E’ successo a Sassari che una persona si travestiva da poliziotto per fare colpo sulle ragazze e, non appagato di ciò, esibiva le foto che lo ritraevano in divisa sui social network meritandosi la denuncia da parte dei Carabinieri.
Al “39enne sassarese – [commenta il quotidiano La Nuova Sassari] – dipendente di una ditta di smaltimento dei rifiuti, è stato però notato dai carabinieri della compagnia di Sassari, che lo hanno denunciato in stato di libertà, contestandogli i reati di possesso di segni distintivi contraffatti ed usurpazione di titoli o di onori.“
Ci si chiede, allora, perché al 39enne sassarese la denuncia viene applicata mentre al senatore (nonchè ministro) Matteo Salvini non si formalizzi la stessa norma prevista dalle leggi italiane?
Istigare, con il proprio comportamento le persone a commettere atti illeciti è sanzionabile dalla legge come è giusto che sia, lo stesso dicasi per chi si sia fatto plagiare, però, si deve applicare lo stesso metro giuridico e, non due pesi due misure perché altrimenti è giusto classificarla come “casta“. E, in democrazia, le “caste” sono arbitrarie…
MOWA