Tratto da OttolinaTV
*Ottosofia*
FONDAMENTALISMO DEMOCRATICO come la propaganda ha capovolto il concetto di Democrazia
“Sostenere Israele e Ucraina è vitale per l’America. Dobbiamo tornare ad essere l’arsenale della democrazia”
così ha detto zio Joe Biden nel suo discorso alla nazione il 20 ottobre scorso
Un discorso che mette in evidenza l’idea di democrazia che ha l’élite statunitense: un brand made in USA, con tanto di copyright regolarmente registrato, e da brandire come un’arma a proprio piacimento.
Mentre tutti i paesi o le entità che non possiedono il suddetto marchio di provenienza sono considerati “Stati canaglia”, incarnazioni del Male da estirpare.
Questo è il succo di quel ‘fondamentalismo democratico’ – per citare Luciano Canfora – che ritiene il sistema politico-economico e il modo di vivere occidentale come l’unico ammissibile.
Quello di democrazia, insieme a quello di libertà, è probabilmente il concetto in assoluto più abusato nel discorso politico occidentale.
Basta aggiungerne un pizzico un po’ a caso, e tutto diventa magicamente più bello : governo democratico, partito democratico, forze democratiche, metodi democratici; sentimenti democratici, spirito democratico, e chi più ne ha più ne metta.
Ed è proprio a causa di questo abuso retorico che occorre compiere un’opera titanica di messa in questione, di problematizzazione e di decostruzione, del concetto stesso.
Che è proprio quello che fa Emiliano Alessandroni nel suo Dittature democratiche e democrazie dittatoriali: Problemi storici e filosofici
un’opera ambiziosa che non si ponte tanto l’obiettivo appunto “di raccontare la democrazia, quanto quello di problematizzarla”, e cioè, “di liberare la sua narrazione e il suo concetto dalle semplificazioni tutt’oggi in voga”
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