Costituzione della Repubblica Italiana
articolo 11
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Questo afferma la nostra Costituzione a cui un senatore a vita come Giorgio Napolitano ed ex presidente della Repubblica dovrebbe attenersi, visto che su quella carta ha giurato fedeltà. Invece ha avuto l’impudenza di affermare due giorni fa al Senato:
«Non si può accettare l’idea che il ricorso alle armi, nei casi previsti dallo statuto delle nazioni unite, sia qualcosa di contrario ai valori e alla storia italiana» … «generare l’illusione che non abbiamo mai nel nostro futuro la possibilità di interventi con le forze armate in un mondo che ribolle di conflitti e minacce sarebbe ingannare l’opinione pubblica e sollecitare un pacifismo di vecchissimo stampo* che non ha ragione di essere nel mondo di oggi, nel mondo uscito dalla seconda guerra mondiale».
Una delle condizioni necessarie, secondo la nostra Costituzione per partecipare a iniziative legate a «controversie internazionali» è che devono avvenire solo in assoluta «parità con gli altri Stati». Non mi pare che il ruolo dichiaratamente imperialista svolto all’ONU, da parte degli Usa e da noi, sulle questioni internazionali, compreso caso libico e ruolo nella NATO, da sempre a guida statunitense, sia nelle condizioni di parità richieste dalla nostra Costituzione.
Napolitano si sbaglia anche quando afferma che il «ricorso alle armi… sia qualcosa contrario ai valori e alla storia italiana». La nostra Costituzione tra i suoi capisaldi oltre il lavoro, ha proprio la pace.
Si vede che Napolitano, incallito revisionista storico, fa riferimento all’Italia guerrafondaia e coloniale dei Savoia e del periodo fascista e si assume, come appare nel video**, la responsabilità di aver dato il via libera quando era capo dello Stato, all’attacco della Libia di Gheddafi, andando contro gli interessi del popolo italiano e favorendo quelli dell’imperialismo Usa che hanno quelli di espandere in tutta l’area il fondamentalismo e l’Isis.
Ma noi comunisti sappiamo che Napolitano, in quanto massone della Three Eyes, una delle più potenti logge anglosassoni, come scritto nel libro di Gioele Magaldi Massoni, non può, pena la sua fine politica e sociale, disobbedire a quel giuramento. I suoi fratelli di loggia come Mario Draghi, Christine Lagarde, Zbignew Brzezinski, Henry Kissinger, George H.W. Bush, vegliano su Napolitano e su quello che deve fare contro gli interessi dei cittadini del nostro Paese e dell’Europa e a favore del massocapitalismo internazionale al cui vertice stanno gli Stati Uniti.
Noi comunisti conosciamo da lunga data Napolitano come nemico di Enrico Berlinguer, della pace e come guerrafondaio di vecchio stampo sappiamo delle sue simpatie per certe ideologie come il nazi-fascismo espresse nel 1941sul giornale universitario del GUF di Padova il Bo’ e che qui riportiamo:
«L’Operazione Barbarossa civilizza i popoli slavi “: dato che il nostro sicuro Alleato [è] lanciato alla conquista della Russia” vi è la necessità assoluta di “un corpo di spedizione italiano per affiancare il titanico sforzo bellico tedesco”, allo scopo di “far prevalere i valori della Civiltà e dei popoli d’Occidente sulla barbarie dei territori orientali».
Per tutte queste ragioni come comunisti delle Sezioni Gramsci-Berlinguer di Pisa e Milano abbiamo aderito, durante il nostro terzo Congresso tenutosi a Pisa il 6 febbraio 2016, al documento e alle iniziative di lotta per la pace, la neutralità dell’Italia e dell’Europa e per la chiusura della basi Usa e NATO sul nostro territorio nazionale promosse dal Comitato promotore della campagna #NO GUERRA #NO NATO e invitiamo tutte le compagne e i compagni, i sinceri democratici e gli amanti della pace ad aderirvi e a promuovere mobilitazioni su tutto il territorio nazionale e internazionale.
Sezioni comuniste Gramsci-Berlinguer di Pisa e Milano
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