruzione di un unico Partito comunista. Il sogno è durato a lungo, ma a lungo ho sperato invano. In quel partito ho visto morire, soffocate dall’indifferenza e dall’«opportunità politica», decenni di lotte dei nostri connazionali emigrati, delusi dall’assoluta mancanza di considerazione e dalla chiara scelta politica di quel partito di ricordarsi di loro solamente nei momenti del bisogno. Arrivo tra le nuove compagne e i nuovi compagni di CSP –Partito Comunista con rinnovato entusiasmo, ripercorrendo un’altra volta la strada verso la costruzione del Partito. Sono anche sicuro che le peculiarità, assolutamente uniche, degli italiani emigrati possano finalmente trovare la loro casa in un Partito che – è questa una chiara sensazione più che una speranza – risolva una volta per tutte il dilemma tra partito di governo e partito di lotta: a favore della imprescindibilità di quest’ultima. In un Partito che (come potrebbe non farlo un Partito comunista?) mai dimentichi la storia di questo Paese e che abbia sempre forte nel suo animo, accanto ai traguardi da raggiungere nel futuro, il fuoco acceso della Memoria.