Grazie alla sconfitta del fascismo 73 anni fa, in Italia abbiamo oggi democrazia, libertà e tolleranza, anche verso quelli che democratici non sono, come CasaPound che definisce il fascismo un’esperienza positiva a cui rifarsi, che è un modo elegante per dirsi neofascisti.
Il Comitato antifascista di Sesto San Giovanni, città Medaglia d’oro al Valor militare della Resistenza, chiede al sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano, al Questore di Milano Marcello Cardona e al Prefetto di Milano Renato Saccone di non concedere il 18 gennaio 2019 la sala comunale di SpazioArte a CasaPound, forza che si richiama in maniera esplicita al fascismo cioè ad una feroce dittatura che ha praticato in modo sistematico la violenza contro gli avversari politici, emanato le leggi razziali contro gli ebrei italiani, partecipato attivamente alla seconda guerra mondiale e alla deportazione di migliaia di persone nei lager nazisti, come i 570 cittadini e lavoratori deportati nel 1944 dal complesso di fabbriche di Sesto San Giovanni-Bicocca, 233 dei quali non hanno fatto più ritorno a casa.
340 sono stati i morti sestesi tra deportati e partigiani durante la Resistenza.
Concedere agibilità ai neofascisti è un atto politico non amministrativo, significa usare della libertà e tolleranza che la democrazia riconosce a tutti per dare spazio a persone e organizzazioni che lottano contro la libertà e la tolleranza, cioè contro la democrazia.
“I soggetti politici devono rispettare le regole come tutti i cittadini, altrimenti devono essere indagati e arrestati”. Così hanno dichiarato le questure di Torino e Bari, che hanno perquisito e chiuso le sedi di Casa Pound dopo aver sequestrato mazze, manganelli, coltelli, cinture di pantaloni, taser, bombolette con spray urticante, bandiere con fasci littori, busti di Mussolini, rilevatori di microspie e molto altro.
Dal 2011 ad oggi sono state più di 500 le persone denunciate e arrestate: ciò che viene contestato a CasaPound sono i reati di «riorganizzazione del disciolto partito fascista» e «manifestazione fascista».
CasaPound è un movimento con un forte contenuto ideologico, corredato da un’organizzazione mirata della violenza. Non si tratta di un’unica faccia del movimento, ma a quella apparentemente pacifica si affianca quella sotterranea e violenta fatta di azioni di guerriglia contro il “diverso”, in una sorta di testimone che sembra passare dalla vecchia generazione dell’eversione nera degli anni ‘70 ai giovani militanti di CasaPound.
Tutte e tutti coloro che credono nella democrazia come il bene supremo devono dimostrare in momenti come questi la forza della democrazia, manifestando contro coloro che vorrebbero cancellarla e farci tornare indietro verso un passato atroce.
Firma anche tu per la democrazia, firma contro CasaPound a Sesto San Giovanni.
Vi aspettiamo tutte e tutti in piazza a Sesto il 18 gennaio per una grande e pacifica manifestazione di democrazia e libertà!
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