di: Luciano Scateni
Chi lo farà per primo? Chi sfiderà Salvini a “far marcire in carcere”, come augura a Battisti, i terroristi neri che hanno sulla loro sporca coscienza centinaia di vittime innocenti e l’hanno fatta franca perché lo Stato, con complicità multiple non ha li ha individuati, processati e condannati? Per loro, ammesso faccia il suo dovere di ministro dell’Interno, gli uscirà ancora di bocca l’espressione da Accademia della Crusca “è finita la pacchia” rivolta a padri, madri, bambini di profughi e al terrorista Battisti? Userà la giubba della polizia per vantare il repulisti degli stragisti dell’estrema destra? 1969, otto bombe esplodono su altrettanti treni in Italia. 12 feriti. Sono parte di un unico piano eversivo che porta alla Strage di Piazza Fontana. A Milano una bomba nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura uccide 17 persone e ne ferisce ottantotto. La strage è ancora impunita. Strage di Gioia Tauro, 1970. Con il tritolo salta un tratto di binario a poche centinaia di metri dalla stazione di Gioia Tauro, deraglia il Treno del Sole. Sei morti, 139 feriti. Strage di Peteano, 1972. Con una telefonata anonima una pattuglia di carabinieri è chiamata a controllare un’auto sospetta. E’ imbottita di esplosivo T4, in dotazione alla Nato. Il veicolo esplode, tre agenti morti, altri feriti. 1974, Strage di Piazza della Loggia: esplode una bomba nascosta in un cestino portarifiuti, durante una manifestazione sindacale. Otto morti, 103 feriti. Si ipotizza il coinvolgimento deii servizi segreti, di apparati deviati dello Stato, della manovalanza neofascista. Dopo decenni di processi e indagini tutti assolti “per non aver commesso il fatto”. Strage impunita. 1974 Strage dell’Italicus. Esplode una bomba ad alto potenziale. 12 morti e 48 feriti. Ordine nero: «Abbiamo voluto dimostrare alla nazione che siamo in grado di mettere le bombe dove vogliamo, in qualsiasi ora, in qualsiasi luogo, dove e come ci pare.» Il processo si conclude con l’assoluzione degli imputati Mario Tuti e Luciano Franci. Strage alla stazione di Bologna del 1980. Esplode una bomba nella sala d’aspetto di seconda classe della stazione. 85 morti e 200 feriti. Condannati, gli esecutori materiali, Giuseppe Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini e per depistaggio delle indagini, i massoni Licio Gelli, Francesco Pazienza e i due ufficiali del servizio segreto militare, il generale Pietro Musumeci ed il colonnello dei carabinieri Giuseppe Belmonte, iscritti alla loggia massonica P2. E i mandanti? 1984, Strage del Rapido 904. Una bomba esplode sul treno 904 Napoli-Milano. Causa la morte di 15 persone ed il ferimento di 267. Matrice terroristico-mafiosa dell’attentato. Per queste sigle eversive per chi “è finita la pacchia?”: Ordine Nuovo, Avanguardia Nazionale, Ordine Nero, Nuclei Armati Rivoluzionari, Fronte Nazionale Rivoluzionario, Movimento di Azione Rivoluzionaria, Squadre d’azione Mussolini, Movimento Rivoluzionario Popolare, Terza Posizione, Costruiamo l’azione, Rosa dei Venti. Sono scorie del passato, ma confluite nel nostro tempo malato in formazioni eredi con identici valori. Quanti neofascisti delle formazioni che proliferano nel nostro Paese e in Europa sono stati processati, condannati e sono stati assicurati alla giustizia? E un’occhiata alla stagione delle stragi sollecita le intenzioni punitive di Salvini, gli dicono qualcosa i nomi di Pasquale Belsito, terrorista nero del Nar, pluriassassino (ha ucciso quattro agenti di polizia)? Negata l’estradizione, di Delfo Zorzi, Ordine Nuovo, divenuto cittadino giapponese, perciò non estradato di Vittorio Spadavecchia, Nar: vive tranquillamente in Gran Bretagna e Londra nega l’estradizione. E gli autori delle stragi senza nome’ La grinta giustizialista del ministro dell’Interno è una vera garanzia. Sarà a Ciampino, ad “accoglierli”, com’è avvenuto per Battisti? Ci sarà anche Bonafede, il grullino ministro della giustizia per non lasciare il palcoscenico alla Lega, Il Tg2 del super leghista Sangiuliano, dedicherà all’evento minuti ed enfasi, pari all’orgia osannante per il “suo” ministro?
La legge disattesa.
La n. 645/1952 (legge Scelba) sanziona chiunque promuova od organizzi sotto qualsiasi forma, la costituzione di un’associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure chiunque pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche.
In tre righe
Mister Manley, amministratore delegato della FCA (Fiat Crysler): “A seguito dell’ecotassa del governo sulle auto di lusso ho rivisto il piano finanziamenti di 5 miliardi per l’Italia e il piano per l’occupazione.
15 Gennaio 2019