di Paola Baiocchi
E’ stata lanciata il 30 novembre, con una conferenza stampa in contemporanea in decine di città del vecchio continente, l’iniziativa europea “Diritto alla cura – Ritgh2cure: un milione di firme per ottenere vaccini e farmaci per tutti”.
Si tratta della più grande raccolta di firme sul tema della salute publica mai avviata nei Paesi dell’Unione europea, resa necessaria dall’emergenza sanitaria che richiede una risposta collettiva internazionale per garantire a tutti i diritti alla salute e alle cure, ostacolati dalla legislazione sulla proprietà intellettuale e dai brevetti che le industrie farmaceutiche hanno rapidamente depositato, contando di realizzare in brevissimo tempo profitti stellari dalla pandemia favoriti anche da trattative segrete in corso con l’Unione europea, di cui al momento si conoscono le richieste della case farmaceutiche di essere sollevate dalle responsabilità in caso di eventuali effetti collaterali a breve e lunga scadenza.
Attraverso lo strumento istituzionale dell’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) un milione di cittadini comunitari firmatari impegnano la Commissione Europea a presentare una proposta finalizzata a modificare delle norme in vigore e/o ad introdurne di nuove.
In questo caso le richieste sono che i vaccini e le cure contro la Covid – 19 non siano sottoposti a brevetti, ma possano essere realizzati come “generici” con la formula delle “licenze obbligatorie” rilasciate dagli Stati membri, anche a fronte del fatto che molte delle ricerche in corso hanno beneficiato di finanziamenti pubblici dell’Unione europea a cui ora Big Pharma vuole rivendere a caro prezzo i suoi prodotti.
Per lo stesso motivo si richiede anche che l’Unione introduca obblighi giuridici di condivisione delle conoscenze ottenute in un pool tecnologico o di brevetti.
Un altro dei punti sui quali le case farmaceutiche mantengono la completa opacità sono gli effettivi costi sostenuti per realizzare farmaci o vaccini: anche su questo l’Iniziativa Diritto alle cure chiede che l’Unione ponga degli obblighi giuridici e clausole di trasparenza.
Il gruppo promotore italiano di Diritto alle cure è costituito da personalità di spicco del mondo scientifico e della società civile, attive nella difesa dei diritti umani e nella tutela della salute, qui riportati in ordine alfabetico: Vittorio Agnoletto firmatario dell’ICE c/o la Commissione Europea, medico, professore a contratto c/o Università degli Studi di Milano e membro di Medicina Democratica; Marco Bersani, resp. Attac Italia; Raffaella Bolini, Dialogo Globale; Maria Bonafede, pastora Valdese; don Luigi Ciotti, presidente di Libera e del Gruppo Abele; Monica Di Sisto, vicepresidente di Fairwatch Silvio Garattini, medico, ricercatore, fondatore dell’Istituto Mario Negri; RobertoMorea, Transform! Italia; Riccardo Petrella, economista, Agorà degli abitanti della terra; Gino Strada, medico, fondatore di Emergency. Invitato internazionale d’onore: Franco Cavalli, oncologo, già presidente dell’Unione Internazionale contro il Cancro, Svizzera.
La campagna è promossa dal GUE/NGL – La sinistra nel Parlamento europeo e sostenuta da queste forze politiche: PTB-PVDA (BE), Podemos (ES), Izquierda Unida (ES), EH Bildu (EU), France Insoumise (FR), PCF (FR), AKEL (CY), Die Linke (DE), KSČM (CZ), Rifondazione Comunista (IT), Sinn Féin (IE), SP (NL), Potere al Popolo (IT).
Per ottenere che le cure e i vaccini diventino un bene pubblico mondiale non soggetto ai brevetti non ci resta che firmare l’Iniziativa Diritto alle cure:
Per leggere il testo in italiano dell’iniziativa e firmare:
https://europa.eu/citizens-initiative/initiatives/details/2020/000005_it
Per firmare (testo in inglese):
Pagina facebook: https://www.facebook.com/right2cure.it
La campagna è promossa dal GUE/NGL – La sinistra nel Parlamento europeo
https://www.right2cure.eu/it_about