La politica imperialista non guarda in faccia a nessuno tanto meno ad un potenziale concorrente internazionale come la Francia.
La Francia si sta accorgendo cosa vuol dire fare i “patti con il diavolo” e cerca di correre ai ripari ma, forse, un po’ tardivamente per l’economia del paese che è troppo invischiata in uno scenario fatto di accordi sottobanco nello scacchiere Est-europeo o Nord-africano. Accordi, infatti, che gli impediranno di essere in condizione di dettare l’agenda dei lavori futuri per i propri concittadini…
Il sistema finanziario capitalistico è un cappio al collo che si stringe nel momento che deve salvare chi tiene la cima della corda… E non sono, certamente, i lavoratori!
MOWA
l ministro delle Finanze Michel Sapin ha affermato oggi che Francia è disposta ad agire fermamente per proteggere la stabilità del suo sistema finanziario, davanti all’intenzione degli Stati Uniti di imporre una multa enorme al BNP Paribas.
Washington minaccia il primo gruppo bancario francese con una multa di 10 mila milioni di dollari, oltre ad una sospensione temporanea delle sue operazioni in territorio nordamericano, per supposta violazione del bloqueo imposto contro vari paesi, tra questi Cuba, Sudan ed Iran.
“Se le autorità nordamericane non trattano BNP Paribas in maniera equa, Francia reagirà fermamente per proteggere i suoi interessi fondamentali”, ha detto Sapin in un’intervista pubblicata questa sera.
Il ministro delle Finanze ha precisato che le cause per le quali pretendono punire la banca non sono applicabili per le leggi francesi, né quelle europee, perché vorrebbero applicare la legislazione nordamericana.
Questo martedì il cancelliere Laurent Fabius ha qualificato come ingiusta, unilaterale ed irrazionale la multa contro il BNP Paribas.
L’importo esatto dalle autorità nordamericane non è ragionevole ed espone un problema molto grave, ha detto Fabius alla catena France 2.
Ha aggiunto che questa multa potrebbe avere un effetto devastante per l’economia francese, se l’importo indicato si conferma.
Questo è un esempio di una decisione ingiusta ed unilaterale, ha detto il cancelliere ed ha ricordato che Washington invierebbe un segnale contraddittorio con una pena tanto dura all’entità finanziaria, in momenti in cui Stati Uniti e l’Unione Europea analizzano un futuro accordo commerciale transatlantico.
Ministri ed ex funzionari hanno espresso il loro rifiuto per la multa contro la banca francese.
Gli Stati Uniti non possono agire in forma unilaterale. Non possono trattare i loro alleati in questo modo e subordinarli ai loro interessi geo-strategici, ha dichiarato il ministro Jean-Marie Le Guen, addetto alle relazioni del governo col parlamento.
Mentre, l’ex titolare del Commercio Estero Pierre Lellouche ha considerato come particolarmente provocante la multa contro il BNP Paribas ed ha fatto un appello al governo affinché reagisse.
Tentando di imporre le loro leggi extraterritoriali alle società straniere, gli Stati Uniti calpestano il diritto internazionale, ha denunciato Lellouche.
3 Giu 2014
da Prensa Latina
traduzione di Ida Garberi