-Comunicado del Comité Ejecutivo del PCPE-
Dopo intensi giorni di lotta, il movimento popolare ha ottenuto che il sindaco di Burgos (PP) facesse marcia indietro sui piani urbanistici progettati esclusivamente per favorire gli oligarchi legati concretamente al settore delle costruzioni. E’ un risultato anche se sarà necessario vigilare per evitare il rischio di un rilancio delprogetto da parte del Comune.
La lotta degli abitanti di Gamonal ha scatenato un’ondata di solidarietà nei quartieri popolari di molte città spagnole, identificatesi nei problemi del quartiere di Burgos, problemi che affliggono la classe operaia di tutto il paese. E’ stato evidente che la lotta è l’unico modo per vincere la guerra che l’oligarchia parassitaria e il suo Stato perpetrano contro la classe operaia e gli strati popolari.
I mezzi di comunicazione si premurano in questi giorni di trovare una spiegazione di quanto accaduto nel quartiere operaio Gamonal che convenga ai loro padroni capitalisti. In primo luogo hanno cercato di dividere il movimento popolare tra “pacifici” e “violenti”, per tracciare in parallelo un’altra divisione tra “organizzati” e “non organizzati”, puntando in seguito contro alcune organizzazioni politiche.
I mezzi di comunicazione agiscono secondo i comandi dei loro padroni e in perfetto coordinamento con lo Stato e le sue forze repressive. In un’intervista al quotidiano El Pais, il Segretario di Stato per la Sicurezza afferma che “è abituale che nelle proteste si collochino i violenti per distorcerle” (El País, 18/01/2014), rincarando la dose subito dopo contro varie organizzazioni tra le quali nomina espressamente i Collettivi dei Giovani Comunisti (CJC), organizzazione giovanile del PCPE.
Di fronte alle accuse e i tentativi di manipolazione del Segretario di Stato e dei monopoli della comunicazione, il Comitato Esecutivo del Partito Comunista dei Popoli di Spagna sostiene l’azione nella lotta di Gamonal dei CJC. La nostra organizzazione non agisce “al di fuori” né impiega metodi “violenti”, ma è costituita da operai e operaie di Burgos, da disoccupati e studenti che promuovono quotidianamente la lotta nei quartieri e luoghi di lavoro e di studio, contro le misure capitaliste imposte al popolo, contro lo sfruttamento e la miseria a cui ci condanna questo sistema e per costruire un potere operaio e popolare al servizio della maggioranza del nostro paese.
Non è il movimento popolare che ha usato mezzi di lotta violenti. Come si è visto in Gamonal, è lo Stato che, attraverso i corpi e le forze repressive agisce violentemente contro il popolo. Violenta è la miseria crescente imposta alla classe operaia, violente sono le vergognose misure concordate dai governi a favore dei monopoli, violenta è la guerra imperialista nella quale partecipa lo Stato Spagnolo. In numerose occasioni è comprovata l’azione violenta di poliziotti infiltrati all’interno delle mobilitazioni popolari, questa azione mira a distruggere le mobilitazioni, a dare un pretesto ai monopoli della comunicazione per criminalizzare le lotte e allo Stato per reprimere la classe operaia e il popolo.
Il PCPE chiama tutta la classe operaia e tutti i settori popolari a continuare la lotta in ogni quartiere, in ogni luogo di lavoro e studio, sulle seguenti basi:
– Organizzazione di Comitati Popolari in ogni quartiere operaio con rivendicazioni concrete a favore della classe operaia e del popolo.
– Organizzazione dei Comitati per l’Unità Operaia in ogni luogo di lavoro e settore.
– Difesa di ogni lotta contro la repressione dello stato e contro le azioni manipolatrici estranee e contrarie al movimento popolare.
– Rivendicazione del rilascio, caducando le accuse, dei detenuti a seguito della lotta e piena solidarietà popolare contro la repressione statale.
Unifichiamo le lotte, sommiamo tutte le forze in un fronte operaio e popolare opposto al potere capitalistico, al potere dell’oligarchia parassitaria.
La lotta è l’unico cammino!
Gamonal esempio di lotta!
Tutto per la classe operaia!
21 de Enero de 2014