La piccola Pisa ha subito negli ultimi quindici anni, sotto la guida di giunte a maggioranza Ds e PD nate grazie al sistema maggioritario e alle controriforme costituzionali, una spinta all’edificazione che ne ha raddoppiato l’estensione e ha complicato di molto la vita dei cittadini, perché le aree di nuova urbanizzazione sono poco collegate da mezzi pubblici, le distanze ai servizi sono aumentate con l’estromissione in periferia dell’ospedale e perché molti abitanti si sono trasferiti dal centro verso i paesini limitrofi, in cerca di una Pisa 2.
Il risultato è che una cittadina di 88mila abitanti è ingorgata dal traffico e le morti per problemi polmonari e cardiovascolari, in relazione all’inquinamento atmosferico, sono aumentate.
Tutte le speculazioni edilizie che si sono realizzate a Pisa sono state realizzate da pochi costruttori, legati al PD, attualmente falliti lasciando cantieri da completare, debiti con l’amministrazione comunale e fideiussioni fasulle per un totale complessivo stimato di trenta milioni di euro.
Il totale predominio dei costruttori è stato reso possibile dalla particolare presenza su Pisa di dodici logge massoniche che controllano tutto il consistente settore terziario della città (Università, sanità, ricerca…), dalla massiccia presenza sul territorio del comparto militare e da un Tribunale “porto delle nebbie”.
Il gruppo consiliare Un’altra città in Comune-Rifondazione comunista di Pisa, ha preparato il dossier allegato, che spiega il sistema pisano del debito pubblico (che – come diceva Marx – è credito privato scaricato sulla collettività)…
Sezione comunista Gramsci-Berlinguer di Pisa