A Bruxelles si riuniscono i 7 Grandi. Assente per la prima volta la Russia, si discute di Libia, Ucraina e del futuro della UE
di Giulio Figlia
Si apre a Bruxelles la riunione del G7, la prima da vent’anni che non vede invitata la Russia. All’ordine del giorno la questione ucraina, quella libica e le strategie per il futuro dell’Europa.
La Libia potrebbe essere il palcoscenico del nuovo asse tra Renzi e Obama, l’amministrazione americana vede di buon occhio la volontà italiana di avere un ruolo più importante nello scenario internazionale, è probabile che gli USA chiedano all’Italia di partecipare attivamente all’addestramento delle forza di sicurezza libiche mentre l’Italia farà pressioni per internazionalizzare la questione dei migranti nel Mediterraneo, non solo in sede europea.
Il governo Renzi avrebbe anche ricevuto l’apprezzamento del governo americano non solo limitatamente alle vicende mediterranee, l’ottimo risultato alle elezioni europee avrebbe spinto Obama a puntare sull’ex-sindaco di Firenze come l’uomo su cui fare leva per alleggerire le politiche rigoriste imposte all’Europa da Angela Merkel. Proprio il futuro dell’Unione Europea sarà il tema sul quale si concentreranno, in una serie di incontri multilaterali, i partecipanti europei al G7. Già oggi, in mattinata, è previsto un vertice tra Merkel, Renzi e Cameron, tema del vertice sarà un dossier presentato da alcuni Paesi membri dell’Unione per cambiare l’inerzia europea, meno burocratica, più vitale e votata alla crescita e all’innovazione. Questi saranno i temi attorno al quale ruoteranno anche le discussioni sulle nomine da effettuare. Stante il mandato esplorativo di cui è stato investito Van Rompuy, si parla con insistenza di una mediazione italiana per la scelta, innanzitutto, del futuro presidente della Commissione. Gli ultimi rumors danno per favorita Christine Lagarde, alla luce del veto di alcuni Paesi, tra cui la Gran Bretagna, su Juncker, candidato del partito di maggioranza relativa.
Per quanto riguarda l’Ucraina, il G7 è pronto ad inasprire le sanzioni contro la Russia mentre la UE ha dichiarato che per luglio sarà convocata una conferenza dei donatori per inviare aiuti economici a Kiev. Alla vigilia delle celebrazioni per il settantesimo anniversario dello sbarco in Normandia, Putin ha assicurato che «domani non eviterò nessuno e parlerò con tutti», volendo aprire un dialogo e negando la volontà russa di annettere o destabilizzare il sudest ucraino. Non è escluso, infine, un incontro tra Putin e il presidente ucraino Poroshenko. Quest’ultimo ha già incontrato a Varsavia Barack Obama ottenendo garanzie dell’impegno americano per garantire la sovranità ucraina e aiuti economici, «non accetteremo l’occupazione della Crimea da parte della Russia e le sue violazioni della sovranità ucraina» ha dichiarato il presidente americano.
5 giu , 2014