Foto: Il Presidente Morales ha detto che continuerà la lotta assieme al popolo della Bolivia. Photo: Prensa Latina
TELESUR
Il presidente della Bolivia ha assicurato che hanno perduto solo una piccola battaglia, ma non la guerra. La lotta continua.
Il presidente della Bolivia, Evo Morales, ha assicurato, mercoledì 24, che l’Agenda Patriottica continuerà nel suo paese per lottare contro la povertà, per la gioventù e per le future generazioni.
Inoltre ha segnalato che fino a che esisterà il capitalismo continueranno assieme al popolo boliviano la battaglia con più forza, omaggio, esperienza e unità.
Il presidente si è mostrato compiaciuto con i risultati della consultazione, che hanno dimostrato che la sua gestione conta su un appoggio del 50% del voto, nonostante la campagna mediatica contro di lui.
Ha ringraziato per l’appoggio dei movimenti sociali nella giornata elettorale di domenica e per il sostegno offerto di fronte a tanta guerra, alle calunnie, ai finanziamenti interni ed esterni, alla discriminazione e al razzismo.
Morales ha insistito che il No nel referendum costituzionale non fa terminare la vita di Evo ed ha aggiunto che se aver accettato la proposta dei movimenti sociali per la sua rielezione per il periodo 2020 -2025, “può essere stato un errore, io sono disciplinato socialmente perché vengo da questo settore”.
“Io non cerco l’incarico, è l’incarico che cerca me”, ha chiarito.
Morales ha assicurato che “abbiamo perso una battaglia ma non la guerra. Rispetto i risultati che sono parte della democrazia”.
Ha però commentato che se l’opzione del Si avesse vinto, l’opposizione avrebbe dichiarato che c’era la frode.
Poi ha annunciato che la riunione con i movimenti sociali per valutare i risultati del referendum costituzionale non è stata il momento per parlare del suo successore per le prossime elezioni del presidente.
Morales ha segnalato che è giunta l’ora di regolare le informazioni dei mezzi di comunicazione che “svolgono il ruolo di un partito politico e che emettono comunicati che non sono verità”. (Traduzione GM – Granma Int.)
25 febbraio 2016