Mauro Riccioni, il sindaco del Partito Comunista, si è decurtato anche i rimborsi. Così anche per vice e consiglieri. A Natale aveva fatto parlare di sé per i tagli alle luminarie pubbliche. Mentre la sua città vanta un primato: è l’unica amministrazione che ha votato una risoluzione pro governo siriano di Assad.
Questa volta il Sindaco ha deciso di dire no all’indennità, ai rimborsi spese e al cellulare di servizio, per devolvere tutto in beneficenza. Ha convinto anche l’intero consiglio comunale a seguire il suo esempio recuperando diverse migliaia di euro da investire per i più bisognosi.
“Abbiamo deciso di pagare l’assistenza domiciliare a tutti gli anziani –dice Mauro Riccioni– che non graveranno sulle tasche dei loro familiari in un periodo di crisi economica. E non solo: da marzo i bambini delle scuole materne ed elementari non dovranno pagare neppure un euro per la mensa. Stiamo mettendo a punto gli ultimi dettagli, ma entro un paio di mesi sarà tutto pronto. Nessuna delle famiglie dei circa 30 bambini dovrà sborsare un centesimo. Paga il sindaco”.
Allo stesso modo il Sindaco aveva ripianato il debito di 150 mila euro che pesava sulle casse comunali. E lo ha fatto senza aumentare nemmeno di 1 euro le tasse dei suoi cittadini.
05 febbraio 2014