Bolton: “Dall’esterno, nessuno può dire che quest’azione di hackeraggio nei computer del DNC e del RNC non possa essere stata una false flag operation”
L’ex ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, John Bolton, è in corsa per divenire il numero 2 al Dipartimento di Stato sotto la presidenza Trump. In un’intervista a Fox News (sotto il video) ha definito il tentativo di far passare come russa l’azione di hackeraggio contro i due principali partiti nord-americani una possibile operazione “false flag” dell’Amministrazione Obama.
“Vedendolo dall’esterno, nessuno può dire che quest’azione di hackeraggio nei computer del DNC e del RNC non sia stata una false flag operation”, ha dichiarato Bolton.
“False flag”, precisa l’Huffington Post Us che riporta le parole di Bolton, è un termine con il quale si descrivono quelle operazioni sotto copertura portate avanti dal governo o enti vicini per applicare la propria agenda politica.
Sulle accuse rivolte alla Russia, da ultimo con l”inchiesta” del Washington Post di cui vi abbiamo dato già un ampio commento, Bolton dichiara: “Un servizio di intelligence sofisticato non lascerebbe mai nessuna impronta digitale”, ha dichiarato. “Quindi la domanda che ci dobbiamo porre è questa: Perché i russi utilizzano il loro servizio di intelligence intelligente contro il server di Hillary, ma il loro servizio di intelligence scemo per l’elezione?”, ha chiesto Bolton ricordando la frase “server fatto in casa” utilizzato dal direttore dell’FBI James Comey durante le indagini sulle e-mail personale di Hillary Clinton trapelate.
L’ex ambasciatore delle Nazioni Unite ha anche affermato di ritenere che “l’intelligence sia stata molto politicizzata nell’amministrazione Obama” e sottolineato la necessità di aprire un’indagine per determinare “chi altro avrebbe potuto influenzare le elezioni”.
“C’è qualcuno che seriamente pensa che la Russia possa in qualche modo influenzare la scelta del popolo americano?”, chiese Putin nel mese di ottobre. “E vogliamo davvero credere che l’America sia una sorta di repubblica delle banane?”, concluse.