Rifondazione Comunista sulle riforme costituzionali in Consiglio comunale
Il Consiglio Comunale di Vecchiano si esprime con un voto di “forte preoccupazione verso il possibile e pericoloso accentramento dei poteri”.
Venerdì 26 Febbraio l’assemblea vecchianese ha discusso ed approvato l’ordine del giorno contro il disegno di Legge sulle riforme Costituzionali, anche qui presentato dal nostro consigliere Cerri, sostenuto dal Vicesindaco Meini (anche lui di Rifondazione Comunista), ed emendato dai consiglieri sempre di Insieme per Vecchiano, Meciani (PD, Capogruppo di Insieme per Vecchiano) e Del Zoppo si è trovata convergenza su una chiara opposizione alla riforma della Costituzione proposta dal governo nazionale.
Il Consiglio ha trovato unione e compattezza, facendolo diventare documento dell’intera Assemblea, su un tema che da subito ha destato grande preoccupazione, riguardo alle conseguenze che tali riforme porterebbero in termini di limitazione alla sovranità popolare, in quanto il Senato della Repubblica non verrebbe più eletto direttamente dai cittadini. Non solo, come ampiamente descritto nell’ OdG, la riforma costituzionale, combinata a quella della Legge elettorale, porterebbe ad accentrare il potere, nelle mani del partito o della lista, che con solo il 40% dei voti conquistasse il 55% dei seggi alla Camera, andando in questo modo verso una deriva antidemocratica. Deriva che i Padri Costituenti, usciti dalla dittatura fascista, vollero contrastare prevedendo il bicameralismo perfetto come uno degli elementi fondamentali, assieme alla proporzionalità della rappresentanza, a tutela della democrazia e della libertà.
È importante inoltre che, in un momento di disgregazione sociale e di scollamento dalla politica, in seno ad un Consiglio Comunale si sia trovato da parte di tutte le forze che lo compongono, maggioranza ed opposizione, un punto d’unione, con la speranza che questa altra goccia nel mare possa creare quel necessario moto ondoso indispensabile per raggiungere con tutta la popolazione l’obbiettivo della bocciatura della riforma.
A differenza di Pisa, nota di ancor più soddisfazione, è l’impegno assegnato all’Amministrazione Comunale di portare a conoscenza con varie iniziative pubbliche di tutti i cittadini quali potrebbero essere le conseguenze di questa riforma. Un primo passo compiuto con parere unanime da tutto il Consiglio Comunale che auspichiamo porti ad un attivo e convinto sostegno delle ragioni del No al referendum confermativo.
Ora alla Giunta Lunardi, a quella che la succederà ed a un territorio intero spetta un lavoro importante quanto, si spera, incisivo per la difesa e il rilancio della nostra Costituzione Repubblicana.