di Danilo Tosarelli – Milano
Aumentano gli sbarchi di immigrati. Qualcuno già parla di invasione.
Papa Francesco non perde occasione per ricordare il dovere della solidarietà.
Il segretario generale della CEI monsignor Galantino, accusa Salvini e l’inopportuno Grillo di essere dei piazzisti.
Salvini risponde accusandolo di essere un vescovo comunista.
Il quotidiano Avvenire accusa Salvini di avvelenare i cuori.
E NOI?
NOI, popolo di una sinistra smarrita, possiamo pensare di stare alla finestra senza dire la nostra?
Non potremo apparire in televisione, come fa Salvini ormai da tempo, ma dobbiamo fare la nostra parte.
Salvini viene invitato in televisione molto frequentemente e infonde la cultura dell’immigrato come nemico.
Noi non potremo apparire in televisione, come fa Salvini, ma dovremo far circolare con ogni mezzo le nostre idee.
Dovremo essere in tanti, in ogni luogo, per contrastare con la forza delle nostre ragioni, il virus dell’intolleranza.
Quell’intolleranza che rende ciechi.
Stiamo parlando di persone in carne ed ossa e non di pacchi postali.
Quell’intolleranza, che alimenta un egoismo dilagante che sfocia poi nel cinismo.
Oggi vi propongo il mio modesto contributo.
SEMPLICI RIFLESSIONI SULL’IMMIGRAZIONE
Trovatemi una qualsiasi persona che se ne vada volentieri dal Paese dove è nato e dove ha le sue radici.
Una persona che con gioia vada altrove per cercare una soluzione ai suoi problemi.
NON CE N’E’.
E’ sempre una scelta dolorosa che trova una risposta nella necessità o inderogabilità del doversene andare.
Una guerra, una catastrofe naturale o la mancanza di prospettive.
E’ nella natura dell’uomo cercare sempre una via di scampo o un luogo che possa rappresentare la speranza.
Tutto ciò non può essere una colpa, soprattutto se c’è in ballo la sopravvivenza.
Tolte queste cause, probabilmente scomparirebbero i migranti e rimarrebbero solo i turisti.
Facile se non banale ciò che sostengo, ma il discorso si complica quando si parla delle cause e di chi ne crea le condizioni.
Chi fa nascere i conflitti e alimenta le guerre?
Chi ha interesse a far crescere le guerre tra poveri, mantenendo l’opinione pubblica nell’ignoranza?
Quanto può rendere il creare il mostro di turno, per distogliere l’attenzione della gente dai reali problemi che affliggono la sua quotidianità?
Se si parla di immigrati, non si parla di mancanza di lavoro, di un Welfare sempre meno accessibile, di una scuola pubblica che cade a pezzi.
Quanto può far comodo tutto ciò ad un governo, come quello Renzi, che continua a chiedere sacrifici per rispondere alle richieste dei poteri forti?
I mass media hanno in tutto ciò un ruolo fondamentale e proprio perché gran parte di essi sono manipolati, la realtà viene deformata.
Malcom X sosteneva che” i mezzi di informazione hanno il potere di far amare i propri oppressori e odiare i propri fratelli”.
E’ proprio così.
Sul fenomeno IMMIGRAZIONE prevalgono i luoghi comuni, i discorsi da bar, perché è più facile parlare a slogan piuttosto che approfondire.
Ragionare con cognizione di causa costa fatica ed allora è meglio seguire l’onda….
Basta poco per sollecitare la pancia degli Italiani.
La demagogia è il miglior strumento che si possa utilizzare.
Salvini ne sta diventando un gran dispensatore.
Berlusconi ha segnato un’epoca, Renzi ne ha raccolto l’eredità e Salvini sta imparando velocemente da questi maestri.
Con quel suo intercalare fra un discorso e l’altro, parolacce ed epiteti che insieme alle sue magliette tematiche, lo vorrebbero rendere più “popolare”.
