Milano nuovamente sede di un raduno internazionale neonazista promosso dagli Hammerskin. Come l’anno scorso in un capannone in città
La storia si ripete: per la metà di giugno, a Milano, per l’esattezza sabato 14, è preannunciato un concerto neonazista a carattere internazionale sotto l’egida di Hammerskin. Come l’anno scorso, quando il 15 dello stesso mese si tenne un raduno simile a Rogoredo nello spazio messo a disposizione da uno spedizioniere in via Toffetti. Allora giunsero nel capoluogo lombardo alcune centinaia di teste rasate provenienti da diversi paesi europei e non solo. Dagli Stati Uniti arrivò pure una delegazione rappresentativa degli hammerskin texani.
Anche questa volta a organizzare l’evento sarà la Skinhouse di Bollate con la collaborazione di Lealtà azione e dell’ormai ex consigliera provinciale dei Fratelli d’Italia, Roberta Capotosti, come sempre impegnata a far da tramite sul piano dei rapporti istituzionali. Il concerto dell’anno passato fu formalmente promosso per raccogliere soldi per i “camerati” condannati anni prima nel processo ad Azione skinhead e costretti a saldare le spese. Ora, apparentemente, per la locandina approntata come per i gruppi musicali invitati, sembrerebbe che questo appuntamento sia prevalentemente nazionale. Ma a smentire questa impostazione già si registra l’adesione degli hammerskin ungheresi. Seguiranno certamente altri di altri paesi.
A suonare, per il momento, band italiane. Si va da Malnatt a Nessuna resa di Lucca, ai Drizzatorti di Viterbo, passando per i Testudo pugliesi e i sardi di Razza fuorilegge. Il capannone che li ospiterà sarà anche questa volta in città e, come sempre, questura e prefettura intenderebbero garantirne lo svolgimento. Le istituzioni che dovrebbero essere preposte, secondo la legge, a combattere i reati di istigazione all’odio razziale, etnico e religioso, sono ormai divenute (fatto scandaloso) i veri organizzatori di questi eventi. Chissà se almeno in questa occasione penseranno di avvisare il sindaco, cosa non avvenuta l’anno scorso. Milano, la città dell’Expo, si prepara dunque nuovamente ad essere sede per un raduno internazionale di teste rasate.
Un’ultima considerazione: dopo lo sconcio del 29 aprile si vuole forse inserire anche la metà di giugno nel calendario delle manifestazioni neonaziste?