di Santina Sconza
Condannato all’ergastolo il boss Gaetano Scotto per l’omicidio del poliziotto Agostino e della moglie Castelluccio.
Augusta Schiera e Vincenzo Agostino finalmente hanno avuto giustizia.
Sì, dopo 35 anni, i genitori di Antonino Agostino, il poliziotto ucciso da Cosa Nostra insieme alla moglie Ida Castelluccio, oggi non più in vita, hanno avuto giustizia.
È stato condannato all’ergastolo il boss dell’Acquasanta Gaetano Scotto per il duplice omicidio.
Ho conosciuto Vincenzo e Augusta, quando ero redattrice di ‘Isola Possibile’ sono andata a casa loro, abbiamo parlato per ore del figlio ucciso e della nuora e del nipotino che doveva nascere.
Mi colpirono gli occhi di Vincenzo azzurri e tempestosi come il mare che non si rassegnavano e la potenza di uno sguardo che voleva giustizia.
Li ricordo nelle varie manifestazioni sempre insieme, uniti nel dolore e nel volere giustizia, ogni anno sempre più anziani, lui con la sua barba lunga sempre più bianca aveva promesso sulle tombe del figlio e della nuora che non avrebbe tagliato barba e capelli fino a quando non avrebbe ottenuto verità e giustizia.
Nessuno dei due ha potuto vivere questo momento, si sono spenti tutti e due, Augusta nel 2019 e chiese di scrivere sulla sua tomba “Qui giace Augusta Schiera, mamma del poliziotto Antonino Agostino, in attesa di verità anche dopo la morte” e Vincenzo il 21 aprile 2024 con la sua barba e i capelli lunghi.
Ci sono voluti 35 anni per avere giustizia, la caparbietà di due genitori e dell’avvocato Fabio Repici.
In questi 4 anni di processo si sono seduti in tanti sul banco degli imputati. Ex agenti dei servizi segreti come Bruno Contrada, commissari di polizia, ex colleghi di Nino Agostino come Guido Paolilli, collaboratori di giustizia e tanti altri.
Ieri i familiari Agostino si sono abbracciati fra loro; il loro legale, l’avvocato Fabio Repici con Don Luigi Ciotti che è stato sempre accanto alla famiglia Agostino.
Resta un nodo in gola perché avremmo voluto ieri in tribunale Vincenzo ed Augusta, i due genitori che hanno girato tutta l’Italia per raccontare la storia di un poliziotto coraggioso che faceva il proprio dovere e della nuora che doveva diventare mamma.
Troppi anni sono passati, esattamente 35, per avere giustizia.
E alle due di notte mentre scrivo penso a quanti anni dovranno passare per avere giustizia Attilio Manca.
Il padre si è gia spento, la mamma Angela Manca aspetta, aspetta, aspetta che Attilio abbia giustizia e che non è morto di overdose ma è stato ucciso perché aveva riconosciuto in quel vecchio che aveva operato Bernardo Provenzano.
* Coordinatrice Commissione Mafia e Antimafia dell’Osservatorio
08 ottobre 2024