Sulla questione IMMIGRAZIONE, Salvini è il miglior esponente di quella “ITALIA PRIMA AGLI ITALIANI” che rappresenta quanto di più deleterio.
E avanti con l’elenco di tutti i privilegi di cui godrebbero questi stranieri nel nostro Paese.
Le statistische lo hanno spesso smentito, ma questi dati non arrivano a tutti, mentre lui è in televisione quasi tutti i giorni.
L’effetto propagandistico che se ne ricava è sotto gli occhi di tutti.
Gli Italiani si stanno narcotizzando e l’identificazione dell’immigrato come un nemico, sta alimentando pregiudizi sempre più pericolosi.
Farei a meno di parlare di Salvini se non fosse che lui oggi si sta tirando dietro la nostrana destra fascista.
Mi riferisco a Forza Nuova, Casa Pound ed altre piccole formazioni che si riconoscono negli slogan leghisti.
Se non fosse che dietro Salvini c’è il Front National di Marine Le Pen ed altre espressioni fasciste europee.
Per tutti loro, il parlare di un futuro che sarà inevitabilmente multietnico, multirazziale, multilingue, multicolore, è una vera bestemmia.
Peccato che la loro resistenza a tale ineluttabilità sia antistorica ed oggi ci faccia perdere tempo prezioso.
Tempo necessario per costruire quei processi di integrazione che hanno bisogno di regole certe e lungimiranti.
Regole che andranno fatte rispettare, ma che non possono essere decise solo in funzione del profitto.
Gli esseri umani, a prescindere dal colore della loro pelle, pretendono di non essere considerati merce e giustamente chiedono rispetto.
Le Convenzioni Internazionali a questo dovrebbero servire, ma pare che nessuno le voglia rispettare.
Purtroppo l’Europa non brilla e il fenomeno sbarchi che non cessano in Italia, come anche in Grecia, ne sono il segnale.
E’ un problema serio ed angosciante.
Stiamo parlando di una emergenza umanitaria ed i paesi più esposti non possono essere lasciati soli.
L’Europa, culla di civiltà, dovrebbe essere un esempio per tutto il mondo.
Invece, l’Europa preferisce rimandare ogni decisione in merito alla assistenza ed alla spartizione dei profughi e sta dimostrando un cinismo esemplare.
L’Europa si sta dimostrando una matrigna cattiva ed insensibile, alla faccia di quello spirito umanitario tanto decantato….
Ecco il problema per eccellenza, che va risolto.
Ecco dove è necessario pensare ad una seria politica di accoglienza e d’integrazione.
L’Europa latita ed i razzisti trovano terreno fertile per riproporre varie forme di respingimento.
Comunque la vogliano raccontare, non vogliono stranieri a casa loro.
Dopodiché sono molto tiepidi nel raccontare quanto ci sono utili questi poveri immigrati.
Non ve lo devo dire io, quanti siano gli italiani che speculano sulla loro pelle.
Sto parlando di chi specula con i centri di accoglienza, ma anche di chi specula favorendo il lavoro nero.
Quante volte avrete sentito dire che gli immigrati rubano il lavoro agli italiani?
E’ un refrain di grande successo, ma nasconde responsabilità precise e gravi.
Il datore di lavoro preferisce far lavorare lo straniero, perché gli costa meno.
Sai quanto gliene può fregare del privilegiare il “lavoro agli italiani”?
Guarda le sue tasche e basta.
Peccato che poi siano gli stranieri a rubare il lavoro…
Una sana ed onesta politica del lavoro potrebbe risolvere questo contenzioso in tempi rapidi.
Garantendo un maggior controllo ed imponendo al datore di lavoro assunzioni regolari a prescindere.
Meno tasse sul lavoro, più assunzioni a contratto.
Stesso lavoro, stesso trattamento retributivo, a prescindere dal colore della tua pelle.
Una ricetta di buon senso, ma che i padroni non amano, perché questo conflitto tra lavoratori fa comodo.
Perché Salvini non spiega chi crea le condizioni di questa concorrenza sleale?
Perché continuare ad accusare lo straniero che ha la sola colpa di voler lavorare?
I comunisti hanno sempre ritenuto che tutto ciò sia una espressione del “conflitto di classe” ed è semplice comprenderne le ragioni.
Salvini e chi come lui, è in grado di dare un’altra spiegazione altrettanto plausibile?
Voglio proseguire con dati e ragionamenti
Gli stranieri con il loro lavoro contribuiscono al PIL italiano per l’11% e ci costano il 3% dell’intera spesa sociale.
Questo dato merita tutta la nostra attenzione e smentisce molte bugie.
Nel nostro Paese, nel 2050 la presenza di questi extracomunitari sarà triplicata.
Salvini venderebbe tale dato come una tragedia da evitare con ogni mezzo…
Posso invece affermare che tutto ciò è da considerarsi una fortuna?
Le donne italiane continuano a fare 1,2 figli ciascuna e questa percentuale farà diminuire nel tempo il numero degli Italiani doc.
Se a ciò aggiungiamo il nostro accentuato processo di invecchiamento, chi farà andare avanti questa nostra Italia?
Senza l’apporto “dei nuovi italiani”, verrebbero pregiudicate le capacità produttive del Paese.
Ma sono anche molti altri i dati, che si potrebbero fornire a quegli Italiani che non si sforzano di voler conoscere e capire.
Quegli Italiani che danno ragione a Salvini, privilegiando i loro egoismi.
Mi spiace dover ammettere che l’italiano medio è un grande opportunista, con poca memoria storica.
Appaiono lontani gli anni, durante i quali i nostri meridionali se ne andavano negli USA, in Belgio, in Germania, in Svizzera.
Andavano a cercare fortuna all’estero, quando in Italia c’era la fame e tanta miseria.
Non è vero che vi era certezza di un lavoro, come non è vero che tutti i nostri connazionali fossero persone oneste.
Rivendicavamo le nostre migrazioni come un diritto e si sono spesi quintali di inchiostro per raccontare le tante difficoltà e sofferenze.
Perché oggi dovrebbe essere diverso?
E non mi si parli di numeri, perché nel nostro Paese gli stranieri sono l’8% della popolazione e cioè 5,5 milioni con 300mila irregolari.
Cosa dovrebbe dire la Gran Bretagna dove gli arrivi annui sono di circa 560mila persone?
L’Italia viene dopo altri paesi come la Spagna e la Germania che vanta 7,4 milioni di stranieri residenti.
Lasciatemi concludere, invitando tutti a non farsi trarre in inganno.
Un conto è il problema sbarchi, altro è la permanenza di queste persone sul nostro territorio.
Lo sforzo del soccorso iniziale, che non è semplice ed è anche molto oneroso, non va confuso con le problematiche della permanenza sul territorio.
Questa confusione, che è assai comune, favorisce l’allarme sociale e alimenta insicurezza.
E’ bene sapere che non tutti quelli che sbarcano sulle nostre coste hanno intenzione di fermarsi in Italia.
Oserei dire che sono molto pochi.
E’ risaputo, ma gli allarmisti nostrani preferiscono negare l’evidenza.
Il nostro Paese rimane una meta di passaggio obbligatorio per poi andare verso altri nazioni europee.
Questa consapevolezza ci consente di vedere il problema da una angolatura diversa.
Il dramma umanitario rimane ed a ciò bisogna far fronte con urgenza.
Accennavo prima alle gravi responsabilità dell’Europa.
Ma va contrastata con forza la strumentalità di certa politica.
Nessuno ha il diritto di preludere futuri catastrofici, quando la realtà è altra.
Mia cara sinistra… se ci sei batti un colpo.