di Darwin Pastorin
Ci mancava solo questo. Ma perché stupirsi? Centrosinistra e centrodestra vanno a braccetto, parlano la stessa lingua e Matteo Renzi è un altro personaggio mediatico, uscito dalla televisione e non nato dalla strada, dal confronto con la gente, dalle piazze.
Ho sentito Ernesto Carbone del Pd, in diretta televisiva, fare il saltimbanco per giustificate l’incontro tra il sindaco di Firenze e segretario di quello che un tempo era il glorioso PCI con Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia e condannato per frode fiscale in Cassazione. A Largo del Nazareno si è consumata l’ennesima, grottesca pantomima. Per fortuna, non li ho mai votati e mai li voterò. Per fortuna, esistono forze nuove. Per fortuna domenica, con Marco Rizzo, ritornerà il Partito Comunista. Per fortuna.
Renzi il rottamatore? Sì, delle ultime speranze del centrosinistra. Va troppo in tv come il “fannullone” Salvini. E da ieri ha legittimato nuovamente Berlusconi. Niente da dire signori del Pd, iscritti del Pd?
Persino Che Guevara si è ribellato! Intanto, toglietelo dalla sede del Pd. Subito! Il grande rivoluzionario ne ha viste troppe, tra magliette e poster, il suo nome sprecato invano, omaggiato persino dalla destra estrema. Ma dopo Largo del Nazareno anche il Che ha detto basta: Berlusconi e Renzi no, è davvero troppo! Basta così! Fatemi scendere da questa parete, immediatamente.
Jean-Paul Sartre disse nel 1960: “Il Che è l’essere umano più completo del suo tempo”. Cosa c’entra con i nostri politici, eternamente dimezzati?
Chiudo con l’omaggio di Julio Cortazar a Guevara:
Ho avuto un fratello
non ci siamo mai visti
ma non importava.
Ho avuto un fratello
che andava per i mondi
mentre io dormivo.
Gli ho voluto bene a modo mio,
ho preso la sua voce
libera come l’acqua.
Certe volte ho camminato
vicino alla sua ombra.
Non ci siamo mai visti
ma non importava,
mio fratello vegliava
mentre io dormivo.
Mio fratello che mi mostrava
dietro la notte
la stella da lui scelta.
Julio Cortazar
18/01/2014