di Alberto Battaglia
BERLINO (WSI) – “La decisione del governo tedesco nel dichiarare la Russia un nemico mostra la subalternità della Merkel all’amministrazione Obama”, questo commento, firmato su Twitter dal capo del Comitato degli affari esteri della Duma russa, Aleksei Pushkov, va a fare luce su un aspetto tuttora poco analizzato delle relazioni internazionali fra Russia e Germania.
Secondo un articolo del Deutsche Wirtschafts Nachrichten una bozza delle Forze Armate tedesche dichiara la Russia una “nazione nemica”, un documento che, secondo il giornale, sarebbe stato analizzato dai Servizi segreti russi. Sarebbe così possibile spiegare il moto sdegnoso di Pushkov, una delle voci russe più autorevoli in tema di relazioni internazionali, comparso su Twitter il giorno prima della pubblicazione della bozza.
Il giornale teutonico spiega che “il vento è cambiato” in Germania in seguito al vertice Nato tenutosi a settembre in Galles: in tale occasione si sarebbe proprio discusso se considerare ancora la Russia un partner oppure un avversario. Il prossimo Libro Bianco della Difesa tedesca, che dovrebbe contenere tutti questi cambiamenti di prospettiva in chiave anti-russa sarà completato il prossimo anno dopo il vertice della Nato.
Che tutto questo sia davvero riconducibile alla subalternità nei confronti degli Stati Uniti è quanto sostiene lo storico investigativo Eric Zuesse, ricordando come uno dei degli uomini chiave dell’intelligence americana, George Friedman, ceo e fondatore della Stratfor, avesse dichiarato pubblicamente come la deposizione del presidente ucraino Viktor Yanukovych, fosse stata “il colpo di stato più sfacciato della storia”.
Un golpe degli Stati Uniti? Zuesse è convinto che gli indizi per affermarlo non manchino, sebbene i media occidentali ne parlino poco o niente.
13 giugno 2016