“Pisa come laboratorio per la giustizia fiscale”. E’ questa la nuova iniziativa – che si svolgerà sabato 30 settembre a partire dalle ore 11 presso la sala 2 dell’Arsenale in via San Martino – promossa da “Diritti in comune” il percorso che Una città in comune, Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana e Possibile stanno portando avanti in vista delle prossime elezioni amministrative del 2018.
Dopo gli incontri dei gruppi di lavoro, fatti nei mesi scorsi, che hanno portato alla definizione delle prime linee programmatiche presentate alla città a luglio, con questa iniziativa mettiamo al centro dell’agenda politica cittadina il tema della giustizia fiscale a partire dalla necessità dell’applicazione dei principi sanciti nell’articolo 53 della nostra Costituzione (“Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività), principi sempre più disattesi.
Infatti a partire dagli anni ottanta la tassazione personale del reddito in Italia ha subito continue riforme che hanno ridotto drasticamente la progressività delle imposte. Basti pensare che mentre nel 1981 le aliquote sui redditi delle persone fisiche più elevati raggiungevano il 70% oggi ci si ferma al 45%. Questo processo è avvenuto mentre è aumentata la disuguaglianza: un paese in cui la ricchezza nelle mani del 20% più ricco è pari a circa l’80% di quella totale; e dove inoltre la povertà non accenna a diminuire (i dati dell’ISTAT, relativi al 2015, rilevano di più di 1 milione e mezzo di famiglie in povertà assoluta, pari a più del 6% delle famiglie residenti in Italia).
La riduzione della progressività dell’imposizione fiscale è avvenuta in contemporanea ad una drastica riduzione dei trasferimenti dallo stato agli enti locali e ai comuni in particolare, con la conseguente esternalizzazione e privatizzazione di molti servizi necessari e il peggioramento della qualità del servizio svolto. L’aumento dei costi dei servizi sta colpendo in particolare le famiglie più in difficoltà, esponendole a maggiori rischi di esclusione sociale.
Il nostro obiettivo è quello, a partire dagli enti locali, di lavorare ad una netta inversione di tendenza. Grazie al lavoro di opposizione portato avanti in questi anni abbiamo messo in evidenza come a Pisa ci sia un fenomeno milionario di evasione ed elusione fiscale che va combattuto e contrastato attivamente, cosa che fino ad oggi non è avvenuta.
Vogliamo così con questa iniziativa proporre la nostra città come un vero e proprio laboratorio per la giustizia fiscale muovendo da una riformulazione in senso fortemente progressivo di tutti i tributi locali, dalla necessità di una redistribuzione della ricchezza attraverso una adeguata tassazione delle grandi rendite immobiliari e da un pacchetto di provvedimenti che rendano concreta la lotta alla evasione ed elusione fiscale.
Partire dalle città per la costruzione di una nuova politica fiscale nel nostro paese è per noi una priorità ineludibile. Non è un caso, quindi, che questa iniziativa si svolga all’interno del weekend lanciato dal “percorso del Brancaccio” “100 piazze per il programma” e che faccia parte delle tappe della carovana delle Piazze dell’alternativa promossa dalla Rete delle città in comune per la costruzione di un programma d’alternativa per il nostro paese.
Il programma dell’iniziativa si articolerà in due momenti: alle 11:00 la tavola rotonda dal titolo: “Una nuova fiscalità per gli enti locali” a cui parteciperanno Simone D’Alessandro Docente economia Università di Pisa; Grazia Naletto Sbilanciamoci; Leo Nascia Sbilanciamoci; Simona Repole Osservatorio Bilancio Comunale (OBC) di Livorno; e dopo la pausa pranzo alle 14.30: Laboratorio per la definizione delle proposte programmatiche.
Diritti in comune: Una città in comune- Rifondazione Comunista – Sinistra Italiana – Possibile.
Fonte: Rete delle città in comune
28 settembre 2017