Tratto da OttolinaTV
CONTRO IL FEMMINISMO LIBERALE
Cosa è e perchè abbiamo bisogno di un Femminismo per il 99%
Argentina
Marzo 2015
Contro il dilagare di femminicidi e la violenze sulle donne, nasce il movimento Ni una di meno, ispirato dai versi della poetessa messicana Susana Chávez, vittima essa stessa di femminicidio: “Né una donna in meno, né una morta in più”
Da lì in avanti l’onda femminista travolgerà rapidamente l’intera America latina, per poi lambire il Vecchio continente, fino addirittura alla Polonia, dove nel 2016, grazie ad oceaniche proteste di piazza, viene bloccata una proposta di legge per vietare le interruzioni di gravidanza anche in caso di gravi malformazioni del feto.
E sempre nel 2016, Non una di meno sbarca anche In Italia
dove però non si limita a fare proprie le battaglie del collettivo argentino
ma le integra con nuovi strumenti interpretativi, a partire dal concetto di intersezionalità
Era stato introdotto per la prima volta nell’ormai lontano 1989 dalla giurista statunitense Kimberlé Crenshaw per descrivere “i diversi modi in cui la razza e il genere interagiscono per determinare le molteplici esperienze delle donne nere sul terreno del lavoro”
Riadattato, viene esteso a sostanzialmente tutte le contraddizioni che attraversano le nostre società: di razza, di genere, ma anche di classe, di religione, e addirittura anagrafiche. l’idea è appunto che scopo dell’analisi non sia più stabilire una gerarchia tra questi piani diversi, ma indagarne le interazioni, mettendo tutto sullo stesso piano e riconoscendone ad ognuna pari dignità
L’anno dopo, il 2017, negli USA è l’anno del Me Too, movimento che denuncia molestie e abusi sessuali, e che prende nome dall’hashtag diventato virale dopo le accuse da parte di alcune attrici di Hollywood contro il produttore cinematografico Harvey Weinstein
Sempre nel 2017, secondo la Merriam-Webster, lo Zingarelli statunitense, femminismo è la parola dell’anno. Il termine, infatti, ha visto esplodere l’interesse da parte del pubblico (+70% rispetto al 2016) ed è stato il più cercato nel web in concomitanza con fatti di cronaca e notizie giornalistiche.
La parola “femminismo” è diventata trend topic associato a serie e film, come “The Handmaid’s tale”, che raffigura un Nordamerica distopico dove l’infertilità è capillare e le donne fertili divengono incubatrici per ricche coppie sterili, o “Wonder Woman”, il primo film su un supereroe diretto da una donna e con una visione del mondo scevra da pregiudizi sui ruoli di genere
Insomma: un fenomeno politico, sociale e culturale di dimensioni gigantesche, che chi vuole capire cosa gli succede attorno non può esimersi da studiare e indagare a fondo
Io sono letizia lindi, di mestiere insegno storia e filosofia nelle scuole superiori, e questo è il nuovo episodio di Ottosofia, il format di divulgazione storica e filosofica di OttolinaTV in collaborazione con Gazzetta Filosofica
E oggi parliamo dei limiti e delle contraddizioni del femminismo liberale, e dell’urgenza, al contrario, di un femminismo per il 99%
Nel frattempo, se anche tu sei convinto che per contrastare lo strapotere mediatico delle oligarchie e dell’1% servirebbe come il pane un vero e proprio media che dia voce al 99, aiutaci a costruirlo
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