Gennaro Sangiuliano è indagato dalla procura di Roma per peculato e rivelazione e diffusione di segreto d’ufficio in relazione alla vicenda che vede coinvolti l’ex ministro della Cultura e Maria Rosaria Boccia.
L’iscrizione sul registro degli indagati nasce dalla denuncia presentata dal portavoce dei Verdi, Angelo Bonelli, la scorsa settimana al posto di polizia della Camera dei deputati. Il fascicolo adesso verra’ trasmesso al tribunale dei ministri, considerando la carica ricoperta fino a pochi giorni fa da Sangiuliano. Sempre nella giornata di ieri anche la procura regionale della Corte dei Conti del Lazio ha acceso un faro sulla vicenda. I magistrati, coordinati dal procuratore regionale Paolo Luigi Rebecchi, dovranno verificare eventuali profili di danno erariale.
Come da protocollo il fascicolo adesso verrà trasmesso ad un apposito collegio denominato Tribunale dei ministri, considerando la carica ricoperta fino a pochi giorni fa dall’indagato. Si tratta di una sezione specializzata del Tribunale ordinario. Ministri ed ex ministri vengono comunque sottoposti alla giurisdizione ordinaria, previa autorizzazione del Senato o della Camera.
La sezione specializzata del tribunale ordinario competente per i reati ministeriali avrà 90 giorni per compiere l’attività: ha poteri requirenti e quindi può svolgere indagini (ascoltare le persone coinvolte) e affidare anche deleghe agli investigatori per effettuare una serie di accertamenti. All’esito dell’attività svolta il Collegio può disporre l’archiviazione del procedimento con decreto non impugnabile oppure la trasmissione degli atti con una relazione motivata al Procuratore della Repubblica, affinché chieda l’autorizzazione a procedere.
10 Settembre 2024