CURZIO MALTESE SU IL VENERDI DI REPUBBLICA DEL 6 GIUGNO 2019
L’ITALIA DEL FISCO, DOVE I RICCHI SONO I PENSIONATI ED I LAVORATORI DIPENDENTI
Di seguito il testo ed il commento a cura del Centro Studi della Associazione ARTICOLO 53 – S. SCOCA – M. RUINI
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“Lo sciopero fiscale degli evasori fu la minaccia preferita dall’opposizione di destra contro i governi Prodi. Basta scorrere le testate giornalistiche del tempo e rileggere i proclami dell’allora leader della opposizione.
Se oggi esistesse una Opposizione vera, per prima cosa dovrebbe agitare la minaccia opposta.. Ovvero una lotta senza quartiere agli evasori/scioperanti del fisco, che sono milioni e nella stragrande maggioranza votano a destra!
La pubblicazione annuale dei redditi fornisce un quadro desolante di crescente illegalità di massa e dipinge l’Italia come una nazione di morti di fame.
Un italiano su tre non raggiunge la soglia tassabile dei 10mila euro di reddito annuo, uno su due non arriva ai 15mila euro!
Ma grazie a quali categorie lo Stato riesce a sopravvivere?
- Per fortuna esistono i pensionati, che se la spassano alla grande con 16.100 euro di reddito medio.
- Poi ci sono gli operai, gli insegnanti, gli impiegati statali e altre “nicchie di benessere” che sfondano il muro dei 21mila euro.
- Esiste poi una piccolissima truppa di nababbi che denuncia 150 mila euro lordi l’anno!
Il 78% degli introiti fiscali, con i quali si fanno funzionare scuole, ospedali e si finanziano le opere pubbliche proviene dai lavoratori dipendenti e pensionati.
Questi detengono però solo il 30% della ricchezza nazionale !!.
Infatti, mentre operai e pensionati “navigano”, appunto, “nell’oro”, ci sono milioni di professionisti, imprenditori e lavoratori autonomi che detenendo il 70% della ricchezza nazionale pagano il 22% degli introiti fiscali, ma a vedere le loro dichiarazioni dei redditi, stanno tirando la cinghia nelle file delle mense della Caritas!
Albergatori che racimolano in media 6/7mila euro al mese, meccanici e idraulici ridotti a vivere con meno di 400 euro al mese.
Se la cavano meglio i poveri tassisti, che superano a malapena i 1.000 euro al mese, i gioiellieri che sfiorano i 2.000.
Immobiliaristi e petrolieri, con 4.000 euro lordi al mese, possono invece aspirare a un tenore di vita modesto.
Gli avvocati, poveracci, hanno un reddito forfetario tassabile di 4000 euro al mese fermo al 2002.
Come si vede, in Italia sono soprattutto i ricchi a piangere!
Commento di Articolo 53 inviato a Curzio Maltese
Questa situazione è figlia dell’attuale sistema di accertamento, incostituzionale, della capacità contributiva di ognuno il quale assegna:
- a chi svolge una attività di lavoro indipendente, redditi forfettari calcolati, al di sotto di quelli che si presume veri, (del 60% (congruo) e del 30% (congruo e coerente).
- a chi esercita una attività da lavoro dipendente o pensionato accerta il reddito dalla busta paga o dal libretto di pensione e quindi al 100%.
Questo sistema produce: 190 miliardi di euro di evasione fiscale tra Irpef ed IVA ed altri 60 miliardi di evasione contributiva, in totale violazione dell’articolo 3 della Costituzione sul principio di eguaglianza e dell’articolo 53 sul principio di capacità contributiva e di progressività del sistema tributario nel suo complesso!
Per eliminare questa situazione occorre, per accertare la capacità contributiva effettiva e dare progressività al sistema tributario nel suo complesso, applicare il sistema di cui all’articolo 53 della Costituzione definito dal Vanoni nel 1951 “analitico / deduttivo / sistematico”. (somma di tutti i redditi, deduzione di tutte le spese primarie e sociali ed abolire i redditi forfetari).
“Quando compriamo diminuisce la nostra capacità contributiva ma si forma ed aumenta quella di chi vende e niente da tassare è perduto!“
Così è reso chiaro che le spese di tutti formano i redditi di tutti i contribuenti.
PUBBLICATO SU FB IL 3 MARZO 2018 Cari amici e amiche, E quelle cifre sono relative a quanto hanno ‘scovato’ i funzionari erariali… Le risorse il Paese ce l’ha, ma purtroppo ha anche una classe dirigente, non solo politica, arrogante, che se ne frega altamente del proprio Popolo, considerato soltanto come sudditi da spolpare fino all’osso!!! |