È durata poche ore la speranza della ex presidente autoproclamata della Bolivia Jeanine Áñez di uscire dal carcere con il pretesto della ipertensione.
Ieri all’alba è stata trasferita dalla prigione di Obrajes, dove era detenuta, al Centro penitenziario femminile di Miraflores nella città di La Paz (video nel link https://twitter.com/Canal…/status/1373156484314447874…).
Il giudice del Decimo Tribunale per le Indagini Penali, Armando Ceballos, venerdì ha infatti revocato la scarcerazione dell’ex presidente golpista, che poche ore prima aveva ottenuto di poter lasciare il carcere per essere trasferita alla Clinica del Sud della capitale boliviana per “scompensi della pressione arteriosa”.
Secondo la sentenza del tribunale, la Áñez non andrà in nessuna clinica ma sarà assistita nel nuovo carcere da una squadra formata da personale specializzato dell’Istituto di Ricerca Forense (IDIF) e/o dal personale medico di un ospedale pubblico.
Nel frattempo un altro giudice ha allungato da 4 a 6 mesi il periodo di carcerazione preventiva della detenuta per impedirne la fuga.
Jeanine Áñez è indagata per crimini di sedizione, terrorismo e cospirazione durante il colpo di Stato che ha provocato 36 morti, 804 feriti e migliaia di perseguitati, torturati e umiliati